La Borsa del 3 aprile, i dazi americani affossano Piazza Affari, che chiude a -3,60%

L'imposizione di una tariffa reciproca del 20% da parte degli Stati Uniti sull'Unione Europea aggrava le prospettive economiche globali. Sotto osservazione l’intera Piazza Affari

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 3 Aprile 2025 18:27

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. l’Euro Stoxx 600 brucia 760 miliardi

    I dazi americani affossano i mercati globali, con l’Euro Stoxx 600 che brucia oltre 760 miliardi di capitalizzazione e Piazza Affari che chiude in calo del 3,6%, tornando ai minimi di quasi due mesi e registrando una perdita complessiva di 26 miliardi di euro. Wall Street segue la scia negativa con forti ribassi, mentre il dollaro continua la sua discesa, spingendo l’euro sopra quota 1,11 sul biglietto verde, ai livelli di fine settembre.

    A Piazza Affari il sell-off ha colpito in particolare i titoli legati all’energia e all’industria. Tenaris e Saipem registrano pesanti ribassi, rispettivamente del 9,85% e del 9%, complice anche la decisione di otto produttori Opec+ di aumentare la produzione a partire da maggio. STMicroelectronics cede l’8,3%, penalizzata dalla debolezza dell’intero comparto tecnologico, che soffre anche a Wall Street. Il settore automobilistico rimane sorvegliato speciale, con Stellantis che lascia sul terreno l’8% dopo la conferma dell’entrata in vigore dei dazi del 25% sulle auto europee esportate negli Usa.

    In un contesto fortemente negativo, le utility si distinguono come rifugio per gli investitori. Terna guadagna il 3,7%, beneficiando del carattere difensivo del settore e dell’ipotesi di nuovi tagli ai tassi da parte della BCE per contrastare l’eccessivo apprezzamento dell’euro.

  2. Peggiora Piazza Affari

    Le borse europee affondano sotto il peso dei dazi annunciati dal presidente americano Donald Trump. Milano perde il 2,2%, Francoforte il 2,38%, Parigi il 2,67%, Amsterdam il 2,58% e Madrid l’1,4%. Londra limita i danni con un calo dell’1,5%, grazie al fatto che le tariffe imposte alla Gran Bretagna sono la metà di quelle applicate al resto d’Europa, fissate al 10%. Nel frattempo, i future su Wall Street preannunciano un’apertura in forte ribasso, con il Nasdaq che crolla del 3%.

    A Piazza Affari, il settore bancario è particolarmente colpito: Unicredit guida le perdite con un -5%, mentre Mps limita il calo all’1,8%, in vista degli ultimi giorni disponibili per acquistare azioni prima dell’assemblea del 17 aprile, che dovrà approvare l’aumento di capitale per l’OPS su Mediobanca (-3,37%). Forti vendite anche su Prysmian (-5%) e Tenaris (-7%). Il comparto del risparmio gestito è in sofferenza, con Fineco in calo del 4,5%, mentre il settore del lusso non è da meno, con Brunello Cucinelli in ribasso del 4,5%.

    Sul fronte opposto, le utility si distinguono in positivo: A2a spicca con un rialzo del 2,8%, mentre Campari guadagna l’1,7%, Leonardo l’1,6% e Amplifon l’1,1%.

  3. Milano in negativo ma recupera

    Le borse europee subiscono l'impatto dei dazi americani, ma non affondano. In apertura, gli indici hanno segnato un forte calo per poi recuperare parte delle perdite, con gli operatori che temono che le nuove tariffe imposte dal presidente Donald Trump, al 20% su tutte le merci europee e al 25% sulle auto, possano innescare un rallentamento dell’economia. Tuttavia, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha lasciato aperto uno spiraglio per la trattativa, pur ribadendo che l’Europa si sta preparando a introdurre contromisure.

    Milano ha aperto in negativo, perdendo inizialmente il 2%, ma ha recuperato parzialmente ed è ora a -1,47%. Le banche sono fortemente vendute, alimentando timori per una crescita economica debole. Il settore automobilistico ha registrato cali contenuti, visto che i dazi erano già stati in parte scontati. Tra i settori in rialzo, le utility hanno un buon andamento.

  4. Spread a 113 punti

    Calano i rendimenti dei titoli di Stato europei. In avvio di seduta, mentre i mercati azionari risentono dell’annuncio dei dazi di Trump, il rendimento del BTp decennale è sceso dal 3,78% al 3,76%, mentre quello del Bund tedesco è passato dal 2,67% al 2,63%. In calo anche i titoli francesi, dal 3,38% al 3,36%, e i Bonos spagnoli, dal 3,31% al 3,28%. Nel frattempo, lo spread tra BTp e Bund è aumentato da 110 a 113 punti base.

  5. I ribassi di oggi

    Sul fronte opposto, le vendite colpiscono Prysmian (-4,36%), Bper Banca (-4,08%), Tenaris (-4,03%), UniCredit (-3,64%) e Banca Popolare di Sondrio (-3,47%).

    Nome Valore Var %
    Prysmian 48,43 -4,36
    Bper Banca 6,966 -4,08
    Tenaris 17,40 -4,03
    Unicredit 50,24 -3,64
    Bca Pop Sondrio 10,85 -3,47
    Brunello Cucinelli 101,90 -3,14
    Banco Bpm 9,26 -3,12
    Finecobank 17,775 -3,08
    Saipem 2,063 -3,05
    Mediobanca 16,97 -2,95
  6. I pochi rialzi del giorno

    In una giornata di forte incertezza sui mercati, si distinguono in positivo A2A (+1,84%), Terna (+1,29%), Hera (+1,24%), Campari (+1,13%) e Snam (+1,12%).

    Nome Valore Var %
    A2a 2,27 +1,84
    Terna 8,474 +1,29
    Hera 4,088 +1,24
    Campari 5,714 +1,13
    Snam 4,855 +1,12
    Italgas 6,64 +0,76
    Enel 7,621 +0,58
    Inwit 9,93 +0,56
    Telecom Italia 0,316 +0,32
    Ferrari 404,50 +0,05
  7. Borse tutte giù

    Le borse europee aprono in netto calo, appesantite dalle tensioni sui mercati globali. Francoforte segna -2,45%, mentre Londra cede l’1,43%. Seduta incerta anche per Parigi (-2,15%) e Milano (-2%), con gli investitori che restano cauti di fronte alle incertezze economiche e commerciali.

  8. I titoli sotto la lente

    A Piazza Affari riflettori puntati sul settore auto, con Stellantis, Ferrari, Brembo e Iveco sotto osservazione dopo l’entrata in vigore dei dazi del 25% imposti dall’amministrazione Trump. Sotto la lente anche Pirelli, dopo che il vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera ha espresso ottimismo sul possibile accordo con il partner cinese Sinochem per conformarsi alla normativa statunitense.

    Attenzione anche a Stm, mentre Apple ha visto la sua capitalizzazione di mercato ridursi di oltre 240 miliardi di dollari, con un crollo del titolo del 7% negli scambi after-hours a Wall Street.

  9. Giovedì nero per i dazi

    Le borse europee si avviano verso un giovedì nero, con il future sull’Eurostoxx50 in calo dell’1,97%. La decisione del presidente statunitense Donald Trump di applicare una tariffa del 10% sulla maggior parte delle importazioni negli Stati Uniti, insieme a dazi ben più elevati per 60 Paesi, ha inasprito la guerra commerciale globale.

    Questa mossa rischia di alimentare l’inflazione, frenare la crescita e spingere gli Stati Uniti verso la recessione, con ripercussioni a catena sugli altri Paesi.