La Borsa del 22 aprile, Europa in recupero nel finale con Wall Street, Milano a -0,1%

Pesano gli attacchi sempre più forti di Donald Trump al presidente della Fed, Jerome Powell, per il mancato taglio dei tassi. In arrivo una raffica di trimestrali

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 22 Aprile 2025 18:13

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Inwit, Tim e Generali in evidenza. Prysmian soffre

    Tra i titoli principali a Milano, brillano Tim (+2,29%) e Inwit (+2,19%), sostenute dalla conferma dei vertici aziendali e dall’avvio di un buyback da 400 milioni di euro. Bene anche Generali (+1,3%) in attesa dell’assemblea del 24 aprile sul rinnovo del consiglio di amministrazione. In territorio positivo anche il comparto utility, mentre le banche chiudono contrastate, complici le incognite legate al risiko del settore.

    In coda al listino Prysmian (-3,31%), zavorrata dallo stacco del dividendo di 0,8 euro per azione e dal taglio del target price deciso da alcuni analisti.

  2. Milano chiude debole: pesa il “dividend day”

    Le Borse europee recuperano terreno nel finale della prima seduta dopo la pausa pasquale, sostenute dal rimbalzo di Wall Street, che torna a salire con decisione dopo i cali della vigilia. A sostenere l’ottimismo oltreoceano contribuiscono le attese per i conti di Tesla, attesi in serata dopo la chiusura dei mercati.

    A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,09%, condizionato dal “dividend day”, che ha visto sette società del listino staccare la cedola per un valore complessivo di 7,3 miliardi di euro, con un impatto tecnico stimato in -0,85% sull’indice. In particolare, Unicredit ha distribuito dividendi per 3,7 miliardi, oltre la metà del totale, seguita da Stellantis (1,96 miliardi), Mediolanum, Ferrari, Prysmian, Iveco e Campari.

  3. Inwit e Generali in evidenza, crolla Prysmian

    Sul listino milanese, Inwit guadagna l’1,5% dopo la riconferma di Diego Galli come direttore generale e l’avvio del buyback da 300 milioni di euro. Bene anche Generali (+1,9%), in vista dell’assemblea del 24 aprile per il rinnovo del Consiglio di amministrazione.

    Torna il focus sul risiko bancario, con Unicredit (-0,8%) sotto osservazione dopo il via libera condizionato del Consiglio dei Ministri all’OPS su Banco Bpm (-1,4%). In una nota, l’istituto di Piazza Gae Aulenti ha fatto sapere che le condizioni imposte dal governo "potrebbero danneggiare la sana gestione" della banca.

    Maglia nera del listino Prysmian (-4%), penalizzata dallo stacco dividendo di 0,8 euro per azione e dal taglio del target price da parte di Intermonte del 5%, a 60 euro.

  4. Milano in rosso

    Le principali Borse europee proseguono in calo nella seduta post-pasquale, con l’attenzione dei mercati ancora rivolta alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. A pesare sul sentiment anche il continuo conflitto istituzionale tra il presidente americano Donald Trump e il presidente della Fed Jerome Powell, che solleva timori sull’indipendenza della banca centrale statunitense.

    A Milano, il Ftse Mib perde lo 0,9%, ma il ribasso è in larga parte tecnico, dovuto allo stacco di dividendi per un valore complessivo di 7,5 miliardi di euro, che incide da solo per -0,85% sull’indice.

  5. Milano in calo per i dividendi

    Le principali Borse europee aprono la settimana in ribasso, alla prima seduta dopo la pausa pasquale. A Milano il Ftse Mib perde lo 0,96%, risentendo in gran parte di un calo tecnico legato allo stacco cedole per un ammontare complessivo di 7,5 miliardi di euro. Il solo effetto cedola pesa infatti per circa lo 0,85% sull’indice. Tra le società coinvolte nel maxi-dividendo figurano Banca Mediolanum, Campari, Ferrari, Iveco, Prysmian, Stellantis e Unicredit, oltre a Maire Tecnimont e Piaggio tra le mid cap. Andamento negativo anche per le altre piazze del Vecchio Continente: Parigi arretra dello 0,6%, Francoforte e Amsterdam dello 0,5%, Madrid dello 0,1%.

    Sui mercati internazionali resta alta la tensione per l’escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. A preoccupare gli investitori è anche il duro confronto tra il presidente americano Donald Trump e il numero uno della Fed Jerome Powell, che secondo il tycoon sarebbe “un perdente”, colpevole di non aver ancora tagliato i tassi.

    Nel frattempo, entra nel vivo la stagione delle trimestrali, con attesa per i risultati del primo trimestre di Tesla, che da inizio anno ha perso oltre il 40%.

  6. Prysmian maglia nera

    Sul fronte opposto, Prysmian è il titolo peggiore della giornata con un calo del 3,08% a 42,75 euro. In forte ribasso anche Interpump Group (-1,99%), Banco Bpm (-1,88%), Buzzi (-1,87%) e Finecobank (-1,78%).

    Nome Valore Var %
    Prysmian 42,75 -3,08%
    Interpump Group 27,52 -1,99%
    Banco BPM 9,102 -1,88%
    Buzzi 43,14 -1,87%
    Finecobank 16,785 -1,78%
    Banca Mediolanum 12,41 -1,74%
    Amplifon 15,985 -1,39%
    Azimut 21,94 -1,30%
    Iveco Group 12,96 -1,29%
    Diasorin 96,74 -1,21%
  7. Hera guida i rialzi

    Seduta debole per il Ftse Mib, ma non mancano alcuni spunti positivi tra i titoli. In testa ai rialzi si posiziona Hera, in progresso dello 0,75% a 4,042 euro. Bene anche Inwit (+0,60% a 10,12 euro), seguita da Nexi (+0,46%), Campari (+0,40%) e Poste Italiane (+0,35%).

    Nome Valore Var %
    Hera 4,042 +0,75%
    Inwit 10,12 +0,60%
    Nexi 4,972 +0,46%
    Campari 5,58 +0,40%
    Poste Italiane 16,995 +0,35%
    Italgas 6,96 +0,29%
    Snam 4,894 +0,29%
    Intesa Sanpaolo 4,368 +0,22%
    Terna 8,452 +0,21%
    Unipol 14,505 +0,10%
  8. Unicredit: "da prescrizioni golden power possibile danno a sana gestione"

    UniCredit esprime preoccupazione per le prescrizioni imposte dal governo italiano nell’ambito del procedimento Golden Power, sottolineando che tali condizioni "potrebbero danneggiare la sua piena libertà e capacità di adottare decisioni conformi ai principi di sana e prudente gestione in futuro, e persino portare a risultati non voluti (ad esempio l'imposizione di sanzioni a UniCredit a causa della presunta mancata osservanza di una qualsiasi delle prescrizioni)".

    Lo si legge in una nota diffusa dalla banca, dopo aver ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il decreto con cui vengono definite le condizioni per proseguire l’offerta su Banco Bpm.

    Le prescrizioni riguardano, in particolare:

    • i criteri di gestione delle future attività creditizie e della liquidità dell’entità combinata;
    • le modalità di cessione delle partecipazioni e la gestione degli asset affidati ad Anima,
    • e infine le operazioni di UniCredit in Russia.
  9. Milano in rosso

    Partenza incerta per i principali listini europei in avvio di settimana. Milano segna il calo più marcato, con il Ftse Mib in ribasso dello 0,69%. Segue Francoforte con un -0,26%, mentre Parigi si muove appena sotto la parità (-0,02%). Praticamente invariata Londra, che registra un lievissimo calo dello 0,01%. Il clima resta cauto dopo le forti vendite a Wall Street e le tensioni tra la Casa Bianca e la Fed.

  10. Occhi su Generali e UniCredit

    Sull'azionario a Piazza Affari, osservata speciale Unicredit, dopo che il Consiglio dei ministri italiano ha dato il via libera con prescrizioni all'offerta pubblica di scambio da parte della banca guidata da Andrea Orcel su Banco Bpm.

    Occhi anche su Generali in vista dell'assemblea del 24 aprile per il rinnovo del Cda.

  11. Europa in calo

    Le Borse europee sono attese in ribasso all’apertura, con il future sull’Eurostoxx50 in calo dello 0,60%, sulla scia del sell-off registrato a Wall Street.

    I mercati americani hanno chiuso la seduta di lunedì con perdite intorno al 2,5%, penalizzati dalle rinnovate critiche del presidente Donald Trump nei confronti del numero uno della Fed, Jerome Powell, accusato di non aver tagliato i tassi d’interesse.