Dal giorno del loro debutto, era il 1925, i buoni fruttiferi postali sono considerati tra gli strumenti di risparmio e investimento preferiti dagli italiani.
Il loro funzionamento, infatti, è semplice da capire e non richiede delle grandi conoscenze finanziarie. Sono molto apprezzati anche per la loro sicurezza, in quanto garantiti dallo Stato Italiano.
Negli ultimi anni, tali prodotti sono diventati sempre più digitali. Alla tradizionale forma d’emissione cartacea è stata aggiunta anche quella dematerializzata. Per fruirne è però necessario avere un conto di regolamento. Spieghiamo di seguito cos’è e qual è il vantaggio di sottoscrivere bfp dematerializzati.
Indice
Cos’è il conto di regolamento
Il conto di regolamento è il mezzo mediante il quale vengono acquistati e rimborsati i buoni fruttiferi postali dematerializzati. Quest’ultimo può essere:
- il libretto di risparmio Smart;
- il conto corrente BancoPosta.
Il libretto di risparmio Smart
Così come i buoni fruttiferi postali, anche il libretto di risparmio Smart è emesso da Cassa Depositi e Prestiti ed è garantito dallo Stato Italiano.
Grazie a tale prodotto, è possibile gestire il proprio denaro in tutti gli uffici postali e presso gli sportelli Atm. Presso i primi si possono versare assegni oppure contanti, nonché effettuare prelievi e operazioni di trasferimento denaro mentre presso gli sportelli Atm è necessaria la carta libretto. Quest’ultima può essere richiesta all’ufficio postale dove si è aperto il libretto mentre se quest’ultimo è stato aperto in forma dematerializzata, la carta libretto viene rilasciata subito, senza doverla richiedere. Con essa:
- si può prelevare;
- si possono effettuare girofondi dal proprio libretto Smart al conto corrente BancoPosta o al proprio libretto ordinario.
Le persone maggiorenni, poi, che hanno dei libretti monointestati o cointestati a firma disgiunta possono inoltre usare le funzionalità online per:
- controllare il saldo e la lista dei movimenti;
- ricevere bonifici Sepa da un conto corrente bancario purché quest’ultimo abbia la stessa intestazione del libretto;
- acquistare buoni postali.
Inoltre, se si hanno tali prodotti è possibile accantonare il denaro nelle offerte Supersmart per avere tassi di interesse più alti rispetto a quelli base del libretto Smart che sono dello 0,001%.
Il conto BancoPosta
Il conto di regolamento può essere anche un conto corrente BancoPosta. Quest’ultimo si può aprire direttamente online o presso l’ufficio postale e offre diverse opzioni:
- la Start Giovane, per chi ha meno di 30 anni e costa 2 euro al mese;
- la Start che costa 7 euro al mese;
- la Medium che costa 8 euro al mese;
- la Plus che costa 10 euro al mese.
Ogni conto ha delle caratteristiche principali e la quota mensile si può ridurre fino ad azzerarsi in presenza di più opzioni premianti come gli accrediti che si effettuano ed il patrimonio.
In ogni caso, inclusi nel canone per l’opzione Start Giovani ci sono:
- i bonifici e i postagiro online e da app, ad esclusione di alcuni paesi elencati nel foglio informativo;
- la carta di debito Postepay;
- il servizio di banca Multicanale;
- i prelievi dagli Atm Postamat;
- 1 carnet di assegni.
Gratis per l’opzione Start si hanno:
- la carta di debito Postepay;
- il servizio di banca Multicanale;
- i prelievi dagli Atm Postamat.
Per l’opzione Medium invece gratuitamente si hanno:
- i bonifici e i postagiro online e da app, ad esclusione di alcuni paesi elencati nel foglio informativo;
- la carta di debito Postepay;
- il servizio di banca Multicanale;
- i prelievi dagli Atm Postamat.
Infine l’opzione Plus permette di avere gratuitamente:
- i bonifici e i postagiro online e da app ad esclusione di alcuni paesi elencati nel foglio informativo;
- la carta di debito Postepay;
- il servizio di banca Multicanale;
- i prelievi dagli Atm Postamat;
- la carta di credito classica.
Così come per il libretto di risparmio, anche il conto BancoPosta per essere un conto di regolamento deve avere la stessa intestazione dei buoni fruttiferi postali.
Che differenza c’è tra buoni cartacei e dematerializzati
I buoni fruttiferi postali cartacei si acquistano direttamente allo sportello e vengono emessi su supporto cartaceo. Chi li acquista deve conservarli gelosamente in quanto, alla scadenza o se il rimborso viene chiesto in anticipo, vanno presentati per il riscatto. Più nel dettaglio, sono documenti cartacei nominativi emessi in tagli da 50 euro e multipli di tale cifra.
Quelli dematerializzati, invece, sono rappresentati da scritture contabili che necessitano di un conto di regolamento che può essere, come abbiamo visto, un libretto di risparmio postale o un conto corrente BancoPosta.
Se si opta per tale soluzione non viene emesso nessun titolo cartaceo e nel caso di rimborso del titolo, alla scadenza o in anticipo, l’accredito del montante maturato, avviene in automatico sul conto di regolamento. Proprio per tale motivo, quest’ultimo non si può estinguere se in essere vi sono ancora dei buoni postali non scaduti. Per quanto riguarda il taglio di emissione, esso parte da 50 euro e multipli di tale cifra.
La sottoscrizione dei buoni in via telematica
Poste Italiane comunica che la sottoscrizione e il rimborso in via telematica è consentita solo ai titolari di un libretto di risparmio Smart e a coloro che dispongono di un conto BancoPosta abilitato ai servizi online dispositivi.
Qualora ci si rechi presso l’ufficio di emissione dei titoli, il rimborso avverrà a vista ovvero nel momento in cui si presenta il buono. Bisognerà ovviamente portare con se la propria carta di identità o un documento che attesti quest’ultima.
Qualora invece ci si rivolga a un ufficio diverso da quello nel quale sono stati emessi i bfp, allora il rimborso avverrà dopo 4 giorni lavorativi. Il motivo è che tale tempo servirà all’ufficio per effettuare i dovuti accertamenti.
I buoni cartacei si potranno anche dematerializzare se si vuole secondo le modalità indicate dall’ufficio postale purché si abbia un conto di regolamento con la medesima intestazione del titolo.
Perché convengono i buoni dematerializzati?
Come detto, i buoni cartacei vanno conservati gelosamente fino alla data di scadenza per chiedere il rimborso. Non bisogna però dimenticarli nel cassetto in quanto dopo 10 anni dalla scadenza scatta la prescrizione. Quando si verifica tale condizione si perde il diritto sia di chiedere il rimborso del capitale che il pagamento degli interessi.
Per quanto concerne i buoni dematerializzati, il termine di prescrizione non decorre in quanto alla scadenza, il rimborso avviene in automatico con accredito sul libretto di risparmio postale o sul conto corrente BancoPosta di regolamento.