Carte e home banking non funzionano, crescono gli esposti

La Banca d'Italia ha rilevato un aumento significativo del numero di esposti dei clienti delle banche nel 2024, in particolare per i pagamenti tramite carte e home banking

Foto di Matteo Runchi

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 18 Giugno 2025 15:26

La Banca d’Italia ha diffuso i dati sui reclami e gli esposti dei clienti delle banche italiane nel 2024. Il dato generale è in aumento del 5% rispetto all’anno precedente, per un totale di oltre 11.800 esposti. Le lamentele riguardano principalmente i pagamenti, con i siti di home banking e le carte di credito al centro delle critiche.

Crescono però di molto anche le segnalazioni di truffe, soprattutto quelle legate ai furti di credenziali per l’accesso al proprio profilo e ai falsi investimenti, principalmente in criptovalute.

I reclami contro le banche nel 2024

Nel 2024, secondo i dati elaborati da Banca d’Italia, i reclami contro le banche sono aumentati del 5% rispetto al 2023. Un incremento legato principalmente a problemi con i sistemi di pagamento, che si tratti carte di credito o bonifici. I malfunzionamenti dei circuiti o dei siti di home banking hanno fatto crescere le lamentele dei clienti, che si sono quindi rivolti alla banca centrale.

Bankitalia segnala però anche un miglioramento nella capacità di ricezione delle segnalazioni da parte della stessa banca centrale. L’Istituto ha mostrato una maggiore capacità di intermediazione tra cliente e banca, che ha portato a un accoglimento parziale o totale delle segnalazioni nel 54% dei casi presentati.

Le nuove tendenze evidenziate da Bankitalia

Come detto, la principale tendenza che emerge dai dati della Banca d’Italia è quella relativa ai pagamenti. Le segnalazioni in questo ambito sono triplicate anche a causa della diffusione sempre maggiore dei metodi di pagamento digitali. Con l’introduzione della parità di costo tra bonifico istantaneo e tradizionale, anche i siti di home banking sono diventati soggetti a questo tipo di lamentele molto più spesso che in precedenza.

Calano invece del 7% le segnalazioni nei confronti di attività delle società finanziarie, in particolare quelle legate ai mutui. Una tendenza che deriva dalla riduzione dei tassi di interesse. Diminuiscono infine, per la stessa ragione, anche i reclami sui conti correnti (-3%), che hanno riguardato soprattutto vertenze relative all’apertura o alla chiusura di nuovi conti.

Il pericolo delle truffe

Bankitalia ha dedicato un’intera parte del rapporto sugli esposti alle truffe bancarie. L’istituto ha segnalato 730 reclami nel 2024, in aumento del 32% rispetto all’anno precedente. Circa la metà di questi esposti riguardano furti di credenziali, mentre l’altra metà denunciano vari tipi di frode, da quelle più tradizionali su bonifici e Iban contraffatti a quelle legate alle criptovalute (o più correttamente, come specificato dalla Banca d’Italia, le criptoattività).

Per quanto riguarda il primo tipo di truffa, quello sul furto delle credenziali, spesso si tratta di attacchi informatici di ingegneria sociale. Il truffatore si finge, attraverso mail, messaggi o telefonate, un operatore della banca, e convince il cliente a cliccare su un link che porta a quello che sembra l’accesso del proprio profilo di home banking. In realtà si tratta di un falso sito che, una volta che l’utente ha inserito le proprie credenziali, memorizza password e nome utente per poi fornirle all’hacker.

Sulle truffe con criptoattività invece, Bankitalia sottolinea di non avere alcun potere di intervento. Il consiglio, se si finisce vittime di frodi di questo tipo, è quello di rivolgersi direttamente all’autorità giudiziaria