Nei sondaggi politici centro-destra vicino al 49%, centro-sinistra sfiora il 31%

Il podio dei partiti secondo gli ultimi sondaggi elettorali: FdI al 29,7%, Pd al 22,9% e M5S all'11,8%. Scopriamo quali sarebbero i reali valori al netto dell'astensionismo

Pubblicato: 29 Marzo 2025 08:00

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Settimana interlocutoria sul fronte dei sondaggi politici, con i principali partiti alle prese con alcune tipiche scosse di assestamento.

L’unico dato di un certo interesse è quel +0,3% che porta la Lega all’8,7%. Per il resto, gli altri azionisti della maggioranza, ovvero FdI e FI incassano un modesto +0,1% andando, rispettivamente, al 29,7% e al 9,4%. Anche il Pd porta a casa il +0,1%, confermandosi secondo partito con il 22,9%. Il M5S è in piena bonaccia, fermo da due settimane all’11,8%.

Chi sale e chi scende nei sondaggi oggi

Le seguenti percentuali sono tratte dalla Supermedia Youtrend realizzata per Agi e rispecchiano le intenzioni di voto degli aventi diritto al 27 marzo 2025.

La rilevazione traccia la media degli ultimi 15 giorni, mettendola a confronto con i sondaggi elettorali usciti due settimane prima (qui, invece, i numeri dei sondaggi politici relativi alla scorsa settimana):

Supermedia Youtrend ha elaborato le intenzioni di voto facendo la quadra fra una serie di sondaggi elettorali: Demopolis (26 marzo), Eumetra (20 marzo), Euromedia (18 marzo), Piepoli (22 marzo), Swg (17 e 24 marzo) e Tecnè (14 e 21 marzo).

Il confronto tra le coalizioni

Al 27 marzo 2025 la situazione è la seguente:

La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:

Chi vincerebbe se si votasse oggi

Andare a votare oggi, secondo i sondaggi elettorali, significherebbe vedere nuovamente la vittoria del centro-destra che rimane stabile al 48,7%, come la settimana precedente. E restano stabili, negli ultimi sette giorni, anche il centro-sinistra (30,9%) e il M5S (11,8%).

Un campo largo (centro-sinistra più ex grillini) porterebbe al 42,7%. Fra i progressisti, la speranza più concreta è che al prossimo voto le divisioni interne alla attuale maggioranza di governo portino la Lega a sfilarsi. In tal caso, l’asse FdI-Fi-Noi moderati si fermerebbe al 40,1%.

Per fare un’ipotesi puramente teorica, un campo larghissimo (centro-sinistra, M5S e Terzo Polo) porterebbe a un 48%.

Chi resterebbe fuori dal Parlamento

Se si votasse oggi, il Rosatellum, l’attuale legge elettorale, lascerebbe fuori dal Parlamento Italia Viva, +Europa e Noi Moderati, qualora dovessero correre da soli. Azione di Carlo Calenda si salverebbe per il rotto della cuffia.

L’astensionismo

Il partito del non voto è sempre fortissimo nei sondaggi politici: secondo la rilevazione di Euromedia Research per Porta a Porta (6 marzo) gli indecisi sommati a chi sceglie la via dell’astensionismo valgono il 47,5% dell’elettorato.

Tirando le somme, tutte le cifre espresse in precedenza non vanno riferite al 100% degli aventi diritto di voto, ma al 52,5%.

Facendo un esercizio di fantasia, e considerando i risultati dei sondaggi tradizionali come un prodotto lordo al quale dover togliere l’astensionismo, ecco il peso netto di ciascun partito italiano:

In questo caso il centro-destra crolla al 25,6%. Ma sempre meglio del centro-sinistra che va al 16,2%. Il M5S è al 6,2% e il Terzo Polo al 2,9%.

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