La Borsa del 2 giugno, Milano apre giugno in negativo con Iveco e Campari

Nonostante il 2 giugno, Piazza Affari é regolarmente aperta con i soliti orari di contrattazione. Le tensioni internazionali frenano i mercati. Occhio a banche e Tim

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 2 Giugno 2025 17:54

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Giugno si apre nel segno dell'incertezza per le Borse europee. I listini continentali hanno registrato movimenti contenuti mentre l'attenzione degli investitori si è concentrata sulle nuove incertezze legate ai dazi, dopo che il presidente americano Donald Trump ha annunciato di voler raddoppiare quelli su acciaio e alluminio a partire dal 4 giugno, e sui colloqui tra Russia e Ucraina con l'obiettivo di trovare un accordo su un cessate il fuoco.

    A Piazza Affari il Ftse Mib ha terminato la giornata in calo dello 0,26%, ingessato anche dal clima festivo dovuto alla Festa della Repubblica. Tra i principali titoli milanesi, Tenaris è balzata del 4,98% mentre gli analisti hanno provato a stimare l'impatto di dazi che potrebbero si' comportare un aumento dei costi ma anche favorire il gruppo negli Usa nei confronti ad esempio dei competitor coreani. Il rialzo del prezzo del petrolio sostiene Saipem (+2,29%) ed Eni (+1,53%). Bene anche Italgas (+2,87%), mentre Stellantis (-4,6%) ha perso quota insieme a tutto un settore auto che teme le conseguenze negative della guerra commerciale. In rosso anche Iveco (-3,9%) e Campari (-2,58%).

  2. Europa debole a metà seduta

    Dopo un mese di maggio positivo, che ha visto gran parte degli indici europei toccare nuovi massimi annuali, le Borse del Vecchio Continente avviano giugno all’insegna dell’incertezza. Le principali piazze finanziarie si muovono in territorio negativo e con elevata volatilità. Milano cede lo 0,39%, con i titoli automotive e del lusso che risentono delle dichiarazioni di Trump.

    Stellantis lascia sul terreno il 3,75%, appesantita anche dal calo delle immatricolazioni in Francia a maggio. Nel comparto moda, Brunello Cucinelli perde oltre il 2%, mentre StMicroelectronics (-2,7%) e Campari (-2,6%) registrano flessioni marcate. La peggiore del Ftse Mib è Iveco Group, in calo di oltre il 4%, nonostante le indiscrezioni su quattro offerte non vincolanti per la sua divisione Difesa.

    In controtendenza Tenaris, che guadagna il 3,2% nonostante la minaccia di dazi, grazie anche al rialzo del petrolio. Bene anche Eni (+0,8%), spinta dalla decisa risalita del greggio: il WTI avanza del 3,6% a 62,97 dollari al barile, mentre il Brent guadagna il 2% a 64,84 dollari.

  3. Spread a 101 punti

    Partenza in salita per i titoli di Stato italiani, con rendimenti e spread in aumento. Sul mercato secondario, il rendimento del BTp decennale di riferimento risale al 3,54%, dopo aver chiuso la scorsa settimana sui minimi da febbraio al 3,48%. Il differenziale con il Bund tedesco di pari durata si amplia, superando la soglia dei 100 punti base: nei primi scambi lo spread si attesta infatti a 101 punti, in crescita rispetto ai 98 registrati nel closing di venerdì. La scorsa settimana il differenziale aveva toccato un minimo in chiusura di 97 punti, livello che non si vedeva da luglio 2021.

  4. Male per Stellantis e Iveco

    In netto calo Stellantis, che cede il 3,26% scendendo a 8,673 euro, seguita da Iveco Group (-3,22% a 16,985 euro). In flessione anche Moncler (-1,78%), STMicroelectronics (-1,70%) e Amplifon (-1,68%).

    Nome Valore Var %
    Stellantis 8,673 -3,26%
    Iveco Group 16,985 -3,22%
    Moncler 54,08 -1,78%
    Stmicroelectronics 21,73 -1,70%
    Amplifon 19,89 -1,68%
    Brunello Cucinelli 106,70 -1,61%
    Campari 5,666 -1,36%
    Interpump Group 33,90 -1,28%
    Prysmian 55,96 -1,13%
    Nexi 5,244 -0,98%
  5. Leonardo e Tenaris guidano i rialzi

    Mattinata positiva per Leonardo, che svetta tra i titoli migliori con un progresso del 2,95% a 55,82 euro. Bene anche Tenaris (+2,37% a 15,12 euro), Banca Popolare di Sondrio (+0,80% a 11,975 euro), Terna (+0,74% a 9,024 euro) ed Hera (+0,73% a 4,404 euro).

    Nome Valore Var %
    Leonardo 55,82 +2,95%
    Tenaris 15,12 +2,37%
    Bca Pop Sondrio 11,975 +0,80%
    Terna 9,024 +0,74%
    Hera 4,404 +0,73%
    Eni 13,066 +0,72%
    Snam 5,298 +0,61%
    A2a 2,296 +0,53%
    Unicredit 56,81 +0,44%
    Poste Italiane 19,185 +0,39%
  6. Borse europee in calo all’avvio di seduta

    Partenza debole per i principali listini europei nella mattinata del 2 giugno. A Londra l’indice FTSE 100 apre con un lieve calo dello 0,04%. Più marcato il ribasso a Francoforte, dove il DAX cede lo 0,55%, seguito da Parigi in flessione dello 0,48%. Milano segna un avvio in leggero calo, con il FTSE MIB in discesa dello 0,33%.

     

  7. Occhi sulle acquisizioni

    Guardando a Piazza Affari, tra i titoli da tenere d’occhio oggi c’è Mps, che sta valutando la possibilità di abbassare la soglia minima di acquisizione richiesta nella sua offerta per Mediobanca al 51% dal 66,7%.

    Attenzione anche alle possibili nozze tra l'azienda francese Iliad e Tim, in un'ottica di consolidamento del settore italiano delle telecomunicazioni, che potrebbero creare un gruppo del valore di 25 miliardi di euro e con una quota di mercato del 37,5% nel settore della telefonia mobile.

    Parlando di acquisizioni, sono quattro le offerte che Goldman Sachs ha ricevuto per l'acquisto della divisione Iveco Defence Vehicles: la cordata Leonardo-Rheinmetall, il consorzio franco-tedesco Knds, la spagnola Indra e il gruppo Ceco Cgs. Le offerte si aggirerebbero tra 1,5 e 2 miliardi di euro.

  8. Piazza Affari prevista in negativo

    Nonostante la giornata di festa, Pizza Affari é regolarmente aperta, come anche tutte le Borse europee ed internazionali. Mercati che però si prospetta apriranno in territorio negativo, visto che le tensioni tra Usa e Cina non accennano a diminuire. I futures dell’Eurostoxx50 sono infatti a -0,45%.

    Ma il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha assicurato che Trump e il presidente cinese, Xi Jinping, parleranno presto per risolvere le questioni commerciali, tra cui la disputa sui minerali critici.