La Borsa del 4 marzo, i mercati europei affondano sotto i colpi dei dazi, Milano -3,4%

L'attenzione del mercato resta rivolta anche agli sviluppi delle prospettive di pace in Ucraina, dopo che gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti militari a Kiev

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 4 Marzo 2025 18:21

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Borse europee in forte calo, Stellantis sotto del 10%

    Martedì nero per le Borse europee, travolte dalla guerra dei dazi innescata dall’amministrazione Trump contro Canada, Messico e Cina, oltre ad aver confermato l’imminente applicazione di tariffe anche nei confronti dell’Europa. Così, i mercati azionari del continente hanno rapidamente invertito la rotta dai massimi della vigilia; Piazza Affari ha chiuso in forte ribasso, con il Ftse Mib in calo del 3,41%, perdendo oltre mille punti e scivolando sotto quota 38mila.

    Tra i titoli più penalizzati, nuovo tonfo per Stellantis (-10,16%), ai minimi dalla quotazione del gruppo nel 2021. Oltre all’effetto dazi, il titolo ha risentito del calo delle immatricolazioni in Italia, Francia e Spagna e del taglio del target price da parte di Citi e Jp Morgan. Pesanti perdite anche per Tenaris (-5,97%), Iveco (-7,73%) e Stmicroelectronics (-8,37%), mentre si sono mossi in controtendenza Inwit (+2,12%), Snam (+1,98%) e Campari (+1,35%).

  2. Male anche il settore automotive

    A Piazza Affari soffre anche Stellantis (-7%), penalizzata non solo dai dazi, ma anche dal calo delle immatricolazioni in Italia, Francia e Spagna, nonché dal taglio del target price da parte di Citi e Jp Morgan. Tra gli altri titoli, Renault perde il 4,9% a Parigi, mentre a Francoforte Bmw cede oltre il 5% e Daimler fa peggio con un calo del 7%. Anche Mercedes e Volkswagen scivolano di oltre 4 punti percentuali.

  3. Milano -2,5%, male anche gli altri mercati europei

    Il ciclone dei dazi statunitensi affonda le Borse europee nel giorno dell'entrata in vigore delle nuove restrizioni commerciali contro Canada, Messico e Cina, con il timore che l'Europa possa essere la prossima a subire conseguenze. A metà seduta, i listini si allontanano dai record della vigilia, mentre il trend negativo prosegue anche a Wall Street, con i future sotto la parità. A Milano, il Ftse Mib amplia le perdite, scivolando del 2,5% a 38.075 punti, pur rimanendo ai massimi dal 2008. Francoforte cede il 2,16% tornando sotto i 23mila punti, mentre Parigi segna una flessione dell'1,16%. Madrid perde più di due punti, Amsterdam scende dell'1,2%, e Londra resiste meglio con un calo dello 0,4%.

    Nonostante la forza dei titoli della difesa, favorita dall'annuncio di un piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, i listini sono appesantiti dalle vendite sui titoli del settore auto (-4,5% l'Euro Stoxx). Male anche i titoli energetici (-3,2%), complice il calo continuo del prezzo del petrolio. A Milano, perdono terreno anche StMicroelectronics (-5,3%), Iveco (-5%) e Pirelli (-4,8%).

    La giornata è negativa anche per le banche, ma alcune utility registrano rialzi, insieme ad altri titoli come Leonardo, che continua ad attrarre gli acquisti (+1,2%), dopo il rally della vigilia. Bene anche Rheinmetall (+0,6%), mentre Thales vola a Parigi con un +7,9%, beneficiando dei risultati record di ordini e fatturato nel 2024. La migliore performance del Ftse Mib va a Inwit, che sale del 2,5%.

  4. Usa e Cina, risposta colpo su colpo sui dazi

    Le Borse europee aprono in calo, appesantite dalla guerra dei dazi che ha affondato Wall Street nella seduta precedente e ha trascinato al ribasso anche i mercati asiatici. L'atteggiamento degli investitori si fa più prudente dopo la conferma, da parte del presidente statunitense Donald Trump, dell'entrata in vigore dei dazi del 25% su Canada e Messico, insieme al raddoppio delle tariffe sui prodotti cinesi, ora al 20%. Inoltre, il 2 aprile scatteranno dazi reciproci, con un primo impatto sulle esportazioni agricole.

    La risposta di Pechino e Ottawa non si è fatta attendere: entrambi hanno annunciato contromisure sui prodotti americani. Sul fronte macroeconomico, in una giornata povera di dati, i mercati attendono la riunione della Bce in programma giovedì, con le aspettative di un taglio dei tassi di un quarto di punto.

    A Piazza Affari, il Ftse Mib perde l'1%, mentre Parigi e Francoforte cedono rispettivamente l'1,12% e l'1,6%. Il calo segue i record della vigilia, trainati dal comparto della difesa, favorito dalla corsa al riarmo in Europa. L'attenzione degli investitori resta alta anche sulla situazione in Ucraina, dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere gli aiuti militari a Kiev.

  5. Spread a 112 punti

    Lo spread tra BTp e Bund apre in rialzo, attestandosi a 112 punti base rispetto ai 111 della chiusura di ieri. In calo, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark, che scende al 3,58% dal 3,60% registrato nella seduta precedente.

  6. Ftse Mib in netto calo con Stellantis, Stm ed Eni

    Sul Ftse Mib, tra i titoli in evidenza spicca Inwit, che guida i rialzi con un progresso del 2,33% a 9,89 euro. Seguono Terna, in crescita dell'1,91% a 8,128 euro, e Snam, che segna un +1,76% a 4,683 euro. Bene anche A2a, in aumento dell'1,01% a 2,20 euro, e Leonardo, che avanza dello 0,98% a 45,22 euro.

    Sul fronte opposto, il titolo più penalizzato è Stellantis, che cede il 4,09% a 11,824 euro. Debole anche Iveco Group, in ribasso del 3,68% a 15,455 euro, mentre Eni perde il 3,39% a 2,081 euro. In calo anche Stmicroelectronics, che scivola del 3,26% a 23,005 euro, e Tenaris, in flessione del 3,22% a 17,425 euro.

  7. Borse negative in inizio di giornata

    Le Borse europee aprono la giornata con movimenti contrastanti. A Francoforte il mercato si mantiene sui livelli precedenti, registrando un calo dell'1,27%. Milano segue una tendenza simile, avviandosi in ribasso dello 0,92%. Apertura negativa anche per Londra, che cede lo 0,65%. Parigi, invece, mostra un andamento stabile, con un lieve rialzo dello 0,01%.

  8. Occhi su banche e difesa

    Sul listino milanese riflettori puntati su Banco Bpm, dopo l’incontro di lunedì pomeriggio tra l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, e il capo di gabinetto della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

    Attenzione anche a Leonardo, che nella seduta del 3 marzo ha guadagnato il 16,1%, sostenuta dalle indiscrezioni sul nuovo governo tedesco, che starebbe valutando la creazione di due maxi fondi speciali da 400 e 500 miliardi di euro per difesa e infrastrutture.

    In calo Stellantis, che a febbraio ha registrato una flessione del 14,7% nelle immatricolazioni di auto in Italia rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, un dato peggiore rispetto al -6,3% segnato dal mercato nel complesso.

  9. Borse previste in negativo

    Le Borse europee si avviano in territorio negativo, influenzate dai ribassi registrati in Asia e dalla pesante flessione di Wall Street nella giornata di ieri, innescata dagli annunci di Donald Trump sui nuovi dazi. I future sull’Euro Stoxx 50 cedono oltre un punto percentuale, mentre quelli sul Ftse Mib arretrano dello 0,7%. In calo di oltre mezzo punto anche Parigi e Francoforte.

    L’attenzione del mercato resta focalizzata anche sulle prospettive di pace in Ucraina, dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere gli aiuti militari a Kiev.