Difensore d’ufficio o legale di fiducia, chi scegliere?

Sia che tu scelga un avvocato di fiducia, sia che venga nominato d’ufficio, la legge ti assicura sempre un’assistenza competente in ogni processo penale.

Pubblicato: 1 Luglio 2025 14:36

Giorgia Dumitrascu

Avvocato civilista

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Hai mai sentito parlare di “difensore d’ufficio” e “avvocato di fiducia”, magari durante il TG ma non hai ben capito la differenza? Sono termini che spesso vengono citati quando si parla di processi penali. Se credi che avere un avvocato d’ufficio significhi difesa gratuita o di serie B, sbagli. Nel 2025, il COA di Roma conta 1.261 avvocati iscritti all’elenco dei difensori d’ufficio – un segno concreto del ruolo attivo e consolidato di questa figura nel garantire la difesa nel processo penale.

Cos’è il difensore d’ufficio e quando interviene?

Il difensore d’ufficio è uno dei cardini del diritto di difesa (art. 24 Cost.) nel processo penale, previsto e garantito dall’art. 97 c.p.p. In virtù di questa norma:

Ogni indagato, imputato o persona sottoposta a misure restrittive ha diritto a essere assistito da un avvocato. In mancanza della nomina di un legale di fiducia, la legge prevede la nomina automatica di un difensore d’ufficio scelto dall’elenco tenuto presso ciascun Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.”

Tale garanzia si applica in ogni fase del procedimento e serve ad assicurare che nessuno rimanga senza tutela. Quindi, il difensore d’ufficio è un avvocato iscritto in un apposito Albo e viene designato dal giudice o dal P.M. quando manca l’indicazione di un legale di fiducia.

Se una persona viene arrestata e non conosce avvocati di fiducia, il P.M. provvederà immediatamente a nominare un difensore d’ufficio. Ciò garantisce che, anche nel cuore della notte o durante una festività, ci sia sempre un avvocato pronto ad assistere il cittadino.”

Il sistema si fonda su un Albo aggiornato e gestito dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Foro territorialmente competente, al quale possono accedere solo i professionisti che abbiano dimostrato adeguata esperienza e formazione, secondo quanto stabilito dal Consiglio Nazionale Forense. L’iscrizione all’albo dei difensori d’ufficio non è accessibile a tutti gli avvocati, ma è riservata a chi possiede determinati requisiti, tra cui il rispetto degli obblighi formativi.

Difensore di fiducia: scelta libera, revoca e responsabilità

Chiunque sia coinvolto in un procedimento penale o civile ha la facoltà di nominare un avvocato di fiducia, senza alcun vincolo territoriale o limitazione, e la scelta può ricadere su qualunque iscritto all’Albo Avvocati, indipendentemente dalla sua residenza o sede principale.

Un aspetto peculiare è la possibilità di revoca del mandato in qualsiasi momento, senza dover addurre motivazioni particolari. La legge riconosce tale libertà, tutelando il rapporto fiduciario tra assistito e avvocato, tale che: se il cliente non è più soddisfatto dell’assistenza ricevuta, può revocare il mandato in qualunque fase del procedimento e nominare un altro legale di fiducia.

Dal punto di vista della responsabilità professionale, il difensore di fiducia assume precisi obblighi nei confronti del proprio assistito: la correttezza nell’informazione, la trasparenza nella gestione delle strategie difensive e l’aggiornamento puntuale su ogni sviluppo del procedimento sono doveri che discendono direttamente sia dal codice deontologico forense sia dalla natura stessa del mandato difensivo (artt. 15, 24, 27,50 -58 CDF). La mancata osservanza di questi obblighi può determinare per l’avvocato responsabilità disciplinari e, in casi gravi, anche profili di responsabilità civile per danni.

Il difensore d’ufficio deve essere pagato come il legale di fiducia?

Un aspetto spesso fonte di confusione riguarda gli onorari per la prestazione professionale del difensore d’ufficio o di fiducia. Contrariamente a quanto si pensa, entrambi hanno diritto a essere retribuiti per l’attività svolta: la sola nomina d’ufficio, infatti, non equivale a prestazione gratuita.

Il pagamento dell’avvocato d’ufficio grava sul cliente, esattamente come per il difensore di fiducia, salvo che il cliente abbia diritto al patrocinio a spese dello Stato.”

Il gratuito patrocinio (D.P.R. n. 115/2002), può essere richiesto sia che si abbia un difensore di fiducia sia d’ufficio, purché si rispettino i limiti di reddito previsti dal D.P.R. n.115/2002 (certificati tramite l’ISEE) . Se il soggetto ammesso al gratuito patrocinio desidera nominare un proprio avvocato di fiducia, può farlo e le spese verranno comunque coperte dallo Stato, nei limiti previsti dalla normativa. Diversamente, in assenza di ammissione al patrocinio, l’assistito dovrà corrispondere al difensore d’ufficio un compenso parametrato alle tabelle forensi (D.M. n.55/2014).

Quale scegliere tra avvocato di fiducia o difensore d’ufficio?

Il vantaggio più evidente della nomina di un difensore di fiducia sta nel rapporto personale che si instaura tra assistito e avvocato. La continuità nella difesa, la conoscenza approfondita del caso e la possibilità di stabilire un dialogo diretto e trasparente sono elementi che rendono questa scelta spesso preferibile per chi desidera sentirsi realmente coinvolto nelle strategie processuali.

D’altro canto, la convinzione secondo cui il difensore d’ufficio sarebbe meno preparato o motivato rispetto al collega di fiducia non trova riscontro né nella normativa né nella prassi forense. Gli avvocati che prestano servizio come difensori d’ufficio sono infatti sottoposti a un sistema di formazione continua e devono rispettare rigorosi requisiti per poter essere inseriti negli elenchi. Spesso si tratta di professionisti che hanno maturato esperienza significativa proprio nell’ambito penale, abituati a intervenire anche nelle situazioni più complesse e urgenti.

Un altro elemento che merita attenzione, riguarda la tempestività dell’intervento. In alcune circostanze, specie nelle prime fasi del procedimento, il difensore d’ufficio può essere l’unica presenza disponibile. Inoltre, come detto, la difesa d’ufficio non esclude in nessun momento la possibilità di passare a un legale di fiducia non appena lo si ritenga opportuno.

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