La Danimarca ha annunciato che, entro la fine dell’anno, smetterà di utilizzare il pacchetto Office 365 di Microsoft, passando invece a un software simile, LibreOffice, creato dalla società europea Berlin document foundation. La decisione allontana il Paese dagli Usa, nel mezzo dello scontro con Donald Trump sulla Groenlandia.
Una brutta notizia in un periodo complesso per Microsoft, che sta affrontando diverse questioni. Mentre OpenAI sembra volersi sganciare dal controllo della multinazionale, la divisione Xbox, reduce dalla fusione con Activision, continua a licenziare i propri dipendenti nel tentativo di ottimizzare le spese.
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La Danimarca abbandona Microsoft Office
La ministra per gli Affari digitali della Danimarca, Caroline Olsen, ha annunciato che il ministero sostituirà gradualmente entro fine anno tutti i pacchetti Microsoft 365 in dotazione alle istituzioni del Paese. I programmi saranno sostituiti da LibreOffice.
La scelta della Danimarca arriva dopo che le due principali amministrazioni locali del Paese, quella di Copenhagen e di Aarhus, avevano abbandonato i servizi cloud di Microsoft. Allo stesso modo, anche lo Stato danese sta cercando di creare un proprio cloud nazionale per staccarsi dalla multinazionale americana.
Office è la suite di produttività più diffusa al mondo. Deve questo status anche al fatto che, negli anni, è diventata la scelta di buona parte delle istituzioni mondiali. Stati, enti locali e scuole, ma spesso anche aziende, stringono contratti con Microsoft per i suoi prodotti e quindi spingono i propri dipendenti a utilizzarli durante le mansioni lavorative e non solo.
L’addio a Office e lo scontro con Trump
La ragione per cui la Danimarca ha scelto di distaccarsi da Microsoft, facendo scadere una parte dei contratti di fornitura di servizi con l’azienda americana, dal cloud a Office, è anche politica.
Il Paese è impegnato in uno scontro diplomatico con gli Usa, dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha più volte dichiarato di voler annettere la Groenlandia, territorio semi-indipendente della corona danese.
Inoltre, la Danimarca teme che se le trattative tra Unione europea e Usa sui dazi non dovessero andare a buon fine, Trump potrebbe utilizzare la dipendenza degli Stati europei dai servizi digitali delle multinazionali americane, come Microsoft, come leva nella guerra commerciale, per ottenere i risultati sperati.
Microsoft torna a licenziare
La notizia dell’abbandono di Office da parte della Danimarca si somma ad altre, creando un quadro molto complesso per Microsoft negli utlimi mesi. Secondo Bloomberg infatti, la divisione Xbox della società starebbe per avviare un altro giro di licenziamenti, per ridurre le spese dopo la fusione con Activision.
Si tratterebbe della quarta ondata di licenziamenti per la sola divisione videoludica dell’azienda, con 2.550 persone lasciate senza lavoro nel solo 2024. L’entità di questi ultimi licenziamenti non è ancora nota, ma sottolinea che Xbox deve ancora stabilizzarsi dopo la complessa operazione finanziaria con la software house americana.