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La Borsa del 27 febbraio, Europa debole dopo le parole di Trump, Milano chiude a -1,5%
L'attenzione resta sui titoli tecnologici, sostenuti dal balzo di Nvidia a Wall Street che ha trainato il Nasdaq dopo risultati trimestrali superiori alle attese
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Dazi e Nvidia, cosa è successo oggi in America
Ad aumentare la volatilità sono state le dichiarazioni contraddittorie dello stesso Trump sulle tempistiche dei dazi. Secondo l’ultimo annuncio sul suo social Truth, il presidente ha confermato che le tariffe del 20% su Messico e Canada entreranno in vigore il 4 marzo, insieme a un ulteriore 10% sulle importazioni dalla Cina, mentre i dazi reciproci con l’Europa scatteranno il 2 aprile.
Negli Stati Uniti, Wall Street ha aperto in positivo grazie ai conti di Nvidia, ma il titolo è poi sceso del 3,4% a causa delle prospettive di margini più contenuti e dei timori legati alla concorrenza cinese nell’intelligenza artificiale.
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Giornata difficile per le piazze europee
I nuovi dazi annunciati da Donald Trump hanno smorzato l’entusiasmo dei mercati, spingendo le Borse europee in territorio negativo e allontanandole dai recenti massimi. Piazza Affari accusa il calo più marcato, con il Ftse Mib che perde l’1,53% e scende sotto quota 39mila punti, chiudendo a 38.622,84.
A Piazza Affari, il titolo più penalizzato è Stellantis (-5,21%), mentre il comparto industriale subisce forti vendite. Tra i titoli peggiori troviamo Prysmian (-12,18%), penalizzata da previsioni deboli per il 2025, e Ferrari (-7,91%), scesa a 444,9 euro per azione dopo la cessione del 4% del capitale da parte di Exor (-1,06% ad Amsterdam) tramite un accelerated bookbuilding (ABB).
Sul fronte opposto, in evidenza Pirelli (+4,64%), grazie a risultati sopra le attese, e Leonardo (+3,97%), che beneficia dell’avvio di interlocuzioni con il fondo sovrano saudita (PIF) per una possibile partnership nel settore aerostrutture.
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Milano in difficoltà a -1,1%
Le borse europee proseguono in calo a metà seduta, appesantite dai timori sui nuovi dazi annunciati dal presidente statunitense Donald Trump contro l’Europa. Milano guida le perdite con un ribasso dell'1,11%, scendendo sotto la soglia dei 39mila punti dopo i massimi raggiunti nei giorni scorsi. Anche Parigi (-0,29%), Francoforte (-0,6%) e Madrid (-0,32%) viaggiano in territorio negativo.
A Piazza Affari, Pirelli continua a guadagnare terreno (+4,47%) dopo i risultati del 2024, mentre Leonardo avanza del 3,9% sulla scia delle trattative con il fondo pubblico d’investimento saudita per la divisione aerostrutture. In calo Prysmian (-6,8%) penalizzata da guidance poco convincenti per il 2025 e Ferrari (-8,4%) dopo la vendita del 4% da parte di Exor (-1,55% ad Amsterdam) tramite un accelerated bookbuilding (ABB).
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Exor annuncia la vendita di Ferrari, tonfo in Borsa
Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha annunciato la cessione del 4% delle sue azioni Ferrari per un valore di circa 3 miliardi di euro. Di questa somma, un miliardo sarà destinato a un programma di buyback, mentre i restanti 2 miliardi serviranno per diversificare il portafoglio con una nuova acquisizione, i cui dettagli non sono ancora noti.
Attualmente, Exor detiene il 24,84% del capitale di Ferrari, quota che dopo la vendita scenderà al 20,8%. Nonostante la riduzione della partecipazione, la holding rimarrà l'azionista di riferimento del Cavallino Rampante.
A seguito della notizi, le azioni Ferrari sono in caduta libera nella mattinata di oggi. Quando sono passate le ore 10, perdono il 7,50% e scendono a 447,30 euro, ai minimi dal 10 febbraio scorso. Da inizio anno il bilancio rimane positivo di oltre il 9%.
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Europa in rosso sui timori dazi, Milano sotto i 39mila punti
A mezz'ora dall'apertura dei mercati, i cali stanno diventando più marcati: Milano segna la peggiore performance lasciando sul terreno l'1,33%, tornando sotto la soglia dei 39mila punti che aveva toccato ieri. Segno meno anche per Parigi (-0,58%), Francoforte (-0,9%) e Madrid (-1%). A pesare sui listini i timori derivanti dalla politica commerciale americana con l'annuncio del presidente Donald Trump di nuovi dazi del 25% per l'Europa.
A livello settoriale, l'attenzione resta sui titoli tecnologici, sostenuti dal balzo di Nvidia (+3,7%) a Wall Street, che ha trainato il Nasdaq (+0,26%) dopo risultati trimestrali superiori alle attese (utile in crescita dell'80%). Sul fronte macroeconomico, oggi sono attesi il Pil Usa del quarto trimestre (seconda lettura) e i dati sugli ordini di beni durevoli. Domani gli investitori seguiranno con attenzione il deflatore Pce statunitense, indicatore d’inflazione di riferimento per la Fed, che dovrebbe mostrare un rallentamento rispetto all'aumento dei prezzi al consumo registrato la scorsa settimana.
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Spread a 106 punti
Lo spread tra BTp e Bund apre in lieve rialzo, attestandosi a 106 punti base rispetto ai 105 della chiusura precedente. Il rendimento del BTp decennale benchmark rimane stabile al 3,49%, in linea con il livello registrato ieri.
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Crollano Prysmian e Ferrari, si salva Pirelli
Sul Ftse Mib, Pirelli & C guida i rialzi della giornata con un progresso del 2,41%, portandosi a 5,96 euro. Segue Leonardo, che avanza dell'1,55% a quota 38,09 euro. Bene anche Azimut, in crescita dello 0,97% a 26,09 euro, mentre Iveco Group registra un aumento dello 0,88% raggiungendo i 15,40 euro. Chiude la lista dei principali titoli in rialzo Tenaris, che segna un incremento dello 0,67% a 17,905 euro.
Riguardo i cali, Prysmian registra la flessione più marcata della giornata, cedendo il 7,35% a 60,26 euro. Anche Ferrari chiude in netto calo, perdendo il 6,79% e attestandosi a 450,30 euro. Tra i ribassi figurano anche Stellantis, in discesa dell'1,98% a 12,688 euro, e Nexi, che arretra dell'1,88% a 4,598 euro. In calo anche StMicroelectronics, che perde l'1,79% e scivola a 24,715 euro.
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Borse in forte calo
Le borse europee avviano la seduta in territorio negativo. Parigi registra un calo dello 0,49%, mentre Francoforte arretra dello 0,99%. Milano segna un ribasso dello 0,5%, mantenendo un andamento laterale (-0,46%), mentre Madrid cede lo 0,74%.
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I titoli sotto osservazione
A Piazza Affari, focus su Eni, Prysmian, Pirelli e Mfe dopo la pubblicazione dei conti trimestrali, mentre Ferrari è sotto i riflettori dopo la decisione di Exor di vendere il 4% della casa di Maranello.
Anche Stellantis ha pubblicato i conti 2024, ma il titolo risente della revisione al ribasso del target price da parte di Berenberg, sceso da 14 a 13,5 euro. Intanto, StM potrebbe subire pressioni a causa dell’outlook incerto di Nvidia, gigante statunitense dell’intelligenza artificiale.
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Ci si aspetta un’apertura complessa per le borse
Le borse europee si avviano a un'apertura contrastata, con i future sull'Euro Stoxx in calo dello 0,7%. Parigi si mantiene appena sotto la parità (-0,08%), mentre Francoforte arretra dello 0,3%. In controtendenza Milano e Londra, con i future in lieve rialzo dello 0,11% e dello 0,14%.
Sui mercati europei riaffiorano le preoccupazioni per le politiche commerciali dopo l'annuncio del presidente statunitense Donald Trump di voler imporre dazi del 25% sulle importazioni dall'Ue. Secondo il presidente, le misure dovrebbero entrare in vigore a breve, evidenziando un deficit commerciale con l'Europa di 300 miliardi di dollari.