Yuan più forte, è ora di investire in azioni cinesi?

Perché l'apprezzamento dello yuan rappresenta un'opportunità e quali sono, invece, i rischi per gli investitori che puntano ad azioni cinesi

Pubblicato: 31 Maggio 2025 15:18

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Nel mondo finanziario globale, spesso dominato dalle dinamiche di Wall Street e dalla forza del dollaro, l’ascesa di una valuta alternativa come lo yuan può apparire come un evento marginale. Tuttavia il rafforzamento di questa moneta durante il mese di maggio ha riacceso i riflettori su Pechino e sulla sua Borsa, facendo emergere un interrogativo cruciale per gli investitori internazionali. È arrivato il momento di puntare sulle azioni cinesi?

Lo yuan prende quota: quanto ha guadagnato e quali le prospettive

Secondo i dati aggiornati, lo yuan onshore – cioè la valuta scambiata all’interno della Cina continentale – ha guadagnato circa l’1,4% rispetto al dollaro nel solo mese di maggio, con un tasso di scambio di 7,1674 per un dollaro, il livello più alto dallo scorso novembre.

Il rafforzamento non è frutto del caso, ma il risultato di una serie di scelte strategiche della People’s Bank of China (PBOC), che ha adottato una politica monetaria accomodante, tagliando i tassi d’interesse per sostenere la crescita economica e cercando al contempo di stabilizzare la valuta.

A conferma di ciò, la banca centrale ha recentemente rafforzato il fixing giornaliero dello yuan (la parità ufficiale rispetto al dollaro) con il più forte intervento dallo scorso gennaio, segnalando chiaramente l’intenzione di gestire con attenzione la volatilità senza lasciare spazio a fluttuazioni eccessive, come nel caso del dollaro taiwanese.

Per Goldman Sachs ogni +1% dello yuan può valere +3% in Borsa

A credere nel potenziale di questa dinamica è anche Goldman Sachs, che in una nota del 26 maggio ha sottolineato come il rafforzamento dello yuan potrebbe rappresentare un catalizzatore per il mercato azionario cinese.

Secondo gli strategist della banca statunitense, ogni 1% di apprezzamento dello yuan contro il dollaro si tradurrebbe in un guadagno potenziale del 3% per le azioni cinesi, grazie a una combinazione di fattori:

In linea con questa visione, Goldman ha rivisto al rialzo la sua previsione a 12 mesi per il cambio yuan-dollaro, portandola da 7,35 a 7.

Inoltre, il rafforzamento dello yuan non è l’unico elemento che gioca a favore della Cina. Il Paese ha recentemente beneficiato di un trimestre di tregua commerciale con gli Stati Uniti, che ha allentato le tensioni generate dalla politica tariffaria dell’amministrazione di Donald Trump.

Questo clima più disteso ha favorito la ripresa, rilanciando l’interesse verso gli asset cinesi, in un contesto in cui il sentiment verso gli Stati Uniti rimane incerto

Perché una valuta forte può essere un vantaggio per le azioni

Il legame tra valuta forte e mercati azionari positivi non è scontato, ma può essere spiegato in diversi modi. Lo yuan più forte:

Inoltre, una valuta in apprezzamento disincentiva la fuga di capitali e può portare a un aumento delle entrate in valuta forte, soprattutto nei settori export-oriented, laddove il margine lo consente.

Ma è davvero il momento giusto per investire in Cina?

Nonostante i segnali incoraggianti, non si possono ignorare le ombre che ancora gravano sull’economia cinese. La crisi del settore immobiliare non è stata completamente risolta, e la crescita del Pil, pur in ripresa, rimane sotto pressione rispetto agli standard storici del Paese.

Tuttavia, è proprio in contesti come questi che si possono trovare opportunità. Il rafforzamento dello yuan, supportato da una banca centrale che appare intenzionata a evitare instabilità, può rappresentare un ancoraggio per gli investitori che cercano esposizione a mercati emergenti meno legati alla volatilità del dollaro Usa.

Inoltre, i prezzi delle azioni cinesi, dopo anni di performance opache, rimangono relativamente bassi in termini di valutazioni (multipli P/E inferiori rispetto a molte Borse occidentali), il che potrebbe offrire interessanti margini di rialzo se il sentiment globale dovesse migliorare.

In questo contesto, le parole di Goldman Sachs non vanno sottovalutate: un cambio stabile e in rafforzamento può dare impulso reale ai mercati azionari.

Naturalmente, ogni investimento comporta dei rischi e va valutato attentamente. Per chi ha un’ottica di medio-lungo termine e cerca di diversificare il portafoglio, l’idea di aumentare la propria esposizione alle azioni cinesi – magari concentrandosi su settori strategici come il consumo e i servizi finanziari – non appare oggi così avventata.

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