Detrazioni per i familiari a carico, ecco a cosa si deve stare attenti nel 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto alcune novità sulle detrazioni per i familiari a carico, sulle quali impatta anche l'assegno unico: a chi spettano e limiti di reddito

Pubblicato: 1 Marzo 2025 17:11

Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

I familiari a carico, anche nel 2025, costituiscono una delle più importanti detrazioni fiscali a cui possono accedere i contribuenti. A partire dal 1° gennaio di quest’anno, la Legge di Bilancio 2025 ha apportato una serie di novità alla normativa di riferimento, introducendo una serie di novità molto importanti. A determinare chi rientri effettivamente in questa categoria ci ha pensato la normativa, sulla quale si è innescato l’assegno unico, che ha determinato alcune novità – già dal 2024 – per i figli.

Familiari a carico, chi sono

Vengono considerati come familiari a carico del contribuente i soggetti che, oltre ad avere un rapporto di parentela con lo stesso, siano suoi conviventi. Rientrano, quindi, in questa definizione:

L’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare 4/E/22 ha sottolineato che per i figli con un’età inferiore a 21 anni, nel caso in cui siano fiscalmente a carico, anche se non spettano più le detrazioni previste dall’articolo 12 del Tuir, continuano a spettare le detrazioni e le deduzioni connesse ad oneri e spese che sono state sostenute nel loro interesse.

Limiti di reddito per le detrazioni per i familiari a carico

La detrazione per i familiari a carico spetta unicamente nel caso in cui questi ultimi abbiano percepito dei redditi imponibili Irpef per un un valore inferiore a 2.840,51 euro. Nel caso in cui si tratti di figli con un’età inferiore a 24 anni, la soglia sale a 4.000 euro l’anno.

I redditi che concorrono alla soglia del familiare a carico

Alla formazione del reddito dei familiari concorrono quelli che su cui si forma la base imponibile Irpef, con la sola esclusione dei seguenti:

Vi rientrano, ad ogni modo, i redditi che sono maturati a seguito dello svolgimento di un’attività con il regime forfettario. Risultano rilevanti, inoltre, i redditi derivanti da fabbricati soggetti a cedolare secca e il reddito proveniente dall’unità immobiliare che viene adibita ad abitazione principale.

Coniuge a carico, quale detrazione spetta

Il coniuge che abbia un reddito annuo inferiore a 2.840,51 euro è considerato fiscalmente a carico. In questo caso al contribuente spetta una detrazione Irpef lorda:

Il legislatore ha previsto tre modalità di calcolo per determinare la detrazione che spetta, condizionate alle fasce di reddito dei contribuenti. Oltre gli 80.000 euro non spetta nulla: La detrazione è pari a:

Per i contribuenti che rientrano nel primo scaglione di reddito – ossia quello fino a 15.000 euro – la detrazione diminuisce con l’aumentare del reddito. L’importo che spetta viene calcolato come segue:

800 – [110 × (reddito complessivo/15.000)]

Per quanti, invece, hanno un reddito compreso tra i 15.001 e i 40.000 euro spetta una detrazione pari a 690 euro a cui devono essere aggiunti:

Quanti, invece, hanno un reddito compreso tra 40.000 e 80.000 euro devono calcolare la detrazione che spetta loro utilizzando la seguente formula:

690 × [(80.000 – reddito complessivo)/40.000]

Detrazioni per i figli con più di 21 anni

Rientrano tra i figli a carico anche quelli che sono nati fuori dal matrimonio, purché siano stati riconosciuti. Le stesse regole valgono per i quelli adottivi, affidati o affiliati: l’unica regola che vale per tutti è quella del limite di reddito.  Per i figli a carico l’importo della detrazione teorica è pari a 950 euro per ogni figlio, importo che deve essere parametrato in base ai mesi nei quali effettivamente sussistono i requisiti.

La detrazione, ad ogni modo, è parametrata all’ammontare del reddito complessivo del contribuente, e, quella per i figli a carico, deve essere calcolata utilizzando la seguente formula:

detrazione teorica x [(95.000 – reddito complessivo)/95.000]

Nel caso in cui dalla suddetta formula dovesse derivare un risultato pari o minore a zero o pari ad 1 non spetta alcun tipo di detrazione.

Quanti, invece, dovessero avere più di un figlio rispetto al primo, l’importo di 95.000 euro deve essere aumentato di 15.000 per ogni figlio successivo al primo. Questo significa, in altre parole, che nel caso in si hanno due figli la formula è la seguente:

detrazione teorica x [(110.000 – reddito complessivo)/110.000];

Nel caso in si hanno tre figli la formula è la seguente:

detrazione teorica x [(125.000 – reddito complessivo)/125.000];

Nel caso in si hanno quattro figli la formula è la seguente:

detrazione teorica x [(140.000 – reddito complessivo)/140.000].

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