La Borsa del 16 giugno, Milano chiude a +1,2% e spera nella guerra lampo

Il presidente iraniano non cerca di frenare l’escalation ed esorta la popolazione a mettere da parte le divergenze e a unirsi contro Israele. Rallenta il prezzo del petrolio

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 16 Giugno 2025 18:10

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Milano +1,2% con le banche

    Il conflitto tra Israele e Iran dovrebbe essere più breve del previsto e questo è apprezzato dalle Borse europee, che chiudono positive la seduta. Secondo il Wall Street Journal, infatti, l'Iran sarebbe pronto a riprendere i colloqui sui suoi programmi nucleari con gli Stati Uniti e avrebbe inviato segnali urgenti per indicare la volontà di una de-escalation, usando intermediari arabi per far arrivare messaggi sia a Washington che a Tel Aviv.

    Così il Ftse Mib di Milano chiude in rialzo dell'1,24% e si riavvicina alla soglia psicologia dei 40mila punti. Passando all'azionario, a Piazza Affari il comparto bancario è ancora una volta protagonista, con UniCredit che guida i rialzi a +3,4%. Ma gli acquisti premiano anche Popolare di Sondrio (+2,2%) nel giorno dell'avvio dell'offerta pubblica di scambio di Bper (+2,1%): alla chiusura lo sconto dell'operazione è superiore al 5% rispetto ai corsi di Borsa.

    Buona la performance di Mediobanca (+1,2%), all'indomani del rinvio dell'assemblea per discutere dell'operazione su Banca Generali, che fuori dal listino principale cede il 2,3%.

  2. Le Borse si riprendono

    Allungano il passo le Borse europee a metà seduta mentre resta alta l'attenzione sulle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e sui lavori del summit dei leader G7, presieduto dal Canada. Il Ftse Mib (+0,94%) torna ad avvicinarsi alla soglia dei 40mila punti (39.809), mentre sono in rialzo anche tutti gli altri principali indici: 0,81% il Cac di Parigi, +1,05% l'Ibex di Madrid, +0,48% il Ftse 100 di Londra, 0,39% il Dax.

    A Piazza Affari è tonico il comparto bancario. Si porta in cima al listino Unicredit (+1,8%), mentre gli acquisti premiano anche Popolare di Sondrio (+1,7%) nel giorno dell'avvio dell'offerta pubblica di scambio di Bper (+1,4%). Riacquista slancio dopo le battute iniziali Mediobanca (+1,17%), all'indomani del rinvio dell'assemblea per discutere dell'operazione su Banca Generali. Tra le blue chip si distingue Leonardo (+1,7%) che beneficia della firma della nuova joint venture con il gruppo Baykar Technologies per lo sviluppo dei sistemi a pilotaggio remoto: la jv paritetica si chiama Lba Systems e avrà sede in Italia.

  3. Kering vola dopo la nomina di Luca de Meo

    Alla Borsa di Parigi intanto vola il titolo di Kering (+9,4% a 186 euro ad azione) dopo l'annuncio dell'addio a Renault di Luca de Meo, che assumerà la direzione del gruppo del lusso. La decisione è motivata dalla volontà di intraprendere “nuove sfide al di fuori del settore automobilistico”, ma è un altro segnale di come il settore automotive sia in crisi. Nella multinazionale del lusso fanno capo marchi come Gucci, Saint Laurent e Balenciaga. Il patron di Kering, François-Henri Pinault, manterrà per sé la presidenza, mentre de Meo farà la guida operativa.

    Alla notizia dell'addio, Renault ha aperto stamattina in calo del -7,60% a 39,81 euro ad azione.

  4. Prezzo del petrolio in rallentamento ma non Eni

    Con i timori che il conflitto tra Israele e Iran possa estendersi e interrompere le esportazioni dalla regione, in particolare attraverso il vitale Stretto di Hormuz, il futures sul Brent si apprezza dello 0,88% a 74,88 dollari al barile, mentre quello sul Wti dell’1% a 72 dollari al barile.

    In questi giorni i prezzi del petrolio hanno avuto un rialzo molto forte, con il conflitto in Medio Oriente che non accenna a diminuire. Se in questi giorni hanno fatto fatica diversi titoli azionari italiani, a beneficiarne oggi sono i titoli oil come Eni, Saipem e Tenaris, tutti in rialzo sopra il punto percentuale.

  5. Spread a 96 punti

    Apertura in lieve calo per lo spread tra BTp e Bund. A inizio giornata il differenziale di rendimento è sceso di due punti, dai 98 punti base del closing di venerdì a 96 punti. Il rendimento del BTp risulta invece in lieve rialzo, dal 3,52% della vigilia al 3,53 per cento

  6. In calo le utilities

    Sul fronte dei ribassi, in calo Hera (-1,16% a 4,27 euro) e A2A (-1,02% a 2,337 euro). Perdono terreno anche Inwit (-0,79% a 10,06 euro), Terna (-0,69% a 8,88 euro) e Diasorin, che arretra dello 0,62% a 92,74 euro.

    Nome Valore Var %
    Hera 4,27 -1,16
    A2a 2,337 -1,02
    Inwit 10,06 -0,79
    Terna 8,88 -0,69
    Diasorin 92,74 -0,62
    Enel 7,94 -0,53
    Italgas 6,93 -0,50
    Recordati Ord 54,10 -0,46
    Snam 5,234 -0,42
    Amplifon 20,57 -0,39
  7. Positive banche e Leonardo

    Tra i titoli più tonici di Piazza Affari spicca Saipem, in rialzo dell'1,67% a 2,381 euro. Bene anche Banca Monte Paschi di Siena, che guadagna l'1,48% portandosi a 7,114 euro, mentre Leonardo avanza dell'1,40% a quota 49,29 euro. Positivi anche Banca Popolare di Sondrio, che segna +1,21% a 11,69 euro, e Unicredit, che sale dell'1,21% a 56,83 euro.

    Nome Valore Var %
    Saipem 2,381 +1,67
    Banca Monte Paschi Siena 7,114 +1,48
    Leonardo 49,29 +1,40
    Bca Pop Sondrio 11,69 +1,21
    Unicredit 56,83 +1,21
    Buzzi 44,56 +1,18
    Banco Bpm 10,03 +1,15
    Eni 14,16 +1,13
    Prysmian 56,40 +1,08
    Tenaris 15,71 +1,03
  8. Mercati positivi in apertura

    Le principali Borse europee aprono la seduta odierna con variazioni contenute. Francoforte mostra un moderato rialzo dello 0,31%, mentre Londra segna un incremento dello 0,18% nelle prime battute. Parigi resta sostanzialmente invariata, con un progresso dello 0,00%, confermando l'andamento piatto. Anche Piazza Affari si muove in territorio positivo, registrando un aumento dello 0,30%.

  9. Occhi su banche e chip

    Sul listino milanese attenzione a Mediobanca dopo che il cda ha deciso di rinviare al 25 settembre l'assemblea degli azionisti, inizialmente convocata per oggi, 16 giugno, per l'approvazione dell'offerta pubblica volontaria di scambio su Banca Generali. Sempre in tema risiko, inizia l’ops promossa da Bper Banca sulla Banca Popolare di Sondrio, termina l'11 luglio.

    Da monitorare anche Stm perché Taiwan ha pubblicato la sua lista aggiornata sul controllo dell'export tecnologico a partire dai microchip, includendo colossi cinesi quali Huawei. Ora, per fare affari con quest’ultima o le loro filiali estere, le aziende dovranno ottenere l'approvazione del governo centrale di Taipei.

    Infine, Interpump ha annunciato l'acquisizione del 65% di Padoan, società valutata 16 milioni di euro. L'operazione sarà effettiva dal 1° luglio.

  10. I venti di guerra frenano le Borse

    Il conflitto Iran-Israele non accenna a diminuire e le Borse europee sono attese poco mosse (-0,08% il futures sull’Eurostoxx50). Anzi, il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha esortato la popolazione a mettere da parte le divergenze e a unirsi contro Israele.

    Tutto questo mentre i leader del G7 si incontrano in Canada in questi giorni, con i dazi del presidente americano, Donald Trump, che già mettono a dura prova l’economia globale.