Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.
La Borsa del 19 giugno, Milano giù a -1,2% mentre crescono le tensioni geopolitiche
Gli Stati Uniti si preparano ad attaccare l’Iran nel fine settimana, ma anche di voler aspettare per vedere se Teheran decide di rinunciare al suo programma nucleare
-
L'Iran minaccia lo stretto di Hormuz e Milano affonda
Sempre più alta la tensione in Medio Oriente e sempre più giù le Borse europee. L'Iran minaccia la chiusura dello stretto di Hormuz, da cui transita ogni giorno circa il 20% del greggio mondiale e con le indiscrezioni di un apparato Usa pronto a un possibile coinvolgimento diretto nel conflitto tra Israele e Teheran.
E con Wall Street chiusa per festività (e i future in calo), l'Europa chiude in rosso: il Ftse Mib di Milano che chiude sui minimi e perde l'1,2%, sotto quota 39mila punti (38.942) ai livelli del 7 maggio. Sull'azionario, a perdere terreno in tutta Europa c'è il settore del lusso, che può risentire dell'aumento delle tensioni e del calo del turismo: a Milano male Moncler (-3,5%) e Cucinelli (-2,19%). Si salvano solo i titoli energetici: in testa al listino le utility con Italgas e Terna (+0,6%), Eni guadagna lo 0,58%, vendite generalizzate sul resto del listino con le banche pesanti.
-
Ftse Mib in calo con Brunello Cucinelli e Nexi
Non scemano le vendite sulle borse europee. Francoforte arretra dello 0,31%, Parigi dello 0,68%, Londra dello 0,27% e Milano dello 0,50% a quota 39.222 punti alle 13 con Brunello Cucinelli e Nexi che perdono oltre il 2%, subito dietro Amplifon, Mps, Banco Bpm, Hera e Tim.
Restano in tensione i rendimenti dei titoli di Stato con quello del Treasury Usa 10 anni (Wall Street è chiusa per festività) al 4,38% e quello del Btp 10 anni al 3,51%.
Dopo il nulla di fatto della Fed, gli esperti guardano alla Bce. "Se decidesse di intervenire sui tassi nei prossimi sei mesi, molto probabilmente lo farebbe con un taglio", ha detto il banchiere centrale francese e consigliere di Francoforte, François Villeroy de Galhau. La Bce ha indicato una pausa nell'allentamento della politica monetaria questo mese, nonostante le proiezioni mostrino una crescita dei prezzi temporaneamente al di sotto dell'obiettivo del 2% a causa del rafforzamento dell'euro.
-
Petrolio in salita
Il prezzo del petrolio è fluttuante con i mercati in attesa di capire le prossime mosse del presidente Usa Donald Trump nel conflitto tra Israele e Iran. Torna a salire il greggio con la crisi in Medio Oriente ancora in primo piano: il Wti scambia a 74,31 dollari al barile (+1,1%) e il Brent a 77,41 dollari (+0,93%). I prezzi del greggio questa settimana si sono mossi in un range di circa 8 dollari, con la volatilità in aumento.
-
Europa in rosso su crisi in Medio Oriente
Doveva essere una guerra lampo, e invece anche gli Stati Uniti potrebbero mettersi in mezzo al conflitto Iran-Israele. E così le Borse continuano a soffrire, con Milano che cede lo 0,64%, in calo anche il Cac di Parigi (-0,71%), il Dax di Francoforte (-0,67%), l'Aex di Amsterdam (-0,47%), l'Ibex di Madrid (-0,52%) e il Ftse 100 di Londra (-0,43%).
Sul fronte di politica monetaria, nonostante le pressioni del tycoon, ieri la Fed ha lasciato invariato il costo del denaro, come previsto, e lo stesso dovrebbe fare oggi la BoE. I banchieri americani hanno poi confermato la previsione di un taglio di 50 punti base nel 2025. I mercati valutano anche le nuove stime della Fed che ieri ha rivisto al rialzo le previsioni sull'inflazione, mentre quelle sul Pil sono state modificate al ribasso. L'incertezza geopolitica contagia anche l'Asia, con il Nikkei che chiude in calo di un punto percentuale.
-
Mark Walter acquista i LA Lakers per 10 miliardi di dollari
I Los Angeles Lakers, leggendaria franchigia della National basketball association (Nba), sarà venduta a un valore record di 10 miliardi di dollari, secondo informazioni raccolte dai media americani, in primis Espn ripreso anche dal Wall Street Journal. La famiglia Buss ha accettato di vendere la sua quota di maggioranza al Mark Walter, azionista di minoranza dal 2021 e proprietario dei Los Angeles Dodgers - baseball - e ad della banca d’affari Guggenheim partners con sede a Chicago e New York.
-
Giù Nexi e Cucinelli
Deboli, invece, Nexi (-2,38%) e Brunello Cucinelli (-2,05%), tra i peggiori del listino. Vendite anche su Moncler (-1,96%), Amplifon (-1,53%), Recordati (-1,31%) e Pirelli (-1,29%).
Nome Valore Variazione % Nexi 4,839 -2,38% Brunello Cucinelli 100,55 -2,05% Moncler 49,47 -1,96% Amplifon 20,56 -1,53% Recordati Ord 52,80 -1,31% Pirelli & C 5,986 -1,29% Azimut 25,65 -1,27% Banca Mediolanum 13,96 -1,20% Stmicroelectronics 25,07 -1,20% Bca Pop Sondrio 11,59 -1,19% -
Bene Tenaris ed Eni
-
Borse europee in calo all'avvio
Partenza debole per i principali listini europei. Francoforte apre in calo dello 0,60%, mentre Parigi segna un -0,66%. In flessione anche Milano (-0,40%) e Londra (-0,35%).
-
Usa vicina ad attaccare l’Iran
Altro calo per le Borse europee (-0,53% il futures sull’Eurostoxx50) in avvio di seduta, senza che ci sia Wall Street a supportare l’Europa in qualche modo essendo chiusa per festività.
Donald Trump avrebbe confidato ai suoi consiglieri di aver approvato i piani di attacco all'Iran e si starebbe preparando alla possibilità di un attacco già da questo fine settimana.
Un attacco diretto degli Stati Uniti contro l’Iran potrebbe segnare una grave escalation nel conflitto con Teheran che ha avvertito di gravi conseguenze nel caso ciò accadesse.