Cosa succede quando l’immaginazione incontra il grigio della città? Fiorucci risponde con una collezione che trasforma palazzi e strade in favola, la moda in linguaggio emotivo, e la passerella in un playground visivo dove l’identità è libera di evolvere. “Piazza Fiorucci” non è solo una sfilata, ma una dichiarazione d’intenti: ritrovare lo stupore nel quotidiano, vedere poesia nei semafori, nei murales, nei corpi che camminano e si esprimono. È un sogno metropolitano che si nutre di ironia, sensualità pop e affetto, per riscrivere le regole del vestirsi partendo da ciò che ci circonda.
Rosso, celeste e bianco guidano la palette cromatica, applicati su tessuti che uniscono leggerezza e ricerca. Il tulle dialoga con il PVC riciclato, la rete con il cavallery sportivo, il crepe con siliconati e Tyvek effetto carta. È una materia che parla di futuro, che gioca con la trasparenza e la trasformazione. Piazza Fiorucci si fa così manifesto di una moda che racconta il presente con occhi puri e visione ampia, come un bambino che gioca per strada e crede ancora che tutto sia possibile.
La nuova collezione Fiorucci nasce da un’immaginazione viva, capace di trovare incanto proprio lì dove solitamente si guarda distratti: dietro l’angolo, tra la routine urbana, nei dettagli più comuni. Via Paolo Sarpi diventa il punto di partenza per un viaggio onirico in una piazza ideale, surreale e affettiva. Non una semplice location, ma uno spazio emotivo dove moda e sogno si intrecciano, dando vita a un universo che sovrappone concretezza e fantasia.
La proposta stilistica riflette un nuovo tempo dell’essere: fluido, libero, trasformativo. Le silhouette sono aderenti, i volumi si modellano sul corpo. Baby tee, gonne tubino, pantaloni-legging, top a cuore, e volant scultorei sembrano personaggi usciti da una graphic novel. La Lips Bag, disponibile in versione mini e maxi, trasforma le iconiche bocche Fiorucci in oggetti del desiderio. Ogni capo è un invito a giocare con la propria immagine, a reinventarsi.
La stampa diventa linguaggio visivo e poetico: angeli e cuori si mischiano a popcorn e pois mutanti, giocattoli e barboncini decorati da fiocchi. È un’iconografia che mescola il sacro e il pop, l’infanzia e la seduzione, il sogno e la città. Il surrealismo diventa quotidiano, una forma di dolce ribellione contro l’omologazione estetica. La moda si fa manifesto colorato di un immaginario senza limiti.
La collezione si sviluppa in un mondo dove il reale si fonde con l’immaginario, in una dimensione a metà tra film d’autore e serie animata. La scenografia richiama un paesaggio urbano pop e volutamente finto, pieno di riferimenti nascosti, cartelloni pubblicitari ironici, e colori saturi. È un’estetica del contrasto: urbana ma fiabesca, intensa ma leggera, dove ogni dettaglio è pensato per stupire e coinvolgere emotivamente.
In passerella, il corpo si trasforma grazie al body painting firmato dall’artista Janina Zais. Le modelle diventano creature fantastiche, come la ragazza con il volto truccato da cane e l’outfit all-over, incarnazione vivente del mood trasformativo della collezione. Lo styling completa il racconto con ironia e affetto: cappellini e t-shirt portano slogan come “Make Hearts Beat Again”, un invito dolce e provocatorio a sentire, amare, cambiare.