È tempo di pagare le tasse. Alla cassa devono passare anche i contribuenti che hanno aderito al concordato preventivo biennale: il saldo della flat tax opzionale deve essere effettuato entro il 30 giugno. La stagione della dichiarazione dei redditi è entrata, sostanzialmente, nel vivo. Dopo la fase della comunicazione dei redditi, adesso è necessario gestire le pratiche legate al versamento del saldo, una delle tappe più importanti per evitare la decadenza dal patto con il fisco.
Ricordiamo che sul reddito concordato eccedente rispetto al 2023, per i soggetti Isa sono previste tre distinte aliquote, pari al 10%, al 12% e al 15%. La flat tax è leggermente più agevolata per i forfettari, per i quali è previsto il 10% o il 3%.
Indice
Cos’è la flat tax
Sicuramente l’introduzione della flat tax è una delle novità più interessanti legati al concordato preventivo biennale: questo è il primo anno che viene applicato. Le partite Iva che applicano gli Isa e quelle che hanno aderito al regime forfettario possono applicare una tassazione sostitutiva sui redditi maggiori concordati.
Siamo davanti, sostanzialmente, a un’imposta ultra-agevolata, che rende molto più leggere le pretese del Fisco sull’ammontare dei redditi che il contribuente concorda con l’Agenzia delle Entrate. La flat tax dovrà essere versata entro e non oltre il prossimo 30 giugno 2025.
Le aliquote previste
Ma quali sono le aliquote che devono essere applicate? Il legislatore ne ha introdotte diverse, che sono legate all’affidabilità fiscale dei singoli contribuenti e che devono essere utilizzate per tassare il reddito che deriva dall’adesione al concordato e che va ad eccedere a quanto versato nel precedente periodo d’imposta (quest’anno si pagano le tasse del 2024, quindi il precedente periodo d’imposta è il 2023).
I contribuenti devono versare le tasse come sul reddito e addizionali così come segue :
- 10% con un punteggio Isa superiore a 8;
- 12% con un punteggio Isa compreso tra 6 e 8;
- 15% con un punteggio Isa inferiore a 6.
Per i contribuenti che hanno optato per il regime forfettario, la flat tax è pari al 10%, che scende al 3% nel caso in cui abbiano avviato l’attività da meno di 5 anni.
Gli articoli 20 bis e 31 bis del Decreto Legislativo n. 13/2024 prevedono che il versamento debba avvenire il 30 giugno – ossia alla data di pagamento del saldo delle imposte che emergono dalla dichiarazione dei redditi.
Nel caso in cui venga effettuato nell’arco dei 30 giorni successivi è prevista l’applicazione di una maggiorazione pari allo 0,40%.
Come compilare Modello Redditi PF
All’interno del Modello Redditi PF 2025 i contribuenti dovranno necessariamente compilare la sezione I del quadro CP: in questo modo verrà applicata la flat tax.
Stando a quanto è indicato all’interno delle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, deve essere indicato:
- nella colonna 1, nel rigo CP1 – il reddito d’impresa;
- nella colonna 1, nel rigo CP2 – il reddito di lavoro autonomo
Le informazioni possono essere estrapolate dal rigo P06 del Modello CPB relativo al periodo d’imposta antecedente al biennio.
Inoltre:
- nella colonna 2 deve essere riportato il reddito che è stato dichiarato nel corso del periodo d’imposta antecedente a quelli ai quali la proposta si riferisce, che dovrà essere rettificato seguendo le indicazioni contenute all’interno degli articoli 15 e 16 del Decreto CPB – il contribuente dovrà indicare il reddito rilevante ai fini del CPB dichiarato all’interno del rigo P04 del modello CPB che si riferisce al periodo d’imposta antecedente al biennio, ma nel caso in cui sia stata maturata una perdita non deve essere compilata la colonna;
- all’interno della colonna 3 deve essere indicato l’imponibile soggetto ad imposta sostitutiva, che risulta essere pari alla differenza tra l’importo della colonna 1 e quello della colonna 2;
- all’interno della colonna 4 deve essere indicato il codice corrispondente all’aliquota e all’imposta sostitutiva che deve essere applicata;
- nella colonna 5 deve essere indicata l’imposta sostitutiva che è dovuta.
I codici delle imposte da indicare sono i seguenti:
- 1, aliquota 10% (Isa);
- 2, aliquota 12% (Isa);
- 3, aliquota 15% (Isa);
- 4, aliquota 3% (forfettari);
- 5, aliquota 10% (forfettari).
I contribuenti che hanno aderito al regime forfettario devono esporre l’imposta dovuta all’interno della colonna 5A, mentre il relativo importo deve essere indicato all’interno del rigo RX37, colonna 1 del quadro RX.
Nel caso in cui il contribuente dovesse partecipare in qualità di socio ad un società fiscalmente trasparente o nel caso in cui sia un collaboratore di un’impresa familiare o di un’azienda coniugale non condotta in forma societaria, nei righi da CP3 a CP5 deve indicare:
- all’interno della colonna 1 il codice fiscale della società trasparente partecipata o del titolare dell’impresa familiare;
- nella colonna 2 l’importo dell’imposta sostitutiva dovuta dal socio dichiarante.
Gli importi indicati all’interno della colonna 5 dei righi CP1 e CP2 e nella colonna 3 dei righi da CP3 a CP5 devono essere sommati ed il risultato deve essere indicato all’interno del rigo RX39, colonna 1 del quadro RX.
Modello F24, quali codici tributo vanno utilizzati
Con la risoluzione n. 48/E del 19 settembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha indicato quali codici tributo devono essere utilizzati per compilare il modello F24:
- 4071 denominato CPB – Soggetti ISA – Imposta sostitutiva di cui all’articolo 20-bis, comma 1, del d.lgs. n. 13 del 2024;
- 4072 denominato CPB – Soggetti forfetari – Maggiorazione acconto imposte sui redditi – Art. 31, comma 2, lett. a), del d.lgs. n. 13 del 2024.
I codici tributo devono essere inseriti nella sezione Erario del Modello F24. Devono essere indicati in corrispondenza delle somme indicate nella colonna importi a debito versati. Nel campo Anno di riferimento deve essere indicato l’anno di imposta a cui si riferisce, che dovrà essere espresso nel formato AAAA.
Quanti dovessero decidere di pagare a rate devono valorizzare il campo rateazione/Regione/Prov./mese rif. nel formato NNRR dove:
- NN è il numero della rata in pagamento;
- RR è il numero delle rate complessive.
Nel caso in cui si dovesse optare per il versamento in un’unica soluzione è necessario valorizzare il campo con 0101.