La maggior parte delle Borse europee ha chiuso la seduta in rialzo, proseguendo il recupero innescato dal rinvio dell’applicazione dei dazi da parte dell’amministrazione statunitense nei confronti dell’Europa in attesa di trovare un’intesa.
Guardando a Piazza Affari, il FTSE MIB ha terminato a 40.125 punti (+0,34%); sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share è salito dello 0,35% a 42.635 punti. Guadagni anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,47%); come pure, in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,57%).
I titoli migliori
Tra i migliori titoli del principale paniere milanese:
- Prysmian porta a casa un rialzo del +4,56%
- Amplifon segna un 2,60%
- Nexi registra un +2,48%
- Leonardo chiude con un +2,34%
- Brunello Cucinelli termina con un +1,99%
La migliore del listino è Prysmian, che beneficia del fatto che gli analisti di Barclays abbiano incrementato il target price sul titolo, affermando che il recente blackout in Spagna e Portogallo ha messo sotto esame la transizione energetica e la resilienza della rete elettrica e questo probabilmente sosterrà la spesa in conto capitale delle reti. Leonardo continua le sue performance positive, insieme agli atri titoli europei del comparto difesa, con le continue tensioni geopolitiche e con i mancati passati avanti nella risoluzione dell’aggressione russa all’Ucraina.
I titoli peggiori
Tra i peggiori della giornata si segnalano:
Telecom Italia accusa un ribasso dello -2,17%
Tenaris chiude con un -1,31%
Pirelli termina gli scambi con un -0,99%
Azimut cede lo -0,92%
Enel registra una flessione dello -0,74%
Spicca il ribasso di TIM dopo che la Corte di Cassazione ha sollevato d’ufficio la questione sulla correttezza dell’impugnazione sulla sentenza di primo grado relativa alla restituzione del canone versato nel 1998, allungano i tempi per incassare 1 miliardo di euro. Su Pirelli pesa l’indiscrezione di Bloomberg secondo cui il governo statunitense ha avvertito il produttore italiano di pneumatici che la vendita di veicoli dotati della sua avanzata tecnologia di sensori potrebbe essere limitata negli Stati Uniti a causa di preoccupazioni relative all’influenza dell’investitore cinese Sinochem.