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La Borsa del 3 giugno, Europa incerta ma Milano arriva a chiudere in positivo
Indici statunitensi in calo dopo che Trump ha detto che bisogna contrastare i Paesi che impongono tariffe agli Stati Uniti. In Europa sale l'attesa per il dato sull'inflazione
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Borse divise tra tensioni sui dazi e Difesa
Giornata sull'ottovolante per le Borse europee, che però le hanno viste chiudere in moderato rialzo. Da un lato, le preoccupazioni per la guerra commerciale globale, in particolare tra Stati Uniti, Unione Europea e Cina; dall’altro, l’aumento della spesa militare, che sostiene i titoli del comparto Difesa. Una combinazione di spinte opposte che ha spinto gli investitori alla cautela per buona parte della giornata, prima del recupero finale.
A generare incertezza restano i dazi: domani scatterà l’aumento delle tariffe su acciaio e alluminio al 50%, mentre si attende nel corso della settimana una telefonata tra il presidente Usa Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping, che potrebbe contribuire ad allentare le tensioni.
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib ha chiuso in progresso dello 0,2%. A pesare è stata Mediobanca, che ha perso il 3% dopo i recenti massimi raggiunti anche grazie agli acquisti speculativi legati all'assemblea del 16 giugno, chiamata a esprimersi sull'integrazione con Banca Generali. In controtendenza, StMicroelectronics ha guadagnato il 3,4%, mentre Stellantis ha chiuso a +2,6%, in recupero dopo la flessione della vigilia che aveva colpito l’intero settore auto.
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Borse europee contrastate
Sul fronte dei mercati, Parigi perde lo 0,28%, Amsterdam scende dello 0,24%, e Madrid arretra dello 0,4%. In controtendenza Francoforte, che avanza dello 0,14%, mentre Londra e Milano si muovono attorno alla parità.
A Piazza Affari, le banche recuperano terreno dopo un avvio sottotono, ma restano volatili in vista di possibili operazioni di M&A. Mediobanca resta tra le peggiori (-2,6%) per effetto delle prese di beneficio dopo il rally recente e per il venir meno dell'interesse speculativo legato all’assemblea del 16 giugno, visto l’approssimarsi della record date del 5 giugno.
Male anche Generali (-1,5%) e Tenaris (-1,2%), che ritraccia dopo i guadagni della vigilia. Stellantis prova a risalire (+0,3%), mentre Leonardo, dopo un avvio debole, guadagna l’1,6%.
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Frena l'inflazione, probabile il taglio dei tassi
Le Borse europee si muovono in ordine sparso a metà seduta, in un clima ancora incerto. A sostenere i mercati è il dato sull’inflazione dell’Eurozona: a maggio l’indice dei prezzi al consumo è sceso all’1,9% su base annua, sotto le attese e in calo rispetto al 2,2% di aprile. Il rallentamento rafforza le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Bce, che secondo gli analisti potrebbe annunciare giovedì una riduzione di 25 punti base.
Restano tuttavia sullo sfondo le preoccupazioni legate alla guerra commerciale. Nonostante l’ottimismo espresso dalla Casa Bianca su un possibile accordo con l’Unione europea, e l’annuncio di una probabile telefonata in settimana tra Joe Biden e Xi Jinping, domani scatterà l’aumento delle tariffe al 50% su acciaio e alluminio.
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Borse europee incerte in attesa dell’inflazione Ue e delle decisioni Bce
Avvio all’insegna della cautela per i principali listini europei, con gli investitori in attesa del dato sull’inflazione dell’Eurozona, che potrebbe influenzare la scelta della Bce sui tassi nella riunione di giovedì. Al centro dell’attenzione anche le tensioni commerciali: da domani scatteranno dazi al 50% su acciaio e alluminio, ma la Casa Bianca si è detta ottimista sui negoziati con l’Europa e ha annunciato per questa settimana una telefonata tra il presidente Usa, Donald Trump, e quello cinese, Xi Jinping.
I mercati si mantengono volatili: dopo un avvio in lieve rialzo, Milano perde circa lo 0,5%, con lo spread BTp-Bund oltre quota 101 punti.
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Spread BTp-Bund stabile in avvio
Partenza senza variazioni per lo spread tra BTp e Bund, che in apertura si conferma a 101 punti base, lo stesso livello registrato alla chiusura della seduta precedente. In lieve flessione il rendimento del BTp decennale benchmark, che scende al 3,50% rispetto al 3,53% del riferimento precedente.
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Giù Mediobanca
Sul fronte opposto, Mediobanca segna la flessione più marcata con un calo del 2,08% a 20,29 euro. Vendite anche su Tenaris (-1,26%, a 15,31 euro), Poste Italiane (-1,05%, a 18,925 euro), Bper Banca (-0,93%, a 7,676 euro) e Buzzi (-0,81%, a 44,32 euro).
Nome Valore (€) Var % Mediobanca 20,29 -2,08% Tenaris 15,31 -1,26% Poste Italiane 18,925 -1,05% Bper Banca 7,676 -0,93% Buzzi 44,32 -0,81% Leonardo 53,30 -0,67% Banca Monte Paschi Siena 7,238 -0,66% Generali 31,92 -0,59% Telecom Italia 0,3775 -0,37% Diasorin 90,08 -0,35% -
Recordati guida i rialzi
Tra i titoli più brillanti di giornata a Milano spicca Recordati, che avanza dell’1,14% a 53,40 euro. Bene anche Iveco Group (+0,74%, a 16,99 euro), Hera (+0,68%, a 4,438 euro), Brunello Cucinelli (+0,66%, a 107,10 euro) e Stellantis, che si muove al rialzo dello 0,59% a 8,57 euro.
Nome Valore Var % Recordati Ord 53,40 +1,14% Iveco Group 16,99 +0,74% Hera 4,438 +0,68% Brunello Cucinelli 107,10 +0,66% Stellantis 8,57 +0,59% Prysmian 56,86 +0,46% A2a 2,299 +0,44% Inwit 10,32 +0,39% Amplifon 19,945 +0,25% Stmicroelectronics 21,735 +0,23% -
Borse europee in leggero rialzo
Avvio di settimana senza particolare slancio per i principali listini europei. Francoforte segna un progresso contenuto dello 0,42%, mentre Londra apre in aumento dello 0,27%. Seduta poco mossa anche per Parigi, che guadagna lo 0,19%. A Piazza Affari, Milano parte in frazionale rialzo, con un +0,27%.
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A Milano occhio a Stm, Leonardo ed Eni
A Milano ancora una volta saranno sotto la lente i titoli che potrebbero risentire dei dazi. Potrebbe registrare variazioni Stmicroelctronics, dopo che la taiwanese Tsmc ha indicato che la politica commerciale americana sta avendo impatto sull'azienda, anche se la domanda per la AI rimane forte.
Da monitorare, poi, Leonardo visto che l'Unione Europea ha approvato la joint venture tra il gruppo italiano, Bae Systems e Japan Aircraft Industrial Enhancement (Jaiec) per il programma Gcap di sviluppo del caccia di nuova generazione.
Infine, occhi sui titoli del settore petrolifero come Tenaris, Saipem ed Eni, visto che in questi giorni il petrolio è in rialzo.
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Europa poco mossa
Borse europee attese poco mosse (+0,09% il futures sull’Eurostoxx50) in avvio di seduta. Mentre i futures statunitensi flettono (-0,33% quello sul Dow Jones e -0,34% quello sull’S&P500) dopo che il presidente, Donald Trump, ha detto che senza i dazi gli Stati Uniti non sopravviveranno. In controtendenza però il derivato sul Ftse Mib, che cede lo 0,38%.
In Europa sale l'attesa per il dato sull'inflazione, che influenzerà anche le decisioni del direttivo della Banca centrale europea che si riunirà giovedì. Secondo gli esperti l'istituto centrale dovrebbe procedere a un taglio dei tassi di 25 punti base, sempre che l'inflazione sia sotto controllo.