Mediolanum esce dal capitale di Mediobanca e si smarca dall’OPS

Ceduta la partecipazione del 3,5% di Mediobanca con il Patto di sindacato che ora scende all'8% del capitale in vista dell'OPS di Montepaschi

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Redazione

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Pubblicato: 1 Luglio 2025 13:53

Mediolanum, la società di gestione del risparmio che fa capo alla famiglia Doris, cede la propria partecipazione (storica) nel capitale di Mediobanca, uscendo anche dal Patto di sindacato di Piazzetta Cuccia. Una decisione che segue il lancio dell’OPS da parte di Monte dei Paschi di Siena ed il nuovo Piano recentemente presentato dal management di Mediobanca.

Il collocamento accelerato del 3,5% del capitale

Mediolanum, per conto proprio e di Mediolanum Vita, ha annunciato il perfezionamento della vendita di 29.095.110 azioni ordinarie di Mediobanca, corrispondenti a circa il 3,5% del capitale sociale, pari all’intera partecipazione detenuta in Piazzetta Cuccia, un prezzo pari a 18,85 euro per azione. Tale corrispettivo comporta uno sconto del 4,5% rispetto alla chiusura di borsa di ieri 30 giugno di 19,735 euro, ma segna un rialzo di circa il 35% da inizio anno, trovando il titolo sui massimi storici.

Il collocamento, avvenuto ad un controvalore lordo di 548,4 milioni di euro, è stato effettuato attraverso un processo di accelerated bookbuilding condotto presso investitori istituzionali. Morgan Stanley ha agito come Sole Bookrunner per il Collocamento.  La data operazione (trade date) del collocamento cade il 1° luglio 2025 e il regolamento è previsto per il 3 luglio 2025.

Partecipazione finanziaria e non strategica

“Il Gruppo Mediolanum ha eseguito questa operazione in coerenza con la natura finanziaria e non strategica della partecipazione e in linea con il proprio percorso di crescita organica che da sempre privilegia solidità ed efficienza patrimoniale”

spiega una nota di Mediolanum.

La vendita del 3,5% di Piazzetta Cuccia però mette fine ad una lunga e solida relazione, durata un quarto di secolo, sin da quando, a metà anni ’90, Enrico Cuccia curò la quotazione di Banca Mediolanum. La finanziaria della famiglia Doris è stata anche uno dei più convinti sostenitori di Mediobanca, partecipando al Patto di sindacato, che sino a ieri raccoglieva l’11,7% del capitale. Ora la quota conferita nel Patto è scesa attorno all’8%, avendo registrato altre uscite: Vittoria Assicurazioni con la sua quota dello 0,3% e Gavio con lo 0,2%.

La necessità di non prendere posizione nel risiko

Al di là delle dichiarazioni di rito dei soci pattizi, la scelta di Mediolanum, analoga a quella effettuata da altri aderenti al Patto, sembra voler sottolineare la necessità di mantenersi neutrali nella grande partita del risiko bancario. La vendita della quota in capo a Mediolanum, infatti, segue il lancio dell’OPS su Mediobanca da parte del Monte dei Paschi di Siena, che ha già ottenuto il via libera della Bce ed ora attende solo il via libera della Consob.

Proprio di recente, Massimo Doris si era smarcato dal dare un giudizio sull’OPS, affermando che “sulla carta tutte le OPS hanno senso, non c’è una valutazione univoca”, mentre la Presidente di Fininvest Marina Berlusconi, azionista di riferimento di Mediolanum, aveva ribadito “siamo solo spettatori”, aggiungendo “su questa partita, come su tutte le altre, qualsiasi cosa sceglierà il mercato sarà quella giusta”.