Prestazione universale, quando viene accreditato l’importo: il chiarimento Inps

L'Inps rende noto che la Prestazione universale per anziani non autosufficienti non ha un'erogazione retroattiva. Tutto dipende da quando è stata fatta la domanda

Pubblicato: 11 Maggio 2025 11:11

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

L’Inps fornisce chiarimenti in merito alla Prestazione universale per anziani non autosufficienti, una delle principali misure introdotte dal decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, in vigore dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.

Il contributo viene riconosciuto su richiesta dei cittadini con almeno 80 anni che versano in gravi condizioni di salute e con basso reddito. Si punta a rafforzare l’autonomia delle persone fragili e a incentivare l’assistenza domiciliare, integrando la tradizionale indennità di accompagnamento con un assegno mensile fino a 850 euro.

Da quando decorre l’accredito

Uno dei principali chiarimenti forniti riguarda la decorrenza del beneficio: la Prestazione universale decorre dal primo giorno del mese in cui è presentata la domanda, e non retroattivamente dal 1° gennaio 2025, come inizialmente ipotizzato.

L’importo viene accreditato mensilmente, ma suddiviso in due componenti:

Il totale, dunque, può raggiungere quasi 1.400 euro (1.381,76 euro per l’esattezza).

Arretrati

Per ottenere gli eventuali arretrati dell’assegno integrativo, è obbligatorio inviare all’Inps, entro 30 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda, la documentazione che attesti le spese (buste paga di assistenti familiari o fatture di servizi socioassistenziali). Le modalità operative per l’invio della documentazione saranno chiarite da un successivo messaggio dell’Istituto previdenziale.

Requisiti per l’accesso

La prestazione è rivolta a un numero limitato di beneficiari (massimo 24.500 anziani l’anno) e richiede:

Verifica Isee e rischio sospensione

Per accedere e mantenere la prestazione è fondamentale presentare un Isee valido. In assenza di un Isee aggiornato al 2025, la prestazione viene sospesa a partire da marzo. La riattivazione avverrà solo dopo la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) che confermi un Isee entro i limiti previsti.

Incompatibilità con altri contributi

Importante sottolineare che la Prestazione Universale non è cumulabile con i contributi per l’assistenza domiciliare erogati dagli Ambiti Territoriali Sociali (Ats). Al momento della domanda, l’interessato deve accettare formalmente la rinuncia a tali prestazioni. Chi desiderasse tornare a beneficiare dell’assistenza Ats può rinunciare alla Prestazione universale, ma non potrà percepire entrambi i benefici contemporaneamente.

Come fare domanda

La domanda per la Prestazione universale deve essere presentata telematicamente tramite il portale Inps (utilizzando Spid, Cie o Cns), oppure attraverso i patronati. L’agevolazione può essere richiesta in qualsiasi momento tra gennaio 2025 e dicembre 2026. La prestazione sarà riconosciuta a partire dal mese di presentazione della domanda, e solo in presenza di tutti i requisiti previsti.

Come usare l’assegno integrativo

L’assegno integrativo deve essere impiegato esclusivamente per spese di assistenza e cura, come il pagamento di badanti (con contratto di almeno 15 ore settimanali) o servizi professionali non sanitari (igiene personale, pasti a domicilio, accompagnamento, disbrigo pratiche, telesoccorso). Il mancato utilizzo documentato dell’importo può comportare la revoca della prestazione.

Controlli e obblighi trimestrali

Ogni trimestre (entro il 10 aprile, luglio, ottobre e gennaio), i beneficiari devono inviare copia:

Tutti i documenti devono essere conservati in originale per eventuali controlli successivi.

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