La Borsa del 1 luglio, il mese si apre in negativo per Milano che chiude a -0,58%

Nonostante i record di Wall Street, prevale la cautela tra gli investitori europei. Si aspetta il 9 luglio, giorno in cui i dazi passeranno dal 10% a cifre ben superiori

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 1 Luglio 2025 18:00

Le ultime notizie della Borsa europea ed internazionale.

  1. Milano chiude in rosso

    L'inizio del secondo semestre 2025 non parte nel migliore dei modi. Da un lato pesano le incertezze sui dazi, in vista della scadenza del prossimo 9 luglio, insieme alle giravolte delle dichiarazioni e delle politiche dell'amministrazione Usa guidata da Donald Trump, dall'altro resta alta l'attenzione sulle banche centrali e sull'andamento dell'economia, con l'inflazione europea risalita al 2%.

    Per questo, a Piazza Affari il Ftse Mib archivia la giornata con un calo dello 0,58%, appesantito dalle banche (la peggiore Mediobanca, -4,2% dopo l'uscita di Banca Mediolanum - 2,12%, pesanti anche la Pop. Sondrio, Bper Banca e Mps) e da Leonardo (-5%). In testa Campari (+3,4%) e Brunello Cucinelli (+3,10%) grazie al giudizio positivo degli analisti di Bofa, che consigliano di comprare le azioni.

  2. Valeo Foods (Bain Capital) compra Melegatti 1894

    Il Gruppo Valeo Foods (gruppo Bain Capital), uno dei principali produttori europei di dolci, snack e prodotti da forno di alta qualità, ha acquisito con successo gli asset di Melegatti 1894, storico produttore italiano di panettoni, pandori e croissant.

    "Questa acquisizione - spiega una nota, rappresenta un ulteriore passo nella strategia del Gruppo Valeo Foods di espandere il proprio portafoglio di dolci da forno e consentirà inoltre di potenziare le proprie capacità produttive e logistiche, aumentando la capacità per soddisfare una domanda crescente, pur mantenendo il carattere distintivo e l'autenticità dei prodotti Melegatti".

    Melegatti resterà a Verona, dove continueranno le attività produttive nei due stabilimenti di San Giovanni Lupatoto e San Martino Buon Albergo.

  3. Milano continua a restare in calo

    Restano deboli le Borse europee a metà seduta, mentre sono in rosso anche i future di Wall Street dopo i record della vigilia. A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,42% e nel resto del Vecchio Continente perdono quota anche Francoforte (-0,4%), Londra (-0,32%), Parigi (-0,23%) e Amsterdam (-0,48%). Unica eccezione Madrid che sale dello 0,18%.

    Tra i principali titoli milanesi Brunello Cucinelli sale del 2,42% grazie al giudizio positivo degli analisti di Bofa, che ora consigliano di comprare le azioni. Bene anche A2a (+1,97%) dopo la cessioni delle reti gas lombarde ad Ascopiave e l'accordo con Bp per la fornitura di Gnl, Enel (+1,95%) e Campari (+1,12%).

    Perde il 3,72% invece Mediobanca dopo il collocamento del 3,5% del capitale da parte di Banca Mediolanum. Giù anche Leonardo (-3,1%), Mps (-2,76%) e StMicroelectronics (-1,93%).

  4. Banca Mediolanum esce da Mediobanca

    Mediolanum dice addio a Mediobanca e vende l’intera sua quota, che deteneva da anni, pari a circa il 3,5% della banca. Il gruppo, che fa capo alla famiglia Doris e alla Fininvest dei Berlusconi, si toglie così dall’impiccio di dover scegliere se consegnare le azioni all’offerta di scambio lanciata da Mps oppure abbracciare la strategia difensiva dell’ad di Mediobanca, Alberto Nagel.

    Le azioni sono state vendute da Banca Mediolanum e Mediolanum Vita, mentre resta da chiarire il ruolo della holding Finprog, anch'essa azionista ma fuori dal patto di consultazione. L’operazione segna la fine di un legame trentennale: nel 1996 fu Mediobanca a curare la quotazione di Mediolanum, e nel 2000 il gruppo fondato da Ennio Doris entrò stabilmente nel capitale della merchant bank. Negli anni ci furono progetti comuni, come la joint venture Banca Esperia, poi assorbita da Mediobanca.

    L’uscita di Mediolanum segue altre recenti dismissioni da parte di soci storici del patto, come Vittoria Assicurazioni e la famiglia Gavio. Il tutto avviene mentre si attende il via libera della Consob all’Ops di Montepaschi, che ha ricevuto l’ok preliminare della BCE.

  5. De Guindos: "Economia euro non va bene"

    Non sono confortanti le parole del vicepresidente della Bce Luis de Guindos. In un'intervista a Bloomberg Tv, ha spiegato come il livello di incertezza stia danneggiando l'andamento dell'economia e allontana un futuro taglio dei tassi.

    "Il tasso di crescita dell'area euro sarà inferiore all'1% nel 2025 e leggermente superiore nel 2026 - spiega de Guidos - Ritengo che i rischi siano chiaramente orientati al ribasso. Riteniamo che nel secondo e nel terzo trimestre i tassi di crescita saranno molto più vicini allo zero. Questa è la situazione, ma un ulteriore taglio dei tassi di interesse non aiuterà a migliorare l'economia"

  6. Giù Mediobanca

    In calo invece Mediobanca, che cede il 3,27% a 19,09 euro, seguita da Banca Mps (-1,99%), Iveco Group (-1,98%), Stmicroelectronics (-1,33%) e Leonardo (-1,28%).

    Nome Valore Var %
    Mediobanca 19,09 -3,27
    Banca Monte Paschi Siena 7,078 -1,99
    Iveco Group 16,37 -1,98
    Stmicroelectronics 25,60 -1,33
    Leonardo 47,17 -1,28
    Buzzi 46,68 -0,81
    Saipem 2,309 -0,69
    Tenaris 15,87 -0,66
    Bper Banca 7,666 -0,65
    Stellantis 8,464 -0,53
  7. Bene Enel

    Tra i titoli in evidenza a Piazza Affari, spicca Enel, in rialzo dello 0,77% a 8,118 euro, seguita da Italgas (+0,76%), Hera (+0,68%), Inwit (+0,67%) e Brunello Cucinelli (+0,63%).

    Nome Valore Var %
    Enel 8,118 +0,77
    Italgas 7,255 +0,76
    Hera 4,13 +0,68
    Inwit 10,45 +0,67
    Brunello Cucinelli 103,85 +0,63
    A2a 2,297 +0,53
    Snam 5,168 +0,51
    Terna 8,77 +0,50
    Prysmian 60,26 +0,37
    Generali 30,31 +0,33
  8. Borse europee caute in avvio

    Partenza debole per Francoforte, che segna un progresso contenuto dello 0,24%. Londra apre in leggero rialzo dello 0,26%, mentre Parigi si muove sui livelli della vigilia con un +0,11%. Milano registra un lieve calo dello 0,1% nei primi scambi.

  9. Risico bancario al centro

    Sul listino milanese attenzione a Banca Mediolanum che con Mediolanum Vita ha ceduto le rispettive quote in Mediobanca (il 3,5% del capitale) tramite una vendita fuori mercato a un prezzo di 18,85 euro per azione. Il 30 giugno il titolo Mediobanca ha registrato un ultimo prezzo di 19,735 euro.

    Mentre le adesioni all'opa di Bper sulla Banca Popolare di Sondrio sono balzate il 30 giugno al 19,98% del capitale oggetto dell'offerta dallo 0,16% di venerdì scorso.

  10. Prevale la cautela prima del 9 luglio

    Si preannuncia una giornata tranquilla in Borsa, con il future sull’Eurostoxx50 a +0,04% nonostante gli ultimi record di Wall Street.

    Gli investitori sono cauti in vista della scadenza del 9 luglio imposta dal presidente statunitense, Donald Trump, per l’entrata in vigore dei dazi, quando le tariffe passeranno dal temporaneo 10% a un livello superiore fino al raggiungimento di un accordo.