La Borsa del 28 febbraio, i dazi frenano l’Europa, Milano chiude vicino alla parità

Donald Trump ha annunciato che dal 4 marzo Canada e Messico dovranno fare i conti con dazi del 25%, mentre alla Cina verrà inflitta un'ulteriore sovrattassa del 10%

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 28 Febbraio 2025 18:02

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Milano vicina alla parità, pesano i cali di StM e Saipem

    Le tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa continuano a pesare sui mercati finanziari, con i listini europei che chiudono l’ultima seduta della settimana in calo, pur recuperando dai minimi toccati nel corso della giornata. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia la giornata in leggero rialzo dello 0,08%, restando però sotto la soglia dei 39mila punti, livello raggiunto due giorni fa. Andamento simile per Parigi, che chiude a +0,11%, mentre Londra e Madrid registrano progressi più marcati (+0,6%). Francoforte, invece, è l'unica piazza negativa con una flessione dello 0,25%.

    Tornando a Piazza Affari, Nexi guida i rialzi con un balzo del 9%, sostenuta dai risultati finanziari del 2024 che segnano il ritorno all’utile e l’annuncio della distribuzione del dividendo. Bene anche Hera (+1,7%), favorita dall'acquisizione di Ambiente Energia, mentre Stellantis recupera terreno (+0,7%) dopo le perdite della vigilia. Banco Bpm, invece, chiude poco mossa (+0,38%), con l’assemblea dei soci che ha approvato a larghissima maggioranza il rilancio dell'Opa su Anima (+0,7%) e la delega al cda per poter eventualmente rinunciare ad alcune condizioni di efficacia dell'operazione.

    Sul fronte opposto, StMicroelectronics cede l’1,8%, penalizzata dalla debolezza generalizzata del settore tecnologico e dai timori sulla sostenibilità del comparto legato all’intelligenza artificiale. Male anche Saipem (-2%) ed Eni (-1,56%), quest’ultima appesantita dal calo del prezzo del petrolio, nonostante il giudizio positivo degli analisti sui conti e sul piano strategico presentato ieri.

  2. Vendite su Saipem e banche

    Nel primo pomeriggio, il Ftse Mib cambia direzione e si porta in territorio negativo, segnando un calo dello 0,19% a 38.548 punti alle 14:05. A pesare sull’andamento del listino milanese sono soprattutto le vendite su Saipem, Pirelli, Banca Popolare di Sondrio e Mps.

    Lo spread tra BTp e Bund si mantiene stabile a 107,9 punti base, mentre restano al centro dell’attenzione le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, secondo cui i Paesi dell’Unione Europea possono adottare misure individuali per rispondere alla politica dei dazi decisa dagli Stati Uniti, senza dover necessariamente attendere una reazione unitaria da parte di Bruxelles.

    Sul fronte internazionale, le tensioni commerciali restano elevate dopo che il presidente statunitense, Donald Trump, ha confermato l’intenzione di applicare tariffe del 25% sulle importazioni di automobili e altri prodotti provenienti dall’Unione Europea.

  3. Borse appesantite dal timore dazi

    Le borse europee aprono in calo, appesantite dalle minacce di nuovi dazi annunciate da Donald Trump e dalla debolezza di Wall Street nella seduta precedente. Il Ftse Mib segna un ribasso dello 0,63%, mentre il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi cedono entrambi lo 0,7%. Maggiore la flessione dell’Aex di Amsterdam, che arretra dell’1,07%. L’unica eccezione tra i principali listini è l’Ibex di Madrid, che avanza dello 0,1%.

    I mercati restano in allerta per il rischio che l’escalation della guerra commerciale, con le nuove tariffe su Canada, Messico e Cina in arrivo la prossima settimana e i dazi reciproci attesi per il 4 aprile, possa complicare le strategie della Federal Reserve nella lotta all’inflazione, ritardando eventuali interventi sui tassi d’interesse. In questo contesto, gli investitori attendono con attenzione la pubblicazione del dato Pce di gennaio, indicatore chiave per le decisioni della banca centrale statunitense. Trump continua a catalizzare l’attenzione anche sul fronte geopolitico: oggi potrebbe essere il giorno decisivo per l’accordo sulle terre rare dell’Ucraina, risorsa strategica con forti implicazioni economiche e industriali a livello globale.

  4. Spread a 108 punti

    Lo spread tra BTp e Bund apre in rialzo, attestandosi a 108 punti base nei primi scambi, rispetto ai 107 punti della chiusura precedente. Nonostante l’allargamento del differenziale, il rendimento del BTp decennale di riferimento registra un lieve calo, scendendo al 3,47% rispetto al 3,49% segnato alla chiusura della giornata di ieri.

  5. Pochi i rialzi, tech e lusso in calo

    A Piazza Affari prevale la cautela, con pochi titoli in rialzo nella seduta odierna. Nexi si distingue come la migliore del listino, mettendo a segno un progresso del 4,59% grazie al ritorno all’utile nel 2024 e all’annuncio di un dividendo di 0,25 euro per azione, una notizia accolta positivamente dagli investitori. Tra gli altri titoli in territorio positivo, Hera avanza dello 0,76%, seguita da Snam (+0,22%), Italgas (+0,16%) ed Enel (+0,11%), che beneficiano della stabilità del comparto utility.

    Sul versante opposto, le vendite colpiscono in particolare il settore tecnologico, con Stmicroelectronics che lascia sul terreno il 2,61%, penalizzata dal clima negativo che pesa sull’intero comparto dopo la debolezza registrata da Nvidia a Wall Street. In difficoltà anche Campari, che arretra dell’1,61%, mentre Brunello Cucinelli perde l’1,52%, frenato da prese di beneficio dopo i recenti guadagni. Segno meno anche per Banca Popolare di Sondrio (-1,28%) e Ferrari (-1,26%), con quest’ultima ancora sotto pressione dopo il netto calo della vigilia.

  6. Borse negative questa mattina

    Le principali borse europee avviano la seduta in territorio negativo, con un clima di incertezza che pesa sui mercati. A Francoforte il Dax registra un calo dello 0,63%, mentre a Londra il Ftse 100 apre in ribasso dello 0,25%. Anche Parigi mostra segnali di incertezza, con il Cac 40 che cede lo 0,02%, mentre Piazza Affari segue la tendenza negativa con il Ftse Mib in flessione dello 0,54%.

  7. Occhi sulle banche e Ferrari

    Sul fronte azionario, oggi a Piazza Affari l’attenzione sarà su Nexi, che ha chiuso il 2024 in utile e annunciato un dividendo di 0,25 euro. Gli investitori seguiranno da vicino il risiko bancario, dopo l’ingresso di Deutsche Bank nel capitale di Banco Bpm con una quota del 5,1% e la salita di Caltagirone all’8% in Mps.

    Riflettori puntati anche su Prysmian e Ferrari, reduci dai forti cali della seduta precedente.

  8. Si preannunciano crolli in Borsa

    Le borse europee si preparano a un venerdì difficile. Il future sull’Eurostoxx50 segna un calo dell’1,22% dopo l’annuncio del presidente Usa, Donald Trump: dal 4 marzo, Canada e Messico affronteranno dazi del 25%, mentre alla Cina sarà applicata un’ulteriore sovrattassa del 10%. L’Europa potrebbe essere la prossima.