Condizionatore fisso o portatile, quale scegliere per risparmiare?

Ecco quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un condizionatore fisso e uno portatile e quale conviene scegliere per la propria casa e per risparmiare maggiore energia

Pubblicato: 13 Giugno 2025 07:00

Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

L’estate è arrivata e il caldo comincia a farsi sentire ogni giorno sempre di più. A breve non basterà più aprire le finestre o accendere un semplice ventilatore, servirà qualcosa di più come il condizionatore in quanto aiuterà a vivere meglio le giornate che sono sempre più afose e difficili da sopportare. Quale modello scegliere dunque tra il fisso e il portatile, quale dei due permettere di risparmiare di più?

Come funziona il condizionatore fisso

Le temperature sono in salita per cui molti italiani stanno valutando l’acquisto di un condizionatore fisso o “a parete” per la propria casa. Si chiama così perché è composto da un’unità interna ed una esterna. La prima è detta anche split e serve per aspirare l’aria calda e far uscire quella fresca. La seconda, invece, comprende il motore vero e proprio.

Le sue componenti principali sono:

Le unità esterne ed interne sono collegate da un tubo che contiene il fluido refrigerante. Nel caso di condizionatori multisplit, c’è un’unica unità esterna che serve più ambienti mediante delle diverse unità interne.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi

I vantaggi del condizionatore fisso che si monta al muro con un’unità esterna sono i seguenti:

Il costo per installare un condizionatore può sembrare elevato ma a lungo termine dà la possibilità di risparmiare perché consuma meno energia se si sceglie un modello efficiente.

Ci sono però anche degli svantaggi:

Come funziona il condizionatore portatile

Il condizionatore portatile è un apparecchio che raffredda l’aria all’interno della stanza così come il fisso. A differenza di quest’ultimo, però, è più scomodo perché è dotato di un tubo che deve portare il calore all’esterno. In più, la maggior parte dei modelli, ha un serbatoio dell’acqua che va svuotato quando si riempie altrimenti si blocca e non funziona più. Inoltre, è meno efficiente del condizionatore a muro in quanto deve lavorare di più per raffreddare per cui consuma più energia.

Quali sono i pro e i contro del condizionatore portatile?

Il condizionatore portatile è semplice da usare, basta infatti collegarlo alla corrente e attaccare il tubo dell’aria calda alla finestra. Si può poi spostare tranquillamente da una stanza all’altra purché quest’ultima abbia una finestra o un buco verso l’esterno. C’è però un piccolo problema, se il tubo passa per una finestra aperta e quest’ultima non ha le guarnizioni, c’è il pericolo che rientri un po’ di aria calda con la conseguenza che l’apparecchio faticherà a raffreddare. Molti modelli, comunque, hanno un kit per chiudere bene la finestra.

I pregi del condizionatore portatile sono i seguenti:

I contro sono invece i seguenti:

Nel caso si abbia un contratto di locazione temporaneo o se si desidera una soluzione veloce, il condizionatore portatile può essere una buona scelta. Qualora, invece, si abbia un affitto a lungo termine e il proprietario l’autorizzi, sarebbe meglio optare per un modello a muro in quanto potrebbe rivelarsi un ottimo investimento, soprattutto se si soffre molto il caldo.

Quanto consuma un condizionatore

Per capire quanto consuma un condizionatore è importante considerare alcuni importanti fattori ovvero:

Per chi non lo sapesse, un condizionatore da 900 watt consuma circa 3,5 kilowattora se resta acceso per 5 ore.

Ecco dunque un esempio:

supponiamo che il costo dell’energia sia di 0,25 euro per kilowattora e che il proprio condizionatore resti acceso per 5 ore al giorno. Si spenderanno circa 1,13 euro al giorno e in un mese (30 giorni) circa 34 euro.

In ogni caso, per capire quanto consuma il proprio condizionatore in un’ora sarebbe opportuno visionare la scheda tecnica dell’apparecchio. Si dovrebbe cercare la voce che indica il consumo in modalità di raffreddamento, ad esempio da 300 a 1.200 watt e poi dividere questi ultimi per 1.000. Ovviamente il consumo di ogni condizionatore è diverso perché dipende da come funziona, dalla temperatura esterna e dalla grandezza della stanza. Per avere un’idea dei costi, quindi, sarebbe utile fare una media tra il minimo e il massimo.

Al giorno d’oggi i condizionatori fissi sono principalmente a pompa di caloree quindi più efficienti rispetto ai vecchi. Significa che consumano meno energia per riscaldare o raffreddare. Un modello da 9.000 Btu, ad esempio, consuma all’incirca 0,85 kWh all’ora mentre uno da 12.00 circa 1,1 KWh all’ora.

Come ridurre il consumo del condizionatore?

È possibile risparmiare in bolletta anche se si utilizza il condizionatore seguendo queste semplici strategie:

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