Partita Iva, dal 1° gennaio 2025 scattano le nuove regole sull’imposta sul valore aggiunto
Dal prossimo anno, per i titolari di partita Iva, prendono il via ufficialmente le nuove regole per la gestione dell’imposta sul valore aggiunto.
Data di nascita: 21-08-1971
Luogo di nascita: Rivoli (TO)
Dal prossimo anno, per i titolari di partita Iva, prendono il via ufficialmente le nuove regole per la gestione dell’imposta sul valore aggiunto.
Nel caso in cui la domanda sia stata scartata è possibile presentare una nuova comunicazione integrativa per il credito d’imposta relativo alla Zes Unica Sud.
I contribuenti hanno ancora pochi giorni per saldare l’ultima rata del ravvedimento speciale. Ma attenzione: ci riferiamo a quello collegato alla Tregua fiscale 2023.
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Anche per le imposte che devono versare quanti hanno aderito al regime forfettario c’è la proroga al 16 gennaio 2025. Le regole per effettuare i versamenti.
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Dal 2025 è probabile che i titoli di Stato escano dal conteggio dell’Isee. Ecco cosa cambierà, ai fini pratici, per i diretti interessati.
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Nel caso in cui l’immobile venga locato parzialmente l’esenzione Imu prima casa non si perde. Ma solo se si rispettano alcuni requisiti.
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I buoni pasto possono essere utilizzati anche al supermercato per fare la spesa. Ma attenzione: solo e soltanto se c’è una convenzione attiva.
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I contribuenti, che hanno aderito al regime forfettario, non potranno beneficiare della riapertura dei termini del concordato preventivo biennale.
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La notifica di una cartella esattoriale può avvenire via Pec ed è sempre valida. Purché sia sta predisposta rispettando alcuni requisiti.
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Il 2 dicembre 2024 è il termine ultimo per effettuare il versamento del secondo acconto delle imposte. Da quest’anno ci sono alcune novità.
Dal 2025 sono stati introdotti alcuni tagli alle detrazioni fiscali. Vediamo cosa cambia per i contribuenti e quale impatto avrà sull’Irpef da pagare.
Per aderire al ravvedimento speciale è sufficiente effettuare il versamento con un Modello F24 entro il prossimo 21 marzo 2025.
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