Cos’è la truffa del doppio Spid, come evitare il furto d’identità

La vicenda ha visto protagonista un pensionato, che si è visto modificate non solo le coordinate bancarie associate al suo profilo, ma anche lo Spid e un nuovo conto corrente

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 15 Marzo 2025 11:55

Le frodi digitali continuano a mietere vittime, e la truffa del falso Spid si conferma tra le più pericolose. Tra furti di dati personali e accessi non autorizzati, questa nuova forma di criminalità organizzata sta mettendo in difficoltà utenti di ogni categoria. L’ultimo episodio ha coinvolto un pensionato, che si è visto un conto creato a suo nome e a sua insaputa, la creazione di uno Spid falso e l’accesso al suo cassetto fiscale per intercettare eventuali crediti d’imposta.

La vicenda

Il protagonista della vicenda, un pensionato residente in Lombardia, ha dovuto interagire con il Tribunale per una pratica di amministratore di sostegno, comportando l’inserimento online di documenti sensibili come carta d’identità e codice fiscale. Una pratica comune, ma che in questo caso è risultata fatale; Qualche tempo dopo, infatti, l’uomo riceve una telefonata da un funzionario di una banca di Roma, che gli comunica di aver ricevuto una richiesta online per l’apertura di un conto corrente a suo nome, con tanto di documenti inviati tra cui foto di carta di credito e codice fiscale. Conferma che le immagini erano sue e, su consiglio del funzionario, il pensionato denuncia per furto d’identità.

Ma la storia non finisce qui, perchè controllando il suo conto online, l’uomo nota che la pensione non è stata accreditata e che gli erano stati modificati il numero di cellulare, l’indirizzo email e l’Iban, con quest’ultimo che corrispondeva allo stesso che era stato segnalato dal funzionario.

Come avviene la truffa

Il danno è stato possibile “grazie” alla possibilità prevista dalla legge di attivare più identità Spid, utilizzando le stesse credenziali anagrafiche ma numeri di telefono e indirizzi email differenti. Il truffatore ha così approfittato di questa opportunità, creandone un secondo e ottenendo l’accesso ai dati sensibili del pensionato. Con queste informazioni hanno non solo alterato Iban e accessi bancari della vittima, ma anche aperto un conto corrente a suo nome per ricevere il denaro.

Una cosa simile era avvenuta qualche mese fa ad una 40enne che, insospettita dal mancato accredito della tredicesima, ha scoperto che gli hacker avevano modificato le coordinate bancarie associate al suo profilo. Dopo aver contattato l’ufficio trattamento economico, ha scoperto che lo stipendio era stato trasferito su un conto aperto presso un istituto Bbva a Milano, frutto di una falsa identità digitale.

I consigli su come difendersi

Quest’ultimo episodio fa riaccendere l’allarme sulla truffa del falso Spid, un fenomeno sottovalutato e sempre in crescita, come sottolineato dal presidente dell’Unione nazionale dei consumatori, Massimiliano Dona. “Una frode che è in crescita – spiega il presidente dell’Unione nazionale dei consumatori -. Agli sportelli di Consumatori.it arrivano quotidianamente segnalazioni di questo tipo”.

Sulla base delle esperienze raccolte dall’associazione, Dona e l’Unc hanno stilato un vademecum con diversi consigli da seguire per evitare di incappare nella truffa del falso Spid:

  • attivare gli alert bancari per ricevere notifiche immediate di ogni movimento sul conto;
  • controllare regolarmente sul sito dell’Agenzia per l’Italia digitale quanti e quali Spid siano attivi a proprio nomee in caso di anomalie contattare immediatamente l’Agid;
  • non condividere mai i propri documenti di identità via email o WhatsApp, nemmeno con presunti servizi clienti bancari.
  • in caso di necessità, utilizzare solo i canali ufficiali dell’istituto;
  • attivare sempre, dove disponibile, l’autenticazione a due fattori, non solo per lo Spid ma per tutti i servizi sensibili;
  • in caso di furto del documento d’identità o di sospetta compromissione dei propri dati, fare immediatamente denuncia e richiedere un nuovo documento;
  • Conservare con cura le credenziali Spid e cambiarle periodicamente con password complesse e diverse per ogni servizio;
  • in caso si sospetti di essere vittime di frode, è fondamentale bloccare subito le carte, contattare la banca, fare denuncia alle autorità e rivolgersi alle associazioni come la nostra per assistenza.