La Borsa dell’8 maggio, l’accordo Usa-Gb fa felice l’Europa e Milano chiude a +1,7%

La Fed ha lasciato i tassi invariati, sottolineando che in un mercato del lavoro ancora resiliente ci sono segnali di monitorare e ha messo in guardia dai rischi dell'inflazione

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 8 Maggio 2025 18:04

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Borse europee in rialzo

    Le Borse europee chiudono in deciso rialzo, spinte dalle rinnovate speranze di un accordo commerciale tra Stati Uniti e partner globali, Cina inclusa. A infondere ottimismo è stato l'annuncio, da parte dell'ex presidente Trump, di un'intesa già raggiunta con il Regno Unito. Intanto, si guarda con attenzione ai colloqui tra Washington e Pechino attesi nei prossimi giorni in Svizzera. Anche le banche centrali restano protagoniste. Dopo lo status quo mantenuto ieri dalla Federal Reserve, oggi la Bank of England ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base, dando ulteriore impulso ai mercati.

    Piazza Affari è la migliore tra le principali Borse europee, con il Ftse Mib in progresso dell’1,72% e lo spread Btp-Bund in calo a 105 punti base. A trainare il listino milanese è stato il flusso di trimestrali positive: Prysmian svetta con un guadagno del 6,4% grazie a conti sopra le attese. Bene anche Bper (+3,4%), Banca Mediolanum e Leonardo (entrambe +2,5%).

    Tra le banche, Intesa Sanpaolo si distingue con un rialzo del 3%, mentre Mediobanca (+2,6%) allunga il passo su Mps (+2,6%), ampliando il differenziale di valutazione. In evidenza anche Stellantis, che guadagna quasi il 5%, e Iveco con un +3,6%. In fondo al listino le utility, penalizzate dalle prese di profitto: Enel cede il 2%.

     

  2. Borse europee in rialzo con il traino di tech e banche

    Accelerano a fine mattinata le principali Borse europee, sostenute dall’ottimismo sul fronte commerciale e dalle trimestrali societarie. Milano avanza dell’1%, in linea con Parigi, mentre Francoforte guadagna l’1,2% e Amsterdam l’1,15%. Positivi anche i future sugli indici statunitensi, che salgono di oltre un punto percentuale.

    A sostenere il sentiment è ancora una volta il tema dei dazi. I mercati scommettono su un annuncio imminente di accordo tra Stati Uniti e Unione Europea, mentre cresce l’attesa per i colloqui Usa-Cina previsti in Svizzera nei prossimi giorni. Intanto l’amministrazione Trump starebbe valutando un allentamento delle restrizioni sull’export di chip per l’intelligenza artificiale, spingendo al rialzo il comparto tecnologico.

    A Piazza Affari, i riflettori sono puntati su Prysmian, che guida il listino con un balzo del 6% grazie ai risultati trimestrali oltre le attese. Bene anche il comparto bancario, con acquisti diffusi.

  3. Poste: "con Tim da 2026 via ad iniziative per sinergie"

    Sul fronte strategico, Poste Italiane ha annunciato di aver sottoscritto un accordo con Vivendi per l'acquisizione del 15% delle azioni ordinarie di Telecom Italia. L’operazione, il cui completamento è previsto entro il secondo trimestre 2025, porterà la partecipazione complessiva del gruppo in Tim al 24,8% del capitale con diritto di voto.

    "Con questo investimento strategico di lungo periodo – ha dichiarato l’amministratore delegato Matteo Del Fante – vogliamo sostenere il consolidamento del mercato italiano delle telecomunicazioni". Il manager ha aggiunto che Poste sta lavorando su più fronti per creare sinergie con Tim, anche grazie al Memorandum of Understanding firmato ieri tra le due società, che prevede un nuovo contratto per garantire a Postepay l’accesso all’infrastruttura di rete mobile di Tim a partire dal 1° gennaio 2026.

  4. Banca Mediolanum, utile in crescita del 10% nel primo trimestre

    Banca Mediolanum ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto di 243 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato, spiega la società in una nota, è stato favorito dai "positivi effetti di mercato registrati in particolare nei primi due mesi dell’anno".

    La performance commerciale ha spinto in alto le masse medie, contribuendo a generare commissioni nette pari a 316,2 milioni di euro, in aumento del 9% su base annua. Il margine operativo si è attestato a 279,1 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al primo trimestre 2024, grazie alla crescita dei ricavi commissionali e al controllo dei costi, che hanno compensato il calo del margine di interesse. Quest’ultimo è sceso a 180 milioni di euro (-18%), penalizzato dal mutato contesto dei tassi e dall’aumento del costo della raccolta, legato al successo delle iniziative commerciali.

    Il totale delle masse gestite e amministrate ha raggiunto quota 140,3 miliardi di euro, in crescita dell’1% rispetto alla fine del 2024.

  5. Poste Italiane, utile in crescita del 19%. Sale al 24,8% la quota in Tim

    Poste Italiane ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi pari a 3,2 miliardi di euro, in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi, precisa la società, sono al netto dei costi legati all’acquisto di materie prime, agli oneri di sistema e al trasporto di energia elettrica e gas.

    L’Ebit adjusted si è attestato a 796 milioni di euro, in crescita del 12,8% su base annua, spinto sia dall’aumento dei ricavi sia dalla continua razionalizzazione dei costi. L’utile netto ha raggiunto i 597 milioni, segnando un +19,1% rispetto al primo trimestre 2024.

  6. I dazi tornano a influenzare i mercati

    Le Borse europee aprono la giornata con il segno più, trainate dalle aspettative di un possibile accordo commerciale annunciato dagli Stati Uniti. In un contesto dominato da incertezza e prudenza, i mercati reagiscono positivamente alle dichiarazioni sul commercio internazionale, che tornano a essere il principale driver del sentiment. Milano apre in progresso dello 0,4%, sostenuta anche dalla stagione delle trimestrali.

    Il clima resta cauto, con le tensioni geopolitiche – incluso il riemergere del fronte India-Pakistan – sempre sotto osservazione, ma il focus resta sulle trattative tra Stati Uniti e Cina, che dovrebbero entrare nel vivo da domani con una serie di incontri in programma in Svizzera.

    Nel frattempo, Downing Street ha anticipato che il premier britannico Keir Starmer parlerà oggi di un possibile accordo commerciale con gli Stati Uniti, rafforzando le ipotesi avanzate da Donald Trump, che nella notte, via Truth Social, ha preannunciato un’intesa imminente con “un grande e rispettatissimo Paese”.

    Il tono positivo dei mercati si accompagna alla lettura della politica monetaria: dopo il prevedibile nulla di fatto della Fed, che ha lasciato i tassi invariati segnalando cautela sul futuro economico statunitense, oggi tocca alla Bank of England. Le attese convergono su un possibile taglio dei tassi di 25 punti base, che potrebbe ulteriormente sostenere il sentiment degli investitori.

  7. Juventus in calo, delisting in arrivo?

    Il titolo Juventus Football Club ha registrato un calo del 4,52%, attestandosi a 2,79 euro per azione. Questa flessione si inserisce in un contesto di incertezza legato a possibili cambiamenti nella struttura societaria del club.

    Secondo quanto riportato da Torino Cronaca, l'ingresso del nuovo socio Tether Investments, controllato da Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino, ha portato la loro partecipazione oltre il 10% del capitale sociale. Questo incremento, unito alla quota di oltre il 64% detenuta da Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha ridotto il flottante (le azioni disponibili sul mercato) al di sotto del 15%, avvicinandosi alla soglia minima del 10% richiesta per la permanenza in Borsa nel segmento Euronext Growth. La situazione alimenta speculazioni su un possibile delisting della Juventus, ovvero l'uscita dalla Borsa, scenario che potrebbe essere facilitato da un aumento di capitale e da operazioni di riacquisto di azioni.

  8. Vendite su Telecom Italia

    Sul fronte opposto, tra i peggiori titoli del listino milanese spicca Telecom Italia, che cede il 4,60% a 0,34 euro, zavorrata da prese di profitto o possibili incertezze sul fronte strategico. In calo anche Amplifon (-1,71% a 18,725 euro) ed Enel (-1,70% a 7,611 euro), penalizzata dal comparto utility in sofferenza. Deboli anche A2A (-1,46% a 2,224 euro) e Hera, che lascia sul terreno lo 0,90% a 4,17 euro.

    Nome Valore Var %
    Telecom Italia 0,34 -4,60%
    Amplifon 18,725 -1,71%
    Enel 7,611 -1,70%
    A2a 2,224 -1,46%
    Hera 4,17 -0,90%
    Inwit 10,55 -0,85%
    Terna 8,582 -0,81%
    Italgas 7,22 -0,69%
    Diasorin 95,06 -0,67%
    Snam 5,034 -0,55%
  9. Brillano Bper Banca, Buzzi e Popolare di Sondrio

    A metà mattinata Piazza Affari si muove in rialzo, trainata da alcuni titoli protagonisti di forti guadagni. In evidenza Bper Banca, che svetta con un balzo del +4,47% a 7,672 euro, dopo conti trimestrali superiori alle attese. Bene anche Buzzi, in crescita del +3,08% a 48,18 euro, e Banca Popolare di Sondrio, che guadagna il +2,59% a 11,665 euro. Acquisti anche su Iveco Group (+2,00% a 14,255 euro) e Unicredit, che avanza dell’1,59% a 52,37 euro, sostenuta dal sentiment positivo sul settore bancario.

    Nome Valore Var %
    Bper Banca 7,672 +4,47%
    Buzzi 48,18 +3,08%
    Bca Pop Sondrio 11,665 +2,59%
    Iveco Group 14,255 +2,00%
    Unicredit 52,37 +1,59%
    Intesa Sanpaolo 4,73 +1,32%
    Stellantis 8,405 +1,29%
    Banco Bpm 9,876 +1,21%
    Tenaris 14,81 +0,99%
    Stmicroelectronics 20,34 +0,94%
  10. Borse europee in apertura positiva

    Le principali piazze europee inaugurano la seduta in territorio positivo. Francoforte guida i rialzi con un +0,65%, seguita da Milano che segna un incremento dello 0,42%. In progresso anche Londra (+0,36%), mentre Parigi mostra un rialzo più contenuto dello 0,40%, confermando un avvio cauto.

     

  11. A Milano occhio alle trimestrali

    A Piazza Affari l’attenzione è rivolta alle trimestrali, con diversi big del listino sotto i riflettori. Bper Banca ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto superiore alle attese: 442,9 milioni di euro, in calo del 3,1% su base annua ma ben oltre i 365,4 milioni stimati dal consenso Bloomberg. Il risultato premia la gestione dell’amministratore delegato Gianni Franco Papa.

    Nexi ha riportato conti in crescita, con ricavi pari a 810,2 milioni di euro, in aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, in linea con le attese degli analisti.

    Risultati sopra le previsioni anche per Prysmian, che ha registrato ricavi per 4,77 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 3,69 miliardi dell’anno precedente e con un incremento organico del 5%. Il consensus si fermava a 4,58 miliardi.

    Nel corso della giornata sono attesi i consigli di amministrazione per l’approvazione dei conti di numerose società tra cui

    • Azimut;
    • Banca Ifis;
    • Banca Mediolanum;
    • Mps;
    • Banco Desio;
    • Brembo;
    • Credem;
    • Campari;
    • Enel;
    • Illimity;
    • Leonardo;
    • Mediobanca;
    • Poste;
    • Recordati;
    • Snam;
    • Technogym.
  12. L'accordo di Trump

    Le Borse europee sono attese in rialzo all’apertura (+0,60% il future sull’Eurostoxx50), seguendo l’andamento positivo dei futures statunitensi. A sostenere l’ottimismo dei mercati è l’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha anticipato per le 16 ora italiana la presentazione dei dettagli di un importante accordo commerciale con un Paese non specificato, che secondo indiscrezioni sarebbe la Gran Bretagna.

    L’attenzione degli investitori è rivolta anche ai colloqui tra Stati Uniti e Cina in programma sabato a Ginevra, visti come un possibile primo passo verso la fine della guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali.