Esenzioni Tari 2025, a chi spettano realmente e quelle che è difficile che ci siano

Anche nel 2025 sono previste alcune esenzioni sulla tassa rifiuti, ma bisogna stare attenti al bonus Tari. Questo potrebbe non partire affatto: ecco cosa sapere

Pubblicato: 2 Maggio 2025 14:54

Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

A regolamentare la tassa sui rifiuti – meglio conosciuta come Tari – è la Legge n. 147/13: la sua gestione è di competenza del Comune nel quale sono ubicati gli immobili. Le scadenze variano localmente: la normativa nazionale non ha fissato dei termini di pagamento ufficiali, anche se, generalmente, possono oscillare tra il mese di aprile e quello di agosto, a seconda delle decisioni che vengono prese localmente.

Per la Tari 2025 sono previste delle agevolazioni a cui possono accedere le famiglie a basso reddito, i soggetti che vivono in condizioni di disagio economico. I costi della tassa possono essere ridotti da delle agevolazioni previste a livello locale o a livello nazionale.

Tari, chi è tenuto ad effettuare il versamento

La gestione della Tari viene effettuata a livello locale. Deve essere pagata dai soggetti che occupano fisicamente gli immobili: nel caso in cui questi siano vuoti, l’onere è in capo a chi ha dei diritti di proprietà sugli stessi. È bene sottolineare che il presupposto per il versamento della Tari non è tanto il fatto che si stiano producendo effettivamente dei rifiuti, ma la possibilità di farlo, perché si dimora all’interno dell’immobile. Questo è il motivo per il quale il versamento deve essere effettuato da chi utilizza l’immobile non dal proprietario.

Fatte queste premesse è possibile accedere ad una serie di esenzioni: è previsto, per esempio, uno sconto totale – quindi del 100% – per i nuclei familiari che sono in possesso di un Isee inferiore a 6.250 euro. Se invece questo valore è compreso tra 6.250 e 7.500 euro, è possibile accedere ad uno sconto del 50%.

Chi è esentato dal pagamento della Tari

A livello nazionale il legislatore ha preventivato una serie di agevolazioni, mentre altre sono state introdotte a livello locale: entrambe permettono di ridurre il costo della tassa sui rifiuti. Una di queste prevede che, nel caso in cui l’immobile sia disabitato e in condizioni tali che non ne rendono agibile l’abitabilità, sia possibile chiedere l’esenzione dal pagamento della Tari. Per poter beneficiare di questa agevolazione è necessario che all’interno dell’immobile non ci sia alcun tipo di arredo. E, soprattutto, non devono essere allacciate le utenze di luce, acqua e gas.

Il proprietario, inoltre, deve dimostrare che l’immobile sia oggettivamente inutilizzabile, una situazione che di fatto lo rende non idoneo a produrre dei rifiuti. Questo stato di fatto non deve essere esclusivamente presunta, ma deve essere riscontrabile sulla base di una serie di elementi obiettivi o si devono poter ricavare da un’adeguata documentazione: a prevederlo è l’ordinanza n. 1711/2017 della Corte di Cassazione.

Nel novero dei fabbricati che non sono idonei a produrre dei rifiuti per loro natura o per l’uso cui sono stati destinati – e per i quali, quindi, non è necessario pagare la Tari – ci sono:

Sono escluse dal versamento della Tari 2025 anche le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali per i quali si deve pagare la tassa. L’esenzione spetta per le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva:

Come funziona il bonus Tari 2025 (almeno sulla carta)

Grazie al bonus Tari, almeno sulla carta, è possibile beneficiare di una riduzione o esenzione dal versamento della tassa rifiuti. All’agevolazione possono accedere quanti hanno un Isee basso. Introdotta attraverso il Decreto Legge n. 124/12, la misura è stata confermata attraverso un Dpcm n. 24 del 21 gennaio 2025, entrato in Gazzetta Ufficiale il 13 marzo 2025.

Il bonus Tari prevede una riduzione della spesa del 25% o della tariffa corrispettiva per il servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani. Vi possono accedere i nuclei familiari che vivono in condizione di disagio economico. I requisiti per poter accedere al beneficio sono stati fissati a livello comunale.

Almeno sulla carta hanno la possibilità di accedere al bonus Tari i nuclei familiari che sono in possesso dei seguenti requisiti:

È bene precisare che il bonus Tari 2025 è partito solo sulla carta, perché il governo ha atteso troppo tempo per pubblicare il decreto in Gazzetta, in un momento in cui molti Comuni avevano già inviato i bollettini per i pagamenti ai contribuenti. Arera sta provando a salvare l’agevolazione e fare in modo che venga applicata in tutta Italia, ma non è detto che vi sia possibile accedere in tutti i comuni (è meglio verificare caso per caso prima di pagare).

A chi spetta la riduzione Tari 2025

Non è prevista unicamente l’esenzione Tari: sono previste delle riduzioni che possono essere applicate a livello nazionale. Le più importanti sono le seguenti:

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