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La Borsa del 7 maggio, Milano chiude a -0,6% mentre si attende la riunione della Fed
Gli investitori sono sollevati per la notizia che Stati Uniti e Cina si incontreranno. Ma aumentano le tensioni geopolitiche in Medio Oriente, in Ucraina e tra India e Pakistan
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Le Borse europee chiudono senza grandi movimenti una seduta segnata dall’attesa per la decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse, attesa in serata. A Milano, il Ftse Mib perde lo 0,62%, con la stagione delle trimestrali che continua a movimentare il listino.
Quanto alla Fed, gli analisti si aspettano un mantenimento dello status quo sui tassi. L’attenzione sarà però tutta rivolta alle parole del presidente Jerome Powell, da cui si cercheranno indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale, in un contesto segnato dalla contrazione del Pil nel primo trimestre 2025 e da un’inflazione ancora elevata.
A Piazza Affari, riflettori puntati sulle trimestrali: brilla Amplifon (+2,75%) dopo i conti diffusi ieri, seguita da Italgas (+1,39%), che ha pubblicato oggi i suoi risultati. In calo, invece, Buzzi (-3,51%), Diasorin (-3,05%) e Intesa Sanpaolo (-1,99%).
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Bene Amplifon, giù i farmaceutici
Le Borse europee si muovono all’insegna della cautela a metà giornata, con gli investitori concentrati sull’atteso verdetto della Federal Reserve previsto per stasera. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede lo 0,26%, in linea con Londra e Francoforte (-0,25%), mentre Parigi è la peggiore con un calo dello 0,7%. In rosso anche Madrid (-0,5%), mentre si distingue in positivo Amsterdam con un +0,13%.
In Europa, riflettori puntati sulle trimestrali: brilla Bmw (+1,9%) grazie a conti superiori alle attese e alla conferma della guidance per l’anno. Rally anche per Novo Nordisk (+4,3%) dopo risultati robusti.
A Milano, Amplifon svetta con un rialzo del 4% in scia ai risultati trimestrali positivi e alle promozioni da parte degli analisti. Bene anche Italgas (+1,5%) dopo i conti. In fondo al listino i titoli del settore farmaceutico, con Diasorin e Recordati in calo dell’1,8%.
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Milano va in calo
Le Borse europee aprono all’insegna dell’incertezza in una giornata dominata dall’attesa per le decisioni della Federal Reserve. Gli investitori restano cauti, divisi tra le speranze di progressi nei colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina previsti nel fine settimana in Svizzera, e l’escalation delle tensioni geopolitiche, in particolare con il nuovo fronte tra India e Pakistan riaccesosi nella notte.
In questo clima, gli indici si muovono in ordine sparso: Milano arretra dello 0,2%, Parigi cede lo 0,4%, Francoforte segna un modesto +0,03% dopo la nomina di Merz a cancelliere, mentre Amsterdam guadagna lo 0,15%.
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Titoli di Stato stabili in avvio, spread in lieve calo
Apertura senza scosse per i titoli governativi dell’Eurozona. Sul mercato secondario, il rendimento del BTp decennale resta stabile al 3,62%, in linea con la chiusura della seduta precedente. Lo spread con il Bund tedesco di pari durata si riduce leggermente a 108 punti base, rispetto ai 109 di ieri sera.
L’attenzione dei mercati è rivolta alla riunione odierna del comitato di politica monetaria della Federal Reserve, che secondo le attese dovrebbe confermare i tassi d’interesse nell’intervallo 4,25%-4,50%. Lo scorso aprile, il presidente Jerome Powell aveva segnalato l’intenzione della banca centrale di attendere un quadro macroeconomico più chiaro prima di procedere con eventuali modifiche alla politica monetaria.
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Male Recordati e Buzzi
Tra i titoli in calo, la peggiore è Recordati, che cede l’1,60%. Vendite anche su Buzzi (-1,28%), Prysmian e Tenaris (entrambe in flessione dell’1,14%), oltre che su Finecobank (-1,10%).
Nome Valore Var % Recordati Ord 52,35 -1,60% Buzzi 47,82 -1,28% Prysmian 50,08 -1,14% Tenaris 14,725 -1,14% Finecobank 17,905 -1,10% Interpump Group 31,94 -0,75% Unicredit 52,02 -0,73% Diasorin 98,02 -0,69% Eni 12,634 -0,64% Bper Banca 7,35 -0,62% -
Amplifon guida i rialzi
Nella prima parte della seduta milanese si mette in evidenza Amplifon, che segna un rialzo del 2,37%, seguita da Italgas (+2,23%) e Poste Italiane (+0,99%). Bene anche Snam (+0,79%) e Ferrari (+0,62%).
Nome Valore Var % Amplifon 18,98 +2,37% Italgas 7,33 +2,23% Poste Italiane 18,43 +0,99% Snam 5,09 +0,79% Ferrari 419,60 +0,62% Campari 6,018 +0,57% Enel 7,737 +0,53% Terna 8,778 +0,46% Telecom Italia 0,3602 +0,45% Saipem 2,06 +0,39% -
Borse europee incerte all'avvio
Partenza debole per i principali listini europei. Milano apre poco mossa, con un -0,11%, mentre Francoforte registra un andamento laterale (+0,01%). Più marcato il calo di Parigi, che cede lo 0,37%, mentre Londra apre in ribasso dello 0,23%.
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Altra ondata di trimestrali in arrivo
Sul listino milanese riflettori puntati su Intesa Sanpaolo, che – come dichiarato dall’amministratore delegato Carlo Messina dopo i risultati trimestrali – non intende prendere parte all’attuale fase di consolidamento bancario, giudicata già troppo affollata. Positiva, invece, la performance della Banca Popolare di Sondrio, che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 173,3 milioni di euro, in crescita del 19,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel corso della giornata sono attesi i conti di altri protagonisti del mercato come Banco Bpm, Bper Banca, Italgas, Tim e Ariston. Si riunisce inoltre il cda di Generali per una prima valutazione dell’offerta presentata da Mediobanca su Banca Generali.
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Borse attese poco mosse
Borse europee attese poco mosse (+0,02% il future sull’Eurostoxx50) in avvio di seduta. Da una parte, gli investitori sono sollevati per la notizia che il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, e il rappresentante per il Commercio, Jamieson Grier, incontreranno questa settimana gli omologhi cinesi in Svizzera. Si tratterà del primo incontro ufficiale tra rappresentanti americani e cinesi dall'imposizione dei dazi contro Pechino da parte dell’amministrazione Trump.
Dall’altra preoccupano le tensioni geopolitiche: il presidente statunitense, Donald Trump, ha annunciato che gli Houthi hanno “capitolato”, ma ora è sotto attacco la capitale dello Yemen dalle forze israeliane e l’India nella notte di ieri ha bombardato cinque località pakistane.