Sciopero generale del 20 giugno, treni a rischio ritardi e cancellazioni

Per il 20 giugno i sindacati autonomi hanno proclamato uno sciopero generale che coinvolge l'intero Paese, mettendo a rischio vari settori, tra cui i trasporti

Pubblicato: 16 Giugno 2025 11:30Aggiornato: 20 giugno 2025 09:37

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Il 20 giugno è una giornata di scioperi, nazionali e locali, in tutta Italia. Si combinano due mobilitazioni generali, indette da una serie di sindacati autonomi, e uno sciopero nazionale dei metalmeccanici, dei dipendenti dell’Enel e del trasporto merci ferroviario.

L’impatto maggiore dovrebbe essere quello sui trasporti pubblici, che avranno orari particolari, diversi da quelli degli altri settori aderenti agli scioperi generali. Annunciate anche diverse cancellazioni di voli aerei. A queste mobilitazioni se ne aggiungono anche altre, che coinvolgono singole aree del Paese o anche singole attività.

Tutti gli scioperi nazionali del 20 giugno

Risultano ancora attivi, per il 20 giugno, ben cinque diversi scioperi nazionali, che variano sia nei settori coinvolti, sia nelle sigle sindacali che li organizzano:

Per quanto riguarda gli scioperi generali, si tratta di una mobilitazione congiunta, anche se in due proclamazioni diverse, di tutti i principali sindacati autonomi, anche se con la partecipazione di alcune sigle confederali di settore.

Gli scioperi nazionali nel settore dei trasporti pubblici

Uno dei settori dove l’impatto degli scioperi sul pubblico potrebbe essere più pesante è quello dei trasporti. Non a caso, anche se lo sciopero è stato proclamato come generale, questo settore avrà orari particolari, diversi dalle 24 ore di sciopero degli altri settori:

Essendo uno sciopero nazionale e generale, i disagi potrebbero colpire tutte le zone del Paese e tutti i servizi, da quelli regionali e ad alta velocità ai trasporti pubblici locali. Trenitalia, la più grande azienda del settore, ha specificato che sono esclusi dallo sciopero, perché reduci da una recente mobilitazione, i lavoratori del personale mobile del Piemonte e della Valle d’Aosta e il personale RFI della Sardegna addetto alla circolazione dei treni.

Questo non significa però che queste regioni saranno al riparo dai disagi. Queste categorie rappresentano infatti solo una parte dei lavoratori che contribuiscono al corretto funzionamento dei servizi ferroviari. Anche i dipendenti di Italo potrebbero scioperare. Ulteriori disagi potrebbero essere causati indirettamente anche dallo sciopero nazionale del trasporto ferroviario merci, che durerà dalle 13 alle 21 del 20 giugno.

Sempre vista la natura generale degli scioperi, è possibile che si creino disagi anche nei trasporti pubblici locali, come autobus, tram, metropolitane e altri mezzi simili, in diverse città e province. Per monitorare la situazione è consigliabile consultare i siti internet delle singole società che si occupano dei mezzi pubblici locali nella propria città.

L’effetto degli scioperi sul trasporto aereo

Lo sciopero generale ha avuto effetti anche sul trasporto aereo. Ita Airways, la società italiana erede di Alitalia, controllata in parte dalla tedesca Lufthansa, in parte dallo Stato, ha annunciato che sarà costretta a cancellare alcuni voli. Sono in totale 34, quattro dei quali internazionali, da e per Londra e Monaco di Baviera, con base a Linate.

Dei voli cancellati, 32 sarebbero dovuti partire il 20 giugno, uno il 19 giugno e un altro il 21 giugno. I passeggeri che hanno già acquistato un volo tra quelli cancellati potranno richiedere il cambio di data senza alcuna penale, oppure il rimborso del biglietto. La data ultima per la domanda di rimborso o cambio di data è il 26 giugno e può essere eseguita soltanto chiamando il numero 06 85960020.

Gli altri scioperi nazionali, metalmeccanici ed E-Distribuzione

Oltre a quelli generali e del settore dei trasporti, sono due gli scioperi nazionali che si svolgeranno il 20 giugno. Il più significativo è quello dei metalmeccanici, una delle categorie di lavoratori più numerose in Italia. È organizzato dalle sigle di settore dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil.

L’obiettivo è quello di raggiungere un accordo con le associazioni di settore delle aziende per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da quasi un anno. I sindacati chiedono l’apertura di un tavolo ministeriale per le trattative, dopo che anche quelle con i rappresentanti delle piccole e medie imprese sono saltate. Le distanze tra le parti sono sostanziali. I sindacati vogliono un aumento di 280 euro lordi, che le imprese giudicano insostenibile. Le associazioni di settore hanno proposto welfare aziendale fino a 400 euro.

L’ultimo sciopero nazionale riguarda i dipendenti di E-Distribuzione, azienda del gruppo Enel, sempre per il rinnovo del contratto. In occasione della mobilitazione è anche prevista una manifestazione a Roma.

Tutti gli scioperi locali del 20 giugno, da Trenord al San Raffaele

Oltre a questi scioperi nazionali, ci saranno anche una serie di scioperi locali organizzati da altre sigle sindacali che non appartengono ai sindacati autonomi che hanno indetto le mobilitazioni generali. Molte delle proteste riguardano aziende del settore sanitario ed energetico, ma anche alcuni enti pubblici:

Settore marittimo e portuale

Lo sciopero del 20 giugno include il settore marittimo e portuale: previsto uno stop di 24 ore nei principali porti italiani per navi e traghetti, secondo varie modalità.

Le motivazioni dello sciopero

I sindacati hanno indetto lo sciopero generale per una serie di motivi:

La protesta riguarda in particolare la spesa pubblica dello Stato. I sindacati criticano l’aumento annunciato delle spese militari.

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