Sondaggi politici, FdI torna sopra il 30% mentre il Pd perde terreno

I sondaggi elettorali indicano che il periodo favorevole per FdI non è ancora terminato: il partito della premier Meloni va al 30,3%. Inseguono, da lunga distanza, Pd (22,6%) e M5S (12,2%)

Pubblicato: 28 Giugno 2025 09:24

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

I sondaggi politici mostrano come la fiducia degli elettori in Fratelli d’Italia sia ancora altissima: il partito della premier Giorgia Meloni conquista un decimale (+0,1%) salendo al 30,3%;

Perde terreno il Partito Democratico di Elly Schlein, che con il -0,4% cala al 22,6%. Pare che per il Pd la spinta ai consensi incassata dalla campagna referendaria sia già finita. Per completare il podio, si segnala come il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte viva da settimane un periodo di bonaccia elettorale, rimanendo fermo al 12,2%.

Chi sale e chi scende nei sondaggi oggi

La rilevazione che vi proponiamo indica l’andamento medio delle ultime 2 settimane. I dati sono messi a confronto con quelli rilevati il 20 giugno 2025 (mentre qui è invece possibile trovare i numeri dei precedenti sondaggi politici):

La Supermedia Youtrend ha elaborato per Agi le intenzioni di voto degli elettori italiani trovando la quadra fra una serie di sondaggi elettorali: Swg (data di pubblicazione 16 e 23 giugno), Tecnè (13 e 20 giugno) e Youtrend (13 giugno).

Al 27 giugno 2025, data di pubblicazione della Supermedia, la situazione delle coalizioni è la seguente:

La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:

Chi vincerebbe se si votasse oggi

Se si votasse oggi, il centro-destra otterrebbe il 48,7% dei voti. Rispetto ai precedenti sondaggi, si registra un calo complessivo del consenso pari al -0,3% sulla coalizione.

Il centro-sinistra unito (ma senza M5S) va a quota 30,5%. Il calo, rispetto all’ultima Supermedia, è del -0,5%. Il campo largo (Pd + M5S) varrebbe il 42,7%.

Le opposizioni, tutte insieme, (ma ad eccezione dei partiti esigui che non compaiono in questa rilevazione) valgono il 48,3%. Nella precedente Supermedia il dato era del 48,6% e, prima ancora, del 48,9%. Si tratterebbe, comunque, di una proiezione del tutto teorica dal momento che l’eterogeneità dei programmi renderebbe difficile una convivenza di lungo periodo nella stessa coalizione.

Chi resterebbe fuori dal Parlamento

Andare a votare oggi significherebbe dover fare a meno di tutti quei piccoli partiti che, correndo da soli, non sarebbero in grado di superare la soglia di sbarramento fissata al 3%. Nello specifico, il Rosatellum eliminerebbe dalla circolazione:

Un eventuale apparentamento in coalizioni permetterebbe ai partiti di superare lo sbarramento.

Astensionismo e indecisione

Il partito del non voto è il primo in classifica per l’ennesima settimana. L’ultima rilevazione Ipsos in materia risale al 29 maggio e mostra come i votanti effettivi siano solo il 57% degli aventi diritto mentre gli altri (43%) sono astenutiindecisi o persone che voterebbero scheda bianca o scheda nulla per protesta.

Tolto il non voto, è questo il reale quadro relativo alle preferenze dell’elettorato italiano:

Nota metodologica: il piccolo scarto percentuale derivato dal ricalcolo è stato spalmato proporzionalmente su ciascun partito.

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