I sondaggi politici premiano i partiti di governo, avanza anche il Pd

Nei sondaggi elettorali Fratelli d'Italia è primo partito con il 29,7% (+0,2%). Seguono, sul podio, Partito democratico al 22,9% (+0,2%) e Movimento 5 Stelle al 11,8% (-0,4%)

Pubblicato: 22 Marzo 2025 10:38

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

I sondaggi politici mostrano come continui l’oscillazione dei due principali partiti: FdI e Pd acquisiscono entrambi un paio di decimali (+0,2%).

Fluttuazioni più nette si registrano per gli altri azionisti della maggioranza (FI +0,4% e Lega +0,3%) e, in negativo, per il M5S (-0,4%).

Chi sale e chi scende nei sondaggi oggi

Le percentuali che seguono sono tratte dalla Supermedia Youtrend effettuata per Agi e rispecchiano le intenzioni di voto degli italiani al 20 marzo 2025.

Si tratta della media degli ultimi 15 giorni, messa a confronto con i sondaggi elettorali usciti due settimane prima (qui, invece, i numeri dei sondaggi politici relativi alla scorsa settimana):

Supermedia Youtrend ha elaborato le intenzioni di voto facendo la quadra fra una serie di sondaggi elettorali: Euromedia (data di pubblicazione: 18 marzo), Noto (11 marzo), Quorum (10 marzo), Swg (10 e 17 marzo) e Tecnè (7 e 14 marzo).

Il confronto tra le coalizioni

Al 20 marzo 2025 la situazione è la seguente:

La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:

Chi vincerebbe se si votasse oggi

Il centro-destra risulta rafforzato: la coalizione di governo mostra il 48,7% delle preferenze, rispetto alla rilevazione elettorale della settimana precedente (48,4%). Tornare al voto significherebbe restituire l’Italia al medesimo esecutivo.

Il centro-sinistra resta fisso al 30,9%: la crescita di un azionista viene compensata dalla decrescita di un altro. Tirando le somme, il centro-destra guadagna e le opposizioni calano o restano stabili.

Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni recupera qualcosa (+0,2%) dopo la frenata della settimana precedente (-0,6%). La premier riesce ancora a convincere l’elettorato, nonostante la posizione ondivaga su Ucraina, riarmo europeo e risposta europea ai dazi di Donald Trump.

Il netto pacifismo salviniano convince il suo elettorato, che premia la Lega (+0,3%).

All’interno della maggioranza, fra i due litiganti Salvini e Meloni, ormai incapaci di essere d’accordo sulle questioni fondamentali, il terzo gode: Forza Italia di Antonio Tajani incassa il +0,4% nell’ultima rilevazione elettorale.

Tajani, fra l’altro, ha recentemente presentato il piano anti dazi per l’export in risposta alle politiche Usa, per cui è possibile aspettarsi un’ulteriore fiducia dell’elettorato per FI.

Il Partito democratico di Elly Schlein risale (+0,2%) dopo settimane di discesa lenta e inesorabile.

Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, dopo il mini-exploit di due settimane prima (+0,7%) perde terreno: -0,1% nella precedente rilevazione e -0,4% in quest’ultima.

Chi resterebbe fuori dal Parlamento

L’unico, fra i partiti minori, a raggiungere la soglia di sbarramento del 3% indicata dall’attuale legge elettorale (Rosatellum) è Azione di Carlo Calenda.

Se oggi si tornasse a votare, senza apparentamenti in coalizioni, Italia Viva+Europa e Noi Moderati rimarrebbero fuori dal Parlamento.

Il peso dell’astensionismo

Il partito del non voto si conferma fortissimo nei sondaggi politici: secondo il sondaggio realizzato da Euromedia Research per Porta a Porta e diffuso lo scorso 6 marzo, gli indecisi sommati a chi si abbandona all’astensionismo valgono il 47,5% dell’elettorato.

Considerati tali numeri, tutte le cifre che abbiamo espresso in precedenza non vanno riferite al 100% degli aventi diritto di voto, ma al 52,5%.

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