L’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, le scadenze e le regole da seguire

Per il versamento dell'imposta di bollo delle fatture elettroniche è necessario seguire un calendario molto preciso. Vediamo tutte le scadenze

Pubblicato: 26 Aprile 2025 11:00

Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

L’imposta di bollo sulle fatture elettroniche deve essere versata utilizzando un Modello F24. Il pagamento di questo obolo deve essere effettuato anche se il documento è stato inviato telematicamente. Le scadenze per effettuare il pagamento sono:

Come funziona l’imposta di bollo sulla fattura elettronica

In alcuni casi sulla fattura elettronica deve essere applicata l’imposta di bollo. Deve essere appositamente annotata e devono essere rispettate le regole per effettuare il suo versamento.

Molto pragmaticamente l’applicazione del bollo si effettua flaggando sulla voce bollo virtuale nel momento in cui si emette il nuovo documento. In un secondo momento l’Agenzia delle Entrate – all’interno del portale Fatture e corrispettivi – mette a disposizione i dati relativi alle imposte di bollo. Per questo motivo vengono creati due differenti elenchi:

Accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate i contribuenti hanno la possibilità di analizzare la propria situazione e, nel caso in cui si fossero dimenticati di flaggare qualche documento, possono confermare l’integrazione che il sistema informatico ha effettuato.

Quando deve essere applicata l’imposta di bollo?

L’imposta di bollo – che ha un valore pari a 2 euro – deve essere applicata alle fatture elettroniche emesse senza addebito di Iva. L’obbligo scatta nel momento in cui l’importo risulti essere superiore a 77,47 euro: nel caso in cui l’importo sia inferiore non è necessario versare questo obolo.

Quanto abbiamo visto fino a questo momento vale come principio generale. C’è da segnalare, ad ogni modo, che per alcune tipologie di documenti – le stesse fatture, ma anche alcuni tipi di ricevute – potrebbero richiedere l’imposta di bollo.

Generalmente l’Iva e l’imposta di bollo sono due tributi alternativi. L’articolo 6 della tabella allegata al Dpr n. 642/72 ha previsto, infatti, che le fatture nelle quali siano riportati degli importi soggetti ad Iva risultano essere esenti da questo obolo. Nel caso in cui si debbano emettere delle fatture miste – che contengono sia importi soggetti ad Iva che esenti – l’imposta di bollo è dovuta unicamente se la base imponibile esente è superiore a 77,47 euro.

Ecco le operazioni per le quali è necessario versare l’imposta di bollo:

Come funziona l’esenzione quando c’è l’Iva

Non è necessario applicare l’imposta di bollo sulle fatture dove ci sono dei corrispettivi che riguardano delle operazioni assoggettate ad Iva. I documenti nei quali non viene messa in evidenza l’Iva, deve essere indicato che sono sei documenti emessi in relazione al pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate ad Iva. L’alternatività tra imposta di bollo ed Iva – ai fini pratici – si applica in modo assoluto quando si vengono a verificare con i seguenti fatture:

Le scadenze di pagamento dell’imposta di bollo

L’imposta di bollo deve essere versata utilizzando un Modello F24. Nel dettaglio devono essere rispettati i seguenti termini:

Come calcolare l’importo da versare

Il calcolo dell’importo da versare viene effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, che si basa sui dati che il contribuente ha comunicato attraverso l’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. L’AdE, tra l’altro, permette di modificare l’importo che viene proposto: è possibile rettificare il numero delle fatture elettroniche sulle quali si deve calcolare l’importo.

L’addebito può avvenire direttamente sul conto corrente o utilizzando un Modello F24 che predispone direttamente l’Agenzia delle Entrate. Come abbiamo visto in precedenza per ogni trimestre è necessario utilizzare un codice tributo diverso.

I versamenti semplificati

È prevista una procedura semplificata per effettuare i versamenti relativi all’imposta di bollo, senza che vengano applicati degli interessi o delle sanzioni. Entrano nel dettaglio, è previsto che:

Come fare in caso di mancato versamento

Nel caso in cui il contribuente dovesse versare in ritardo l’imposta di bollo o la versi in misura insufficiente, l’amministrazione fiscale invia una comunicazione al diretto interessato, indicandola telematicamente:

La facoltà di riaddebito

L’imposta di bollo è un obbligo a carico del prestatore d’opera. Ciò non toglie che quest’ultimo ha la possibilità di chiedere al cliente il suo rimborso.

Nel caso in cui il professionista dovesse riaddebitare il costo, l’importo percepito farebbe parte del suo compenso: gli importi vengono assimilati a dei ricavi come previsto dal comma 64 della Legge n. 190/14. Questo significa che concorre al calcolo volto alla determinazione forfetaria del reddito.

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