Quali spese scolastiche si possono portare in detrazione dal Modello 730/2025

Dal Modello 730/2025 si possono portare in detrazione una serie di spese scolastiche e di istruzione. Vediamo quali sono agevolabili e quali non detraibili dalla dichiarazione

Pubblicato: 1 Maggio 2025 08:54

Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Anche le spese scolastiche e di istruzione dei figli permettono di ottenere delle agevolazioni direttamente all’interno del Modello 730/2025. A prevederlo è l’articolo 15, comma 1, del Tuir, secondo il quale è possibile ottenere una detrazione fiscale del 19% dell’Irpef.

Per ottenere l’agevolazione è necessario utilizzare due distinti codici:

Le spese scolastiche e di istruzione vengono rimodulate a seconda del reddito del contribuente che ha sostenuto materialmente i costi. È importante effettuare i pagamenti con dei mezzi tracciabili: devono essere utilizzati il bonifico bancario o degli strumenti che permettono di tenere traccia dell’operazione.

Spese scolastiche, quando deve essere usato il codice 12

A fornire una serie di indicazioni precise e ben dettagliate sulle spese scolastiche che permettono di ottenere la detrazione fiscale del 19% sono i costi sostenuti per la frequenza scolastica dei figli. Stando a quanto previsto dalla normativa, l’agevolazione spetta:

Per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione di cui all’articolo 1 della legge 10 marzo 2000, n. 62.

Volendo sintetizzare al massimo quanto previsto dalla norma, la detrazione fiscale del 19% spetta nel momento in cui i ragazzi dovessero frequentare le seguenti tipologie di istituto (private o pubblici):

L’importo massimo detraibile

Per le spese scolastiche è previsto un importo massimo detraibile pari a 1.000 euro per ogni studente che stia frequentando:

Questo significa, in estrema sintesi, che il rimborso Irpef massimo che si può percepire è pari a 190 euro (ossia pari ad un’aliquota del 19%). La somma massima deve essere considerata su tutti gli anni di studio scolastico.

Ai fini strettamente pratici deve essere utilizzato il codice 12, che andrà indicato nel quadro E rigo E8-E10, dove deve essere indicata la cifra massima di 1.000 euro.

Le spese sostenute per la frequenza degli istituti musicali

I contribuenti hanno la possibilità di accedere alla detrazione per le spese scolastiche e di istruzione sostenute per la frequenza dei conservatori musicali e degli istituti musicali pareggiati. In base all’ordinamento antecedente il Dpr n. 2012/05.

Per quanto riguarda i corsi di nuova formazione, che sono stati istituiti proprio in base al Dpr n. 212/05, possono essere equiparati alle spese sostenute per l’iscrizione ai corsi universitari: in questo caso deve essere utilizzato il rigo E8/E10, codice 13, del Modello 730/2025.

Quali tipologie di spese sono agevolabili

Le spese scolastiche e di istruzione per le quali è possibile ottenere la detrazione fiscale sono le seguenti:

Quali spese non sono detraibili

Non possono essere portate in detrazione le spese sostenute per:

Le detrazioni previste per l’ampliamento formativo

L’articolo 15, comma 1, lettera i-octies del Tuir prevede esplicitamente che siano detraibili – sempre nella misura del 19% – le spese sostenute e le erogazioni liberali che vengano effettuate a favore degli istituti scolastici. L’operazione deve coinvolgere degli istituti statali e paritari senza scopo di lucro che appartengano al sistema nazionale di istruzione previsto dalla Legge n. 62/2000.

L’agevolazione fiscale spetta unicamente quando il versamento delle erogazioni venga effettuato attraverso una banca o l’ufficio postale. O attraverso dei sistemi di pagamento tracciabili quali possono essere:

Volendo entrare un po’ più nel dettaglio, risultano essere agevolabili esclusivamente i contributi volontari il cui scopo è:

Nella detrazione del 19% delle spese scolastiche sostenute per i figli spettano anche i costi sostenuti per le gite scolastiche e per l’assicurazione della scuola.

Detrazione delle spese universitarie, il codice 13

L’articolo 15, comma 1, Dpr n. 917/88 permette di detrarre dall’Irpef il 19% delle spese sostenute per la frequenza dell’università. La norma, nel dettaglio, prevede che:

Le spese per frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali. In misura non superiore, per le università non statali, a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca da emanare entro il 31 dicembre, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali.

Le spese universitarie sono detraibili nella misura del 19% quando sono sostenute per i seguenti motivi:

Nel caso in cui lo studente dovesse frequentare delle università non statali italiane o straniere, le spese non devono essere superiori rispetto a quelle che sono state stabilite per le varie annualità da un decreto del Miur, tenendo conto degli importi medi che vengono pagati per le università statali.

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