L’Opas promossa da Banca Ifis su Illimity Bank si avvia verso il traguardo dopo lo scioglimento, il 26 giugno 2025, del patto di consultazione promosso da Corrado Passera, che controllava il 27,2% del capitale. La scadenza dell’offerta è fissata per il 27 giugno alle 17:30, con l’istituto guidato dalla holding La Scogliera pronto a consolidare il controllo minimo del 60%.
Per incentivare l’adesione, Banca Ifis ha rilanciato l’offerta economica: superato il 90% di adesioni, ogni azionista riceverà un premio cash del 5% (0,1775 euro per azione).
Vince l’offerta del premio al 5%
Nella seduta del 26 giugno sono state consegnate 17 milioni di azioni, portando l’adesione complessiva al 52,33% del capitale Illimity. Tra i fondi che hanno ceduto le quote figurano:
- Tensile – Metis Holdings (7,25%);
- Sand Grove Capital Management (5,04%).
La Scogliera, che controlla il 50,64% di Banca Ifis, ha già innalzato la soglia minima di successo dall’originario 45% al 60%, soglia sufficiente per convocare un’assemblea straordinaria e procedere alla fusione per incorporazione.
Il miglioramento della proposta è arrivato nei giorni scorsi, quando Banca Ifis ha inserito un premio cash del 5% al superamento del 90% di adesioni.
Come ha dichiarato Ernesto Fürstenberg, presidente di La Scogliera e ad di Banca Ifis:
È una proposta indipendente dell’azionista di maggioranza e non vi è alcun negoziato in corso con la controparte (…). Auspico che l’adesione sia sufficientemente ampia da consentire il raggiungimento di quella soglia per avviare il processo di fusione tra le due entità.
In Borsa, Illimity ha chiuso a +5,6% a 3,60 euro, mentre Ifis ha guadagnato lo 0,73% a 22 euro.
Scenari futuri
L’attenzione ora è sul superamento del 90% di adesioni per ottenere il premio aggiuntivo e procedere immediatamente al delisting di Illimity.
Se le adesioni si fermeranno tra il 60% e il 66,67%, Banca Ifis potrà comunque valutare un’ulteriore operazione per portare a termine l’ops con uno squeeze out o un’opa residuale che eroghi un ulteriore premio, deciso però da Consob.
Raggiunta la maggioranza qualificata, l’istituto potrà convocare l’assemblea straordinaria per deliberare la fusione per incorporazione e completare il risiko bancario italiano.