Le fusioni e acquisizioni (M&A) nel settore bancario europeo sono in crescita. La volatilità del mercato innescata dai dazi statunitensi ha minacciato la ripresa globale delle M&A, con diverse operazioni ritardate o annullate, ma non sembra aver frenato la conclusione di accordi nel settore bancario. Dall’inizio del 2025 sono state annunciate operazioni bancarie europee per un totale record di 27 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2024. Con le principali banche europee che generano un sostanziale eccesso di capitale – oltre 300 miliardi restituiti agli azionisti dal 2022 – si registra una rinnovata capacità e propensione per le attività di M&A. È quanto emerge da un report di Oliver Wyman.
La ripresa delle operazioni
I volumi delle operazioni si erano già ripresi nettamente dai minimi storici della pandemia, raddoppiando a 36 miliardi tra il 2020 e il 2024, trainati dalla ripristinata redditività del settore, dal miglioramento della situazione patrimoniale e dall’urgenza strategica di scalabilità e diversificazione. “Sebbene sia ancora troppo presto per prevedere la portata e l’impatto finali dei dazi sul panorama degli accordi bancari europei, la logica di fondo per il consolidamento nel settore bancario europeo – rileva Oliver Wyman – è più convincente di quanto non lo sia stata negli ultimi dieci anni. La ripresa dell’attività di M&A e il suo potenziale futuro ci ricordano che il modo migliore per i team di gestione di acquisire valore è seguire un insieme approfondito e collaudato di best practice”.
Le ragioni alla base del trend di M&A nel settore bancario
I team di gestione delle banche europee hanno i mezzi per impegnarsi in fusioni e acquisizioni strategiche. La capacità e la propensione a impegnarsi in fusioni e acquisizioni da parte delle principali banche europee stanno alimentando l’attività, dopo un decennio di stagnazione. Nei prossimi due anni, – spiega il report – si prevede che le banche europee del primo quartile genereranno oltre 500 miliardi di dollari di capitale in eccesso rispetto ai minimi regolamentari.
Con le valutazioni delle banche europee prossime ai massimi storici, i team di gestione hanno una gamma crescente di opzioni su dove impiegare tale capitale in eccesso. I rendimenti relativi delle fusioni e acquisizioni sembrano sempre più interessanti rispetto ai riacquisti di azioni proprie. Nel frattempo, anche in Europa le autorità di regolamentazione hanno iniziato a supportare maggiormente le fusioni e acquisizioni nel settore bancario.
La frammentazione del settore bancario europeo
A sostenere il trend di M&A è anche la frammentazione del settore bancario europeo. Le prime cinque banche in Europa e nel Regno Unito – sottolinea Oliver Wyman – detengono solo il 24% degli attivi bancari rispetto al 57% degli Stati Uniti. Per questo, spiega il report, vi è un ampio margine di manovra. Acquisizioni e fusioni bancarie permettono, inoltre, agli istituti di credito di diversificare o rafforzare la propria presenza in segmenti di clientela più redditizi, come la gestione patrimoniale.