La Borsa del 12 giugno, i futures americani fanno scendere Milano a -0,6%

Trump inizierà a inviare lettere sui dazi commerciali ai principali partner nelle prossime due settimane. Israele pronta a lanciare un'operazione in Iran, futures statunitensi in calo

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 12 Giugno 2025 18:03

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Male lusso e auto

    Il Ftse Mib chiude a 39.948 punti (-0,6%). Tra le blue chip pesano i ribassi del lusso e dell’auto con Brunello Cucinelli che chiude in listino, in calo del 3%. Terminano le contrattazioni in rosso anche Stellantis (-2,7%), Ferrari (-2,7%) e Stm (-2,4%). Reggono, al contrario, i titoli legati all’energia e le utilities: la migliore della giornata è Eni (+1,55%), seguita da Saipem (+1,1%) e Hera (+1%). Lo spread Btp/Bund risale a 96 punti.

  2. Male le piazze europee

    Peggiorano le Borse europee, in una seduta segnata dalle incertezze sul tema dazi e dalle tensioni sul fronte geopolitico. Dopo un inizio comunque in rosso, le maggiori piazze europee continuano a scendere: Milano arriva a perdere l'1,3% insieme a Francoforte, limita le perdite a -0,5% Parigi, mentre Amsterdam cede lo 0,4% e Madrid lo 0,8%. Piatta Londra a -0,04%.

    Giù i titoli del turismo, delle auto e del lusso, penalizzati dalle incertezze sugli effetti delle politiche commerciali Usa, mentre i titoli oil beneficiano del rally della vigilia del petrolio (che oggi ripiega dell'1% circa). A Milano Eni sale dello 0,95% seguita da Saipem (+0,5%), bene le utility. Pesante Ferrari (-2,8%), male anche St (-2,6%)

  3. No del Tar a Bpm, l'ops di Unicredit resta sospesa

    Il Tar del Lazio da' ragione a UniCredit e e respinge la richiesta di Banco Bpm di revocare la sospensione dell’ops. La decisione è arrivata giovedì 12, due giorni dopo l’udienza del tribunale. Lo stop quindi andrà avanti fino al 21 giugno, come deciso dalla Consob.

    La vicenda riguarda l’intricato risiko bancario iniziato ormai alla fine del 2024. Inizialmente l’ops dell’istituto guidato da Andrea Orcel sarebbe dovuta terminare il 23 giugno. Il 21 maggio, dopo le prescrizioni del governo italiano che ha attivato il golden power a tutela del Banco, la Consob ha accolto la richiesta di Unicredit di prolungare i termini dell’offerta per permettere a tutti gli attori del mercato di valutare il cambio di paradigma.

  4. Male i titoli colpiti dai dazi

    Tra i titoli in calo, Stmicroelectronics scende a 25,82 euro, con una flessione del 2,49%. Moncler arretra a 52,20 euro, perdendo il 2,28%. Stellantis registra un ribasso dell’1,81% a 8,865 euro. Ferrari cede l’1,67%, attestandosi a 417,50 euro, mentre Bper Banca chiude a 7,576 euro, in calo dell’1,35%.

    NOME VALORE VAR %
    Stmicroelectronics 25,82 -2,49
    Moncler 52,20 -2,28
    Stellantis 8,865 -1,81
    Ferrari 417,50 -1,67
    Bper Banca 7,576 -1,35
    Buzzi 45,06 -1,27
    Brunello Cucinelli 101,90 -1,21
    Prysmian 57,72 -1,10
    Banca Monte Paschi Siena 7,045 -1,04
    Interpump Group 35,40 -0,95
  5. Si salvano i titoli energetici

    Tra i principali titoli, Eni registra un valore di 13,842 euro, in crescita dell’1,41%. Saipem si attesta a 2,382 euro, con un incremento dello 0,59%. Leonardo quota 48,52 euro, in rialzo dello 0,39%, mentre Enel segna 7,996 euro, salendo dello 0,30%. Snam chiude il gruppo con un valore di 5,25 euro e un progresso dello 0,27%.

    NOME VALORE VAR %
    Eni 13,842 +1,41
    Saipem 2,382 +0,59
    Leonardo 48,52 +0,39
    Enel 7,996 +0,30
    Snam 5,25 +0,27
    Terna 8,95 +0,25
    Hera 4,30 +0,23
    A2a 2,355 +0,21
    Amplifon 21,13 +0,14
  6. Borse negative dappertutto

    Partenza negativa per Francoforte, che segna un ribasso dello 0,76%. In flessione anche Parigi, che cede lo 0,45%. Milano apre debole, registrando un calo dello 0,69%.

  7. Occhi su Tim e PIrelli

    Sul listino milanese attenzione a Pirelli che riunisce l'assemblea degli azionisti per approvare il bilancio 2024 mentre l’Italia chiede chiarezza a Washington sulla possibilità che all'azienda vengano imposte restrizioni sul mercato Usa a causa della sua relazione con la società cinese Sinochem, secondo un'esclusiva di Reuters. Il governo Meloni ha rinviato al 31 luglio la decisione sul golden power riguardo a Sinochem, riporta Bloomberg.

    Quanto a Tim il primo beneficio dell’ingresso di Poste Italiane nel capitale del colosso tlc vale già oltre 1,5 miliardi ed è legato alla borsa

  8. Borse in calo stamattina

    Ancora Trump, ancora dazi, ancora mercati in calo. Questa mattina le Borse europee sono attese in rosso (-0,72% il futures sull’Eurostoxx50) dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avvertito che imporrà dazi commerciali alle principali economie nelle prossime settimane, mentre gli investitori restano in attesa di maggiori dettagli sull’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, che nella giornata di ieri non ha smosso particolarmente i mercati. Anche l’aumento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente pesa sui mercati