Multe per lo streaming illegale, attenzione alla truffa del pezzotto

Agcom avverte su finte sanzioni per streaming illegale legate a Piracy Shield: è una truffa. Nessun pagamento o dato va fornito ai mittenti

Pubblicato: 28 Giugno 2025 16:15

Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

Negli ultimi giorni l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha segnalato la circolazione di comunicazioni fraudolente indirizzate a cittadini e utenti. I messaggi, diffusi via email o altri canali, si presentano come avvisi ufficiali da parte di un sedicente “Servizio clienti Agcom – Piracy Shield” e contestano presunte irregolarità legate alla fruizione di contenuti streaming illegali.

Come funziona la truffa segnalata da Agcom

Secondo quanto pubblicato sul sito ufficiale dell’Autorità, le comunicazioni inviate da soggetti non identificati fanno riferimento a “collegamenti a siti internet sotto osservazione in quanto riconducibili alla trasmissione di streaming illegali”. Nei messaggi viene richiesto il pagamento di una sanzione amministrativa, con la promessa che le coordinate bancarie verranno fornite in un secondo momento.

I truffatori indicano anche un numero di telefono e un nominativo da contattare per ulteriori dettagli. Agcom specifica che questi elementi sono totalmente fittizi e non collegati in alcun modo all’operato dell’Autorità. “Si tratta di iniziative ingannevoli finalizzate sia all’acquisizione di somme di denaro che di dati sensibili”, si legge nella nota ufficiale.

Nessun legame con Piracy Shield

I messaggi fraudolenti fanno leva sul nome del sistema “Piracy Shield“, lo strumento usato da AGCOM per contrastare la pirateria digitale. I truffatori sfruttano l’attuale contesto, reso più sensibile dal recente blocco di siti illegali sui DNS di Google e dalla chiusura di piattaforme come Streaming Community, per dare maggiore credibilità alle comunicazioni.

L’Autorità chiarisce che nessun avviso ufficiale viene inviato attraverso messaggi istantanei o email non certificate e che non viene mai richiesto il pagamento di sanzioni tramite canali non ufficiali. Le comunicazioni ricevute in tal senso, quindi, devono essere considerate a tutti gli effetti come tentativi di truffa aggravata.

Cosa devono fare gli utenti

Agcom invita tutti i cittadini a non rispondere ai messaggi, a non fornire dati personali e a non effettuare alcun pagamento. L’Autorità ha ribadito che chiunque riceva queste comunicazioni si trova di fronte a un tentativo di frode e deve ignorarle completamente.

In particolare viene sottolineata l’importanza di prestare attenzione anche a numeri di telefono e nominativi apparentemente credibili poiché fanno parte del sistema di inganno utilizzato dai truffatori. Inoltre viene ricordato che reato di truffa aggravata è perseguibile per legge e prevede pene severe.

La reazione di AGCOM

Proprio per questo Agcom ha annunciato che agirà nelle sedi competenti per tutelare la propria immagine e contrastare l’uso illecito del proprio nome e logo. Una decisione annunciata tramite l’avviso pubblico pubblicato il 20 giugno 2025 sul sito ufficiale.

Il fenomeno delle truffe online è in continua espansione anche a causa dell’uso sempre più sofisticato di strumenti digitali e intelligenza artificiale. Secondo recenti studi, l’Italia è tra i Paesi europei più colpiti dalle truffe legate all’impersonation, ovvero alla falsa identità.

Agcom continuerà a monitorare la situazione e invita chiunque abbia ricevuto comunicazioni sospette a segnalarle tempestivamente alle autorità competenti.

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