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La Borsa del 13 maggio, Milano raggiunge i 40mila punti e chiude a +0,4%
All’indomani dell’inattesa tregua di 90 giorni fra Usa e Cina sui dazi, i mercati oggi saranno più rilassati e i rialzi saranno moderati. Occhi puntati su Zew e inflazione Usa
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Inflazione al ribasso ma i dazi potrebbero peggiorare le cose
Negli Stati Uniti, l’inflazione al consumo (CPI) si è attestata al 2,3% su base annua, al di sotto delle attese e ai minimi dal 2021. Tuttavia, come osservano diversi analisti, gli effetti più significativi dei dazi imposti dall’amministrazione Trump potrebbero manifestarsi nei prossimi mesi. Goldman Sachs avverte che, pur in presenza di segnali positivi, la crescita potrebbe rallentare ulteriormente nel corso dell’anno, facendo riemergere lo spettro della recessione.
Un quadro condiviso anche dagli analisti di AllianceBernstein, secondo cui l’ottimismo di inizio 2025 ha lasciato spazio a nuove incertezze legate ai dazi, alla frenata dell’economia e ai movimenti di capitale. Il rallentamento, secondo gli esperti, è lo scenario più probabile per la seconda parte dell’anno, accompagnato da un ritorno della volatilità.
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Piazza Affari chiude in positivo
Le Borse europee chiudono in territorio positivo, consolidando i guadagni delle ultime sedute. A Milano il Ftse Mib supera finalmente la soglia psicologica dei 40mila punti, un traguardo che non si vedeva dall’ottobre del 2007, confermando il momento favorevole per i mercati azionari del Vecchio Continente.
A Piazza Affari, Stellantis guida il listino con un rialzo del 4,39%, seguita da Mps (+4,2%) e Iveco (+3,81%), quest’ultima sostenuta dai rumor su possibili offerte per la divisione Defence. Bene anche Prysmian (+3,29%), che si prepara a lanciare sul mercato nuove obbligazioni ibride per un valore massimo di un miliardo di euro.
In coda chiudono Campari (-2,96%) e Nexi (-2,17%), quest’ultima penalizzata nonostante il giudizio positivo di Citi. Deboli anche A2A (-2,38%), nel giorno della pubblicazione della trimestrale, e Unicredit (-1,48%), che ritraccia dopo i forti acquisti seguiti ai conti record dei giorni scorsi.
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Continua il buon passo di Milano
Le Borse europee si mantengono stabili in attesa del dato chiave sull’inflazione statunitense, atteso per il primo pomeriggio, che potrebbe dare nuove indicazioni sulle prossime mosse della Fed. Il clima è nel complesso tranquillo, con Madrid che guida i rialzi salendo dello 0,8%, seguita da Milano con un progresso dello 0,3%. Piatti, invece, i listini di Londra, Parigi e Francoforte, mentre Amsterdam segna una leggera flessione dello 0,1%.
A Piazza Affari spicca Mps, ancora protagonista tra i titoli a maggiore capitalizzazione con un guadagno del 3,2%, che porta il titolo a 8,25 euro. Bene anche Mediobanca, che sale dell’1,1% a quota 21 euro. In calo Unicredit, che perde l’1%, mentre Generali lascia sul terreno lo 0,8%.
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Corre Mps e l’automotive
A Piazza Affari, occhi puntati su Mps, che corre con un rialzo del 4,3%, mentre proseguono gli acquisti sui titoli più esposti al tema delle tariffe, come Stellantis (+1,72%) che conferma l’ottimo momento dopo il balzo della giornata precedente. Bene anche Iveco (+1,63%), sostenuta dalle indiscrezioni su possibili offerte per la sua divisione Defence. La società, finora silente sul tema, potrebbe fornire chiarimenti giovedì in occasione della presentazione dei conti trimestrali.
Tra i titoli in calo, Buzzi lascia sul terreno l’1,9% e A2A lo 0,5%, entrambi in attesa dei risultati finanziari. Debole anche Finecobank (-0,52%), nonostante l’upgrade di JPMorgan, che ha alzato il target price a 20 euro per azione.
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Petrolio in calo
Sul fronte energetico, il petrolio registra una lieve flessione, appesantito dai timori di un possibile aumento delle scorte che potrebbe smorzare l’ottimismo per i progressi sul piano commerciale. Il WTI con consegna a giugno perde lo 0,23%, attestandosi a 61,81 dollari al barile, mentre il Brent con consegna a luglio cala dello 0,32% a 64,75 dollari. In discesa anche il gas naturale scambiato sulla piazza di Amsterdam, che cede l’1% a 35,02 euro per megawattora.
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Borse tranquille oggi
Dopo la brillante performance della vigilia, le Borse europee si muovono con cautela, mostrando variazioni contenute. Milano segna un lieve rialzo dello 0,1%, Parigi dello 0,12% e Francoforte dello 0,19%. Più sostenuta Madrid, che guadagna lo 0,28%, mentre Amsterdam si attesta a +0,1%. Londra, invece, registra una leggera flessione dello 0,11%, complice il dato sulla disoccupazione in aumento.
A sostenere il clima di fiducia resta la recente distensione tra Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale, anche se alcuni analisti sottolineano che i dazi imposti restano ancora su livelli elevati. I mercati attendono oggi i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, che potrebbero offrire un primo segnale concreto sull’impatto dei dazi sull’inflazione.
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Milano sulla parità
Avvio per poche frazioni positivo per la Borsa di Milano: in un clima incerto il primo indice Ftse Mib segna un aumento dello 0,01%, l'Ftse All share una crescita dello 0,03%.
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Occhi su Terna e Eni
Sul fronte bancario, il governo ha confermato le condizioni stabilite per l’offerta di Unicredit su Banco Bpm e si prepara ad avviare un confronto con l’amministratore delegato Andrea Orcel. Quest’ultimo ha espresso l’intenzione di chiedere chiarimenti in merito alla decisione dell’esecutivo, ritenendo che alcuni aspetti dell’operazione siano risultati poco chiari e non intenzionali.
Nel frattempo, Eni ha emesso un nuovo bond denominato in dollari e ha confermato, attraverso documenti pubblicati sul proprio sito, di aver continuato a fornire gas russo alla Turchia nel 2024. Nonostante le forniture dalla Russia verso l’Europa siano ufficialmente sospese, il gruppo energetico prosegue dunque i rapporti commerciali con Mosca attraverso altri canali.
C’è fermento anche sul piano delle infrastrutture energetiche: Terna ha firmato un memorandum d’intesa con la società greca Ipto per realizzare un nuovo elettrodotto tra Italia e Grecia. Il valore complessivo dell’accordo è di circa 1,9 miliardi di euro, e rappresenta un passo importante verso l’integrazione energetica tra i due Paesi.
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Una pausa dopo il rally di ieri?
Dopo una seduta largamente positiva, sostenuta dall’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, le Borse europee si prendono una pausa e si preparano a un avvio più prudente. I future sull’Euro Stoxx 50 risultano stabili, mentre quelli sul Ftse Mib di Milano segnano un calo dello 0,25%.
L’attenzione si sposta ora sui dati macroeconomici: in Europa riflettori puntati sull’indice Zew, che misura la fiducia nell’economia tedesca, mentre negli Stati Uniti l’attenzione sarà rivolta ai dati sui prezzi al consumo, utili per valutare i primi effetti dei dazi imposti dal presidente Donald Trump sull’inflazione.