Opa totalitaria di Banca Cf+ su Banca Sistema. L’istituto nato dall’esperienza del Credito fondiario ha lanciato un’Offerta pubblica di acquisto sul 100% dell’istituto milanese a 1,8 euro per azione. Come spiegato in una nota, l’operazione ha l’obiettivo di fondersi con Banca Sistema, che dunque non subirà delisting e rimarrà nel segmento Star del listino di Piazza Affari.
Sulla base dei dati al 31 dicembre 2024, al termine del perfezionamento dell’offerta il nuovo gruppo bancario avrà un attivo complessivo di oltre 6,5 miliardi e crediti verso la clientela superiori a 4,3 miliardi.
L’Opa su Banca Sistema
Ogni azione portata in adesione all’offerta sarà corrisposta per un valore pari a 1,80 euro, ripartiti in 1,382 in contanti e 0,418 euro tramite l’attribuzione di 21 azioni di Kruso Kapital , società controllata da Banca Sistema e quotate su Egm, frazionate con un rapporto di 1 a 98.
L’Opa è sostenuta dall’azionista di riferimento dai fondi gestiti dall’azionista si riferimento di Banca Cf+, Elliott Investment Management.
L’istituto, inoltre, è assistito da Unicredit e dallo studio Chiomenti e porta un pacchetto di adesioni da 19.995.371 azioni ordinarie, rappresentanti circa il 24,86% del capitale sociale di Banca Sistema, sottoscritto il 29 giugno dagli azionisti Gianluca Garbi, Sgbs e Garbifin.
Come specificato in una nota, l’operazione di mercato è rivolta a tutti gli azionisti della Banca, che avranno l’opportunità di valorizzare immediatamente l’investimento effettuato nel tempo, riducendo con il corrispettivo e le 21 azioni i potenziali rischi della realizzazione degli obiettivi strategici di medio-lungo termine.
In seguito all’Offerta pubblica di acquisto, il titolo di Banca Sistema è crollato in Borsa, arrivando a cedere l’11%, sotto il valore di 1,8 euro ad azione riconosciuto da Cf+.
Secondo quanto affermato dagli analisti di Intermonte a Il Sole 24 Ore, l’offerta era “inattesa” e all’inizio delle contrattazioni si poneva a sconto rispetto al prezzo di Borsa di apertura di 1,994 euro per azione.
Il risiko bancario
L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Cf+, Iacopo De Francisco, ha commentato la fase che sta caratterizzando il settore bancario italiano, spiegando che l’operazione va verso l’esigenza di creare operatori più grandi ed efficienti anche nel settore degli istituti specializzati, con dotazioni patrimoniali abbastanza ampie da poter cogliere le opportunità del mercato:
“L’integrazione di Banca CF+ con Banca Sistema consente di unire competenze, tecnologie e visione industriale per creare un operatore più solido e innovativo, capace di crescere nei segmenti di business d’elezione. Rimarremo una realtà quotata, e ciò offrirà l’opportunità di aggregare anche altri operatori che possano portare competenze e asset distintivi. Questa iniziativa genererà valore per tutti gli stakeholder”.
L’Opa lanciata da Banca sistema arriva negli stessi giorni della scalata di Mediobanca da parte di Monte dei Paschi di Siena, che, dopo aver ricevuto il via libera dalla Bce, ha dato il via libera un aumento di capitale da oltre 13 miliardi di euro per sostenere l’Offerta pubblica di scambio.
Un’Ops alla quale Mediobanca sta cercando di resistere promettendo remunerazioni complessive per gli azionisti pari a 4,9 miliardi di euro in tre anni.