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La Borsa del 4 aprile, Milano chiude a -6,5%, bruciati in un giorno 47 miliardi di euro
La risposta dei mercati finanziari ai dazi “era attesa”, ha detto Trump, dicendosi comunque disposto a trattare sui dazi se i Paesi “offrissero qualcosa di fenomenale”
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Mercati europei sotto assedio
In Europa, le Borse hanno vissuto una giornata da incubo, registrando perdite generalizzate attorno ai quattro punti percentuali. A pagare il prezzo più alto è stata Milano, che con un crollo del 6,5% ha praticamente azzerato i guadagni accumulati da inizio anno. Il bilancio è pesante: 47 miliardi di euro bruciati in una sola seduta. Secondo Capital Economics, “la risposta della Cina è aggressiva e rende altamente improbabile un accordo a breve termine con Washington”. Il Dragone sembra convinto che la propria economia sia in grado di resistere agli attacchi dell’amministrazione americana.
Guardando ai titoli di Piazza Affari, la giornata si è tinta quasi completamente di rosso. I maggiori cali si registrano tra i finanziari e gli industriali: Mps ha perso il 12,2%, Azimut il 12,6%, mentre Leonardo ha lasciato sul terreno il 12,4%. A fare eccezione è stata Diasorin, che è riuscita a chiudere in positivo (+1,3%).
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Anche le borse americane in profondo rosso
Come quelli europei, anche i listini azionari statunitensi aprono in rosso con il Dow Jones che scende del 2,4%, l’S&P 500 del 6% e il Nasdaq del 2,9% dopo che la Cina ha deciso di applicare dazi del 34% su tutte le merci importate dagli Stati Uniti a partire dal 10 aprile, in risposta alle tariffe annunciate dall'amministrazione Trump. Wall Street ha registrato il 3 aprile la peggiore seduta dal giugno del 2020. Il Vix, l'indice della volatilità e della paura a Wall Street, vola sopra quota 40, ai massimi intraday da agosto, riflettendo le tensioni sui mercati innescate dai dazi di Donald Trump. Mentre il rendimento del T-Bond scende sotto il 4%, al 3,994%.
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Banche ko
Nell'ultima seduta della settimana, le Borse europee continuano a risentire degli effetti della crisi commerciale legata ai dazi. Soprattutto Milano, il Ftse Mib in caduta libera a -7,80%, il peggior indice del continente, scivolando sotto i 35mila punti, con il settore bancario particolarmente sotto pressione. Come Bper Banca a -12,37%, ma anche Banca Monte Paschi Siena che registra una perdita del 12,25% e Unicredit con un calo dell'11,98%. Banco Bpm scende a 7,96 euro, perdendo l'11,79%.
Anche le altre principali piazze europee sono in rosso: Parigi cede l'1,79% con il CAC 40, Francoforte perde il 2,17% con il DAX, Madrid scende del 4,07% con l'IBEX 35, Amsterdam segna un -1,16% con l'AEX e Londra arretra del 3,47% con il FTSE 100. In controtendenza, la Borsa di Mosca recupera terreno, salendo dell'1,5% sia per il Moex in rubli che per il Rts in dollari, recuperando parzialmente le perdite della seduta precedente.
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Sale lo spread
In apertura di seduta, lo spread tra il BTp decennale italiano e il Bund tedesco di pari durata si amplia a 115 punti base, in rialzo rispetto ai 113 punti della giornata precedente. Al contrario, il rendimento del BTp decennale benchmark registra una lieve flessione, scendendo al 3,72% dal 3,77% della chiusura di ieri.
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Male il settore bancario
In forte calo il comparto bancario: Banca Mps perde il 3,85%, seguita da Bper Banca (-3,74%), Banca Popolare di Sondrio (-3,25%), Unicredit (-3,24%) e Banco Bpm (-3,10%), penalizzate dalle tensioni legate all’evoluzione dei dazi Usa e dall’incertezza sui tassi.
Nome Valore Var % Banca Monte Paschi Siena 6,842 -3,85% Bper Banca 6,536 -3,74% Bca Pop Sondrio 10,12 -3,25% Unicredit 46,94 -3,24% Banco Bpm 8,744 -3,10% Mediobanca 16,105 -2,81% Stmicroelectronics 17,738 -2,81% Iveco Group 13,925 -2,79% Intesa Sanpaolo 4,331 -2,78% Telecom Italia 0,3121 -2,47% -
Titoli in evidenza a Piazza Affari
Seduta contrastata sul listino milanese, con acquisti concentrati sui titoli difensivi. In testa Terna (+1,59%), seguita da Snam (+0,99%), Amplifon (+0,94%), Campari (+0,90%) e Diasorin (+0,78%).
Nome Valore Var % Terna 8,816 +1,59% Snam 5,016 +0,99% Amplifon 18,775 +0,94% Campari 5,63 +0,90% Diasorin 92,46 +0,78% Inwit 10,12 +0,70% Hera 4,16 +0,48% A2a 2,315 +0,35% Ferrari 393,00 +0,20% Italgas 6,84 +0,15% -
Borse negative
Avvio debole per le principali Borse europee nella seduta del 4 aprile, all’insegna dell’incertezza. Francoforte cede lo 0,8%, Londra apre in calo dello 0,7%, mentre Parigi si muove in territorio negativo con un andamento laterale (-0,69%). A Piazza Affari Milano apre in flessione dell’1,16%, mantenendosi sui livelli della vigilia.
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Focus su banche e industriali
Riflettori puntati su Unicredit a Piazza Affari: l’istituto continuerà a valutare nei prossimi mesi l’eventuale prosecuzione dell’OPS su Banco Bpm, ma una decisione definitiva non arriverà prima della fine di giugno. Intanto oggi scade il termine per aderire all’OPA lanciata da Banco Bpm su Anima Holding: l’offerta si avvicina alla soglia cruciale dei due terzi del capitale della SGR, necessaria per renderla efficace.
Tra le altre notizie di rilievo, Eni ha approvato la distribuzione della quarta tranche del dividendo 2024, pari a 0,25 euro per azione, con data di stacco cedola fissata al 19 maggio. In ambito industriale, Vard — controllata norvegese di Fincantieri — ha siglato un nuovo contratto da 113,5 milioni di euro con Dong Fang Offshore per la progettazione e costruzione di una nave destinata a operazioni subacquee offshore.
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Ancora giù per i dazi
L'impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti continuerà a pesare sui mercati azionari europei, attesi in ribasso all'apertura (future sull’Eurostoxx50 a -0,34%), dopo la forte ondata di vendite registrata il 3 aprile, che ha cancellato oltre 400 miliardi di euro in Europa e 2000 miliardi a Wall Street.
Nel frattempo, il presidente americano Donald Trump procede senza tentennamenti, mentre i suoi ministri mettono in guardia i Paesi colpiti: evitare reazioni è l’unico modo per scongiurare una pericolosa escalation.