Mps si prende Mediobanca, c’è l’ok della Bce

La Bce autorizza Mps ad acquisire il controllo di Mediobanca e partecipazioni indirette. Entro sei mesi dovrà presentare un piano di integrazione dettagliato

Pubblicato: 25 Giugno 2025 11:51

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

C’è il via libera dalla Banca Centrale Europea, Mps ha l’autorizzazione per acquistare una partecipazione di controllo in Mediobanca e indiretta in Mediobanca Premier e Compass Banca. La Bce ha rilasciato contestualmente anche il via libera ad acquisire una partecipazione in Mediobanca il cui valore eccede il 10% del patrimonio di vigilanza di gruppo e nelle rilevanti partecipazioni indirette. Lo comunica Monte dei Paschi in una nota.

Cosa chiede la Bce

Nel dettaglio, la Bce ha dato due autorizzazioni a Siena:

Questo secondo ok è il più importante per la banca senese.

Se infatti una banca acquista un’attività che vale più del 10% del proprio patrimonio di vigilanza, la Vigilanza deve dare un nulla osta specifico, perché questa operazione incide in modo significativo sul profilo patrimoniale e sul rischio. Si tratta di un passaggio importante nell’ambito delle procedure di acquisto di partecipazioni qualificate.

La luce verde della Bce arriva nei tempi previsti e, se ci sarà l’ok anche dal Consob, consentirà all’operazione di partire a inizio luglio per chiudersi ad agosto. Proprio per esercitare la delega di aumento di capitale e aprire formalmente il periodo di adesione il cda di Mps si riunirà giovedì 26.

Le condizioni da rispettare

Ci sono comunque una serie di condizioni che Mps dovrà rispettare:

A seguito della delibera dell’assemblea dello scorso 17 aprile, il consiglio di amministrazione si riunirà il 26 giugno 2025 per l’esercizio della delega di aumento di capitale per l’Ops.

Il piano in caso di quota di minoranza

E se Mps non supera il 50% di Mediobanca? La Bce ha pronto un piano B; entro tre mesi dalla conclusione dell’operazione, Siena dovrà fornire alla banca centrale:

In sostanza, l’ad dei senesi Luigi Lovaglio dovrà comunicare alla vigilanza se intende tenere lo stesso la quota di controllo, e in caso se intenda avvalersi della norma sull’Opa residuale, per cui potrebbe comprare in Borsa un 5% l’anno di Mediobanca per prenderne poi la maggioranza.

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