Imu 2025, doppia scadenza in vista ma ci sono gli esoneri

Il calendario delle scadenze Imu 2025 è già definito. A giugno si deve pagare l'acconto e a dicembre il saldo per evitare le sanzioni, tuttavia molti soggetti sono esonerati

Pubblicato: 9 Aprile 2025 08:04

Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Tra le scadenze fiscali da tenere a mente per il 2025 c’è anche quella dell’Imu, l’Imposta Municipale Unica (conosciuta anche come Imposta Municipale Propria), che grava sui contribuenti che sono proprietari di un immobile, con l’eccezione della prima casa, purché non sia di lusso. Sono due i pagamenti che devono essere effettuati nel corso dell’anno: l’acconto e il saldo.

Ricordiamo che l’Imu deve essere versato dai proprietari di un immobile, ma viene applicata anche ai terreni o alle aree fabbricabili. Tenuti a passare alla cassa sono tutti i soggetti che vantano dei diritti reali di godimento, come l’usufrutto o l’enfiteusi.

Le scadenze del saldo e dell’acconto nel 2025

Sono due le tranche nelle quali si suddivide l’Imu: l’acconto ed il saldo. Per il 2025 le date sono già state stabilite:

Nel caso in cui qualcuno si dovesse dimenticare di effettuare i versamenti entro queste due date, ha la possibilità di sanare la propria posizione ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso.

Si utilizza, in altre parole, uno strumento attraverso il quale il contribuente ha la possibilità di regolarizzare eventuali pagamenti insufficienti o omessi. Vengono applicate delle sanzioni ridotte rispetto quelle che sarebbero dovute in caso di un inadempimento più prolungato.

Quali immobili sono esonerati dall’Imu

Oltre all’immobile adibito a prima abitazione, è previsto l’esonero dal versamento dell’Imu per gli immobili che non sono utilizzabili o disponibili, purché sia stata presentata una denuncia all’autorità giudiziaria. L’esonero dal versamento dell’imposta è previsto per i reati indicati all’interno dell’articolo 614, comma 2, e dell’articolo 633 del Codice Penale: stiamo parlato di invasione di edifici.

Per poter beneficiare dell’esenzione Imu 2025 è necessario che il contribuente provveda a comunicare al Comune il possesso dei requisiti. Il diretto interessato, inoltre, dovrà comunicare anche il momento nel quale cessa il diritto all’esenzione.

Accademia Nazionale dei Lincei

Per il 2025, inoltre, è prevista l’esenzione al versamento dell’imposta per l’Accademia Nazionale dei Lincei: l’agevolazione spetta per tutti gli immobili che fanno capo alla stessa, anche quando non dovessero essere utilizzati per delle finalità istituzionali.

Comuni colpiti dal sisma

È prevista la proroga per gli edifici divenuti inagibili a seguito degli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia nel 2016 e nel 2012 l’Emilia Romagna, la Lombardia e il Veneto.

Le proroghe sono state previste all’interno dei commi 750 e 768 della finanziaria di tre anni fa, la Legge n. 197/2022.

Niente Imu nel Friuli Venezia Giulia

Unicamente per il Friuli Venezia Giulia l’Imu è stata sostituita dall’Ilia, acronimo di Imposta locale immobiliare autonoma. A partire dal 1° gennaio 2023, l’Ilia è deducibile dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo.

Come si calcola la base imponibile

La base imponibile sulla quale si determina l’Imu da versare varia a seconda della tipologia di immobile posseduto. Entrando nel dettaglio, devono essere effettuati dei calcoli diversi a seconda che si tratti di:

Per i fabbricati che sono iscritti al catasto e per i quali c’è una rendita catastale, la base imponibile di calcola come segue:

Per le aree fabbricabili, la base imponibile è determinata dal valore venale in comune commercio al 1° gennaio 2025, che deve fare riferimento ai seguenti dati:

Come deve essere effettuato il pagamento

I contribuenti che devono effettuare il versamento dell’Imu 2025 possono utilizzare uno dei seguenti strumenti:

Nel caso in cui il contribuente abbia intenzione di compensare l’Imu 2025 con altri tributi è necessario utilizzare il Modello F24. In questo caso, però, il pagamento deve necessariamente passare attraverso i canali messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Chi è tenuto a presentare la Dichiarazione Imu

Entro il 30 giugno 2025 i contribuenti devono presentare anche la Dichiarazione Imu relativa al periodo d’imposta 2024. Attenzione, però, questa operazione non deve essere effettuata da tutti i contribuenti.

La dichiarazione Imu deve essere presentata solo e soltanto se si vengono a verificare dei casi specifici:

Se la situazione dell’immobile non è cambiata rispetto agli anni precedenti, non è necessario presentare una nuova dichiarazione Imu.

Anche in questo caso, quanti non dovessero rispettare la scadenza del 30 giugno 2025 possono rimediare presentando una dichiarazione tardiva: nel caso in cui la situazione dovesse essere sanata entro i 90 giorni, viene applicata una sanzione minima:

Nel momento in cui viene superato questo termine, l’adempimento viene considerato come omesso e le conseguenze sono più gravi. Il contribuente, a ogni modo, ha la possibilità di utilizzare il ravvedimento operoso per mettersi in regola.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963