Modello Redditi PF 2025, come presentarlo e chi può usare il precompilato

I titolari di partita Iva devono presentare la dichiarazione dei redditi attraverso il Modello Redditi PF, ma non solo loro sono tenuti a utilizzare questo strumento

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 2 Aprile 2025 09:23

Uno degli strumenti che i contribuenti possono utilizzare per presentare la dichiarazione dei redditi è il Modello Redditi PF. L’Agenzia delle Entrate, come è stato fatto anche per il Modello 730/2025, ha reso disponibile la documentazione aggiornata per poterlo utilizzare, grazie alla quale sono state recepite tutte le novità fiscali introdotte nel corso del 2024.

È bene sottolineare che per il Modello Redditi Persone Fisiche sono previste delle scadenze diverse rispetto a quelle a cui i contribuenti sono abituati: deve essere inviato telematicamente all’AdE entro e non oltre il 31 ottobre 2025.

A cosa serve il Modello PF

Il Modello Redditi PF deve essere utilizzato dalle persone fisiche per presentare la dichiarazione dei redditi. È uno strumento che viene utilizzato principalmente dai lavoratori che sono in possesso di una partita Iva o da quanti non possono utilizzare il classico Modello 730.

Attraverso il provvedimento n. 121076 del 17 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello valido per il 2025 e ha pubblicato le istruzioni per la sua compilazione.

Chi deve presentare il Modello PF

Sono tenuti a presentare il Modello Redditi PF i contribuenti che nel corso del 2024 abbiano conseguito i seguenti redditi:

  • da lavoro autonomo;
  • diversi da quelli dichiarabili con il Modello 730/2025;
  • d’impresa;
  • di capitale;
  • di lavoro dipendente e di pensione;
  • fondiari;
  • provenienti da trust;
  • plusvalenze provenienti da cessioni di partecipazioni.

A partire da quest’anno il Modello Redditi 2025 si compone di una serie di novità. Vediamo le principali.

Adesione al concordato preventivo

È stato introdotto il Quadro CP che deve essere utilizzato dai contribuenti che nel corso del 2024 abbiano accettato la proposta di adesione al concordato preventivo biennale. In questo quadro deve essere indicato il reddito che è stato concordato, le eventuali rettifiche che vanno ad incidere su quest’ultimo ed il reddito effettivo, che deve essere inserito nei quadri ordinari, ossia: RE, RG, RF.

I contribuenti che hanno aderito al regime forfettario non devono utilizzare il quadro CP, ma i righi LM32 ed LM33 nel Quadro LM, dove è necessario indicare nel primo il reddito concordato da assoggettare al regime dell’imposta sostitutiva previsto dal Decreto Cpb, nel secondo deve essere indicato il reddito concordato da assoggettare all’imposta sostitutiva del regime forfettario, che è il 5% o il 15% a seconda dei casi.

La determinazione del reddito per gli autonomi

All’interno del Quadro RE, invece, devono essere inserite le modifiche relative alla determinazione del reddito dei lavoratori autonomi. All’interno del rigo RE2 dovranno essere indicati i compensi che sono stati percepiti nel corso del 2024 e quelli percepiti nel 2025, ma per i quali la ritenuta è stata effettuata nel corso del 2024.

I redditi relativi alle cessioni dei contratti di leasing devono essere indicati nel rigo RE4, mentre nel rigo RE10 deve essere indicata la quota deducibile relativa alle spese di ristrutturazione e manutenzione degli immobili.

Locazioni brevi e Cin obbligatorio

Anche le novità relative agli affitti brevi vanno a impattare direttamente sul Modello Redditi PF. È stata inserita la colonna 16 nel Quadro RB: qui devono essere indicati i redditi che sono assoggettati a imposta sostitutiva del 26%.

Sempre in questo spazio si trova la sezione III nella quale inserire il Cin, ossia il Codice Identificativo Nazionale, che però risulta essere obbligatorio solo a partire da quest’anno.

Quando si deve presentare il Modello Redditi PF

Il Modello Redditi PF 2025, stando alle disposizioni previste dal Dpr n. 322/98, deve essere trasmesso secondo il seguente calendario:

  • dal 2 maggio al 30 giugno 2025 in formato cartaceo tramite gli uffici postali:
  • entro il 31 ottobre 2025 in via telematica.

La dichiarazione dei redditi può essere presentata tramite un ufficio postale solo dai contribuenti che hanno queste caratteristiche:

  • devono presentare la dichiarazione dei redditi per conto di un contribuente deceduto;
  • possono presentare il Modello 730/2025 ma devono dichiarare una serie di redditi utilizzando i quadri RM, RS, RT e RU;
  • non possono presentare il Modello 730/2025 pur avendone i requisiti.

Da quando è disponibile il modello precompilato

A partire dal 30 aprile 2025 i contribuenti possono accedere al Modello Redditi Persone Fisiche precompilato, che è riservato ai contribuenti che siano titolari di redditi diversi rispetto a quelli derivanti da lavoro dipendente o assimilati.

Lo strumento è reso disponibile da quest’anno in via sperimentale e viene predisposto utilizzando le informazioni a disposizione dell’anagrafe tributaria, costituite principalmente dalle certificazioni uniche e dai dati trasmessi da parte di soggetti terzi.

All’interno del documento precompilato sono contenuti:

  • i dati dei familiari a carico;
  • i redditi da lavoro dipendente e da pensione;
  • le prestazioni da lavoro autonomo, le indennità, le provvigioni e i compensi da lavoro autonomo occasionale;
  • i dati della CU;
  • i dati delle locazioni brevi;
  • i dati relativi alle ritenute Irpef e alle trattenute di addizionale regionale e comunale;
  • i dati contenuti nella richiesta dell’assegno unico;
  • eventuali oneri deducibili o detraibili.

Il Modello Redditi PF precompilato è disponibile nell’Area riservata dell’Agenzia delle Entrate, dove è possibile accedere con le proprie credenziali digitali.

Quando devono essere effettuati i versamenti delle imposte

I versamenti delle imposte che scaturiscono dalla presentazione della dichiarazione dei redditi devono essere effettuate tra il 30 giugno ed il 30 luglio, nel caso in cui si tratti di primo acconto. Quanti dovessero decidere di effettuare i pagamenti nel periodo compreso tra il 1° luglio ed il 30 luglio devono applicare agli importi da versare una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi.

I versamenti devono essere effettuati utilizzando un Modello F24: i titolari di partita Iva lo devono presentare esclusivamente in modalità telematica.