La Borsa del 5 maggio, Milano corre con il risiko bancario, positiva anche Leonardo

Mercati cinesi, giapponesi e inglesi chiusi per festività. Si attende la riunione della Fed e l’indice Pmi americano per capire come girerà l’economia degli Usa

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 5 Maggio 2025 18:11

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Milano corre spinto dai venti tedeschi

    Seduta interlocutoria per le Borse europee, che restano caute in attesa degli importanti appuntamenti macroeconomici dei prossimi giorni. Il FtTenaris se MiTenaris b chiude con un progresso dello Tenaris , mentre corre il Dax di Francoforte (+1,08%), sostenuto dall'entusiasmo per il nuovo governo tedesco a guida Friedrich Merz (Cdu-Csu), che entrerà in carica domani.

    L'attenzione dei mercati è puntata sulla riunione della Federal Reserve in programma mercoledì, da cui gli operatori si aspettano una conferma dell’attuale politica monetaria. Oggi l’attenzione si concentra anche sul petrolio, dopo che l’Opec+ ha confermato un aumento della produzione di 411.000 barili al giorno per giugno, secondo rialzo consecutivo.

    A Piazza Affari ne risentono i petroliferi: Saipem chiude in calo dell’1,06%, Eni dello 0,65%, mentre Tenaris resta invariata. Contrastato il comparto bancario, ancora al centro delle attenzioni per le operazioni di M&A: Unicredit è fanalino di coda (-1,25%), mentre brillano Generali (+3,22%) e Mediobanca (+1,92%). Bene anche Leonardo (+1,29%) dopo la conferma del rating da parte di Moody’s e l’upgrade dell’outlook.

  2. Giorgetti: "Stop Ops di Unicredit su Bpm? Fanno quello che vogliono"

    Mentre i future statunitensi accentuano il calo, con il contratto sul Dow Jones in flessione dello 0,62% e quello sull’S&P500 in ribasso dello 0,7%, le Borse europee, prive del supporto di Londra chiusa per festività, si muovono in modo disomogeneo. A metà seduta Milano guadagna lievemente (+0,09%), portandosi a 38.362 punti (dato delle 12:45).

    Resta debole il comparto bancario, con Unicredit (-0,76%) e Banco Bpm (-0,42%) sotto pressione dopo le parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che non ha chiarito se l’istituto guidato da Andrea Orcel intenda ritirare l’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm: "Fanno quello che vogliono", ha tagliato corto. Il governo ha comunque imposto condizioni stringenti attraverso i poteri speciali del golden power, al fine di scongiurare che i capitali raccolti da Banco Bpm possano indirettamente favorire l’economia russa.

     

  3. Pronto un pacchetto da 500 mln per attrarre ricercatori dal mondo

    La Commissione europea intende intensificare gli sforzi per attrarre talenti e consolidare il ruolo dell’Unione come hub globale della ricerca. Lo ha annunciato la presidente Ursula von der Leyen in un discorso alla Sorbona, anticipando l’arrivo di un nuovo pacchetto da 500 milioni di euro destinato al periodo 2025-2027. L’obiettivo è sostenere i ricercatori più brillanti, sia europei che internazionali, e incentivare la mobilità verso l’Europa.

    Il piano prevede l’introduzione di un “supersussidio” settennale nell’ambito del Consiglio europeo della ricerca (ERC), l’organismo che finanzia progetti d’eccellenza indipendentemente da età o nazionalità. Questo nuovo strumento mira a offrire una prospettiva di lungo termine ai migliori scienziati, rafforzando l’attrattività del continente.

    “Stiamo raddoppiando l’importo che i ricercatori possono ricevere quest’anno”, ha dichiarato von der Leyen, sottolineando l’intenzione di estendere tale sostegno anche al 2026 e 2027. L’ERC già oggi prevede contributi extra per i ricercatori che scelgono di trasferirsi in Europa: con questa nuova iniziativa, Bruxelles punta a rendere ancora più competitivo il suo sistema di finanziamento della scienza.

  4. Europa fiacca ma gli occhi sono già sulla Fed

    Le Borse europee aprono la settimana con un andamento debole e contrastato, dopo una fase positiva che aveva riportato gli indici ai livelli precedenti all'introduzione dei dazi. A influenzare i mercati è anche il dibattito sulla politica commerciale statunitense: il presidente Donald Trump, intervistato dalla Nbc, ha ridimensionato il rischio recessione negli Usa e attribuito le difficoltà economiche, tra cui la contrazione del Pil nel primo trimestre e l’inflazione ancora elevata, al suo predecessore, Joe Biden.

    L'attenzione degli investitori è già rivolta alla riunione della Federal Reserve di domani e mercoledì. Nonostante le pressioni di Trump per un taglio dei tassi, il mercato non si aspetta modifiche immediate. Particolare interesse sarà riservato alle dichiarazioni del presidente Jerome Powell, che finora ha mostrato prudenza rispetto alle indicazioni della Casa Bianca. Trump, intanto, ha escluso un’eventuale rimozione di Powell prima della fine del suo mandato, previsto per maggio 2026.

  5. Spread a 110 punti

    Lo spread tra BTp e Bund apre stabile, mantenendosi sui livelli della chiusura precedente. In avvio di seduta, il differenziale tra il decennale italiano e l’omologo tedesco si attesta a 110 punti base, lo stesso valore registrato venerdì. Leggero rialzo, invece, per il rendimento del BTp decennale benchmark, che sale al 3,62% rispetto al 3,61% della seduta precedente.

  6. Banche e oil in calo

    Sul fronte opposto, prevalgono le vendite su Banca Mps, che cede l’1,90%, ed Eni, in calo dell’1,74%. Giù anche Tenaris (-1,19%), Buzzi (-1,01%) e Bper Banca (-0,93%), in un contesto di mercato ancora cauto e influenzato da fattori geopolitici e attese macroeconomiche. Il settore del petrolio parte male, dopo la decisione dell'Opec+ sulla produzione di giugno.

     

    Nome Valore Var %
    Banca Monte Paschi Siena 7,435 -1,90
    Eni 12,436 -1,74
    Tenaris 14,565 -1,19
    Buzzi 47,12 -1,01
    Bper Banca 7,246 -0,93
    Unicredit 52,14 -0,91
    Bca Pop Sondrio 11,175 -0,84
    Saipem 2,063 -0,82
    Banco Bpm 9,916 -0,78
    Mediobanca 18,085 -0,69
  7. Viaggia bene il comparto dell'healthcare

    Seduta contrastata a Piazza Affari, dove spiccano alcuni titoli del comparto healthcare e tecnologico. Diasorin guida i rialzi con un +1,57%, seguita da Nexi (+1,42%), Amplifon (+0,92%), Recordati (+0,76%) e Leonardo (+0,75%), quest’ultima sostenuta dal nuovo impulso europeo agli investimenti nella difesa.

    Nome Valore Var %
    Diasorin 100,55 +1,57
    Nexi 5,43 +1,42
    Amplifon 17,59 +0,92
    Recordati Ord 53,10 +0,76
    Leonardo 48,51 +0,75
    Brunello Cucinelli 102,80 +0,49
    Moncler 55,08 +0,47
    Inwit 10,69 +0,47
    Italgas 7,19 +0,42
    Finecobank 18,10 +0,30
  8. Inizio di seduta fiacco per l'Europa

    Avvio incerto per le principali Borse europee nella seduta odierna. Francoforte parte in lieve calo dello 0,1%, Parigi segna un ribasso più marcato dello 0,45%, mentre Milano si muove poco sotto la parità con un -0,04%, in un clima dominato dalla cautela e dall’incertezza.

  9. Occhi su banche e Leonardo

    Con le tensioni geopolitiche che continuano a influenzare il listino milanese, resta alta l’attenzione su Leonardo, soprattutto dopo che la Commissione Europea ha stanziato 910 milioni di euro per l’edizione 2024 del Fondo europeo per la difesa, con l’obiettivo di rafforzare e innovare l’industria della difesa continentale.

    Sul fronte bancario, si attende entro il 4 giugno la decisione dell’antitrust Ue sull’offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit su Banco Bpm. Secondo Il Giornale, l’amministratore delegato Andrea Orcel sarebbe più propenso a fare un passo indietro. Un’eventuale rinuncia da parte di Unicredit potrebbe riaprire il dossier di una fusione tra Banco Bpm e Banca Mps, con possibili sviluppi che includerebbero anche Mediobanca e Banca Generali.

  10. Apertura prudente per oggi

    Dopo una settimana positiva che ha riportato gli indici ai livelli precedenti all’introduzione dei dazi (Milano +1,9%), le Borse europee si avviano a un'apertura più prudente. I future segnano un lieve calo: Euro Stoxx 50 -0,07%, Ftse Mib -0,26%, Dax 40 e Cac 40 -0,05%, Aex -0,06%, mentre restano leggermente positivi quelli dell'Ibex 35 di Madrid.

    In una giornata povera di dati macroeconomici, l’attenzione dei mercati è già rivolta alla riunione della Federal Reserve di domani e mercoledì, con particolare interesse per la decisione sui tassi e le dichiarazioni del presidente Jerome Powell.