Serie A ricavi in crescita ma non basta, confronto impietoso e c’è un problema strutture

Un'analisi di Deloitte sul campionato 2023/2024 rivela una serie A in crescita sul fronte ricavi ma gli altri campionati continuano a far valere il peso delle infrastrutture

Pubblicato: 12 Giugno 2025 14:45

Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

La stagione calcistica 2023/24 ha segnato una fase di crescita per la Serie A, con un incremento dei ricavi complessivi pari al +2%, per un totale di 2,9 miliardi di euro. Questo risultato riflette l’andamento positivo del comparto commerciale e una maggiore stabilità finanziaria da parte dei club.

La crescita dei ricavi è stata sostenuta soprattutto dalle entrate commerciali, che hanno raggiunto quota 1 miliardo di euro, segnando un aumento del +9% rispetto alla stagione precedente.

Un ruolo rilevante in questa dinamica lo hanno avuto i cinque club di Serie A controllati da proprietà statunitensi, all’epoca Atalanta, Fiorentina, Genoa, Milan e Roma, che hanno registrato un incremento medio del +26% nei ricavi commerciali. Tra i fattori trainanti si segnalano nuovi accordi di sponsorizzazione e un aumento nelle vendite di merchandising.

Flessione per i diritti TV

In controtendenza i ricavi da diritti televisivi sono scesi a 1,5 miliardi di euro, con un calo del -2%. Questa diminuzione è attribuita in parte alla performance meno brillante dei club italiani nelle competizioni UEFA, che ha ridotto i proventi legati alla partecipazione e alla redistribuzione delle entrate europee.

Nella stagione 2023/2024 l’Atalanta ha conquistato l’Europa League ma nessuna squadra di serie A ha superato gli ottavi di Champions League.

Confronto con gli altri campionati europei

Nonostante l’aumento dei costi salariali totali del +4%, pari a 2 miliardi di euro, il rapporto tra salari e ricavi si mantiene stabile al 68%, un livello considerato sostenibile. La Serie A ha inoltre chiuso la stagione con un utile operativo aggregato positivo per il secondo anno consecutivo (40 milioni di euro). Le perdite ante imposte sono diminuite del 22%, attestandosi a 0,3 miliardi di euro.

Nel panorama europeo, il mercato del calcio ha raggiunto un fatturato aggregato record di 38 miliardi di euro (+8%).

I cinque maggiori campionati (Premier League, Bundesliga, Liga, Serie A e Ligue 1) hanno generato ricavi per oltre 20 miliardi di euro, con la Premier League al vertice con 6,3 miliardi di sterline. La Bundesliga e la Liga si attestano a 3,8 miliardi di euro, mentre la Ligue 1 ha registrato un aumento del +7%, raggiungendo i 2,6 miliardi di euro.

La Premier League mantiene la leadership in termini di ricavi, con una crescita trainata soprattutto dall’espansione delle attività commerciali. I sei grandi club inglesi hanno registrato una crescita media dei ricavi inferiore (+3%) rispetto agli altri club (+11%). L’utile operativo complessivo è aumentato del +36%, raggiungendo 0,5 miliardi di sterline, mentre l’indebitamento netto ha toccato i 3,5 miliardi di sterline (+12%), a causa degli investimenti in infrastrutture e rose giocatori. Questo nel dettaglio i ricavi dei principali campionati in Europa:

Il ruolo dei ricavi commerciali

L’analisi di Deloitte sottolinea come lo sviluppo delle strutture sportive e la diversificazione delle fonti di ricavo abbiano sostenuto la crescita economica del calcio europeo. Le entrate commerciali rappresentano ormai una componente fondamentale per la sostenibilità finanziaria dei club.

Proprio le strutture sportive rappresentano uno dei punti di debolezza della maggior parte delle squadre di serie A con gran parte degli stadi da ristrutturare o da ricostruire, anche quelli delle big del campionato italiano.

Secondo Tim Bridge di Deloitte Sports Business Group:

La pressione è sempre più forte per i club, che devono ottenere nuovi ricavi e allo stesso tempo gestire i costi crescenti.

La gestione responsabile e la visione di lungo termine rimangono elementi centrali per il futuro del calcio professionistico europeo.

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