Fondo pensione, quanto conviene versare ogni mese

Cos’è e quanto conviene versare in un fondo pensione a seconda dell’età e del reddito per garantirsi una pensione integrativa adeguata

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Pubblicato: 26 Giugno 2025 11:28

Tonino Carotone cantava “È un mondo difficile. E vita intensa. Felicità a momenti. E futuro incerto”. Ed è proprio il futuro incerto che sta spingendo sempre più persone a chiedersi se conviene versare denaro in un fondo pensione. Sono soprattutto le persone entrate nel mondo da lavoro da poco tempo che si chiedono se fare tale operazione o no e ciò a causa dei sistemi previdenziali pubblici sempre più incerti e per l’aumento dell’aspettativa di vita.

Versare denaro in un fondo pensione significa costruire una rendita più solida per il futuro e proteggere quindi il proprio tenore di vita durante la vecchiaia. Come funziona con esattezza un fondo pensione e quanto conviene versare in tale prodotto?

Che cos’è un fondo pensione

Il fondo pensione è un tipo di investimento a lungo termine grazie al quale è possibile accumulare denaro per avere un futuro più solido durante la vecchiaia.

Per molti pensare alla pensione è prematuro, ma prepararsi con anticipo potrebbe risultare una scelta vincente. Il motivo è che la sola pensione pubblica non potrebbe essere sufficiente per poter vivere con serenità il pensionamento.

Tornando al fondo pensione, il funzionamento è il seguente: si versa periodicamente una somma di denaro decisa dall’assicurato e poi quest’ultima viene investita nel tempo.

Quando poi si arriva alla pensione, il denaro accumulato può essere ritirato in due modi:

  • come una rendita mensile;
  • come un unico capitale.

Ecco un esempio:

Giacomo lavora e decide di investire denaro in un fondo pensione. Ogni mese versa una piccola somma che si accumula poi nel tempo. Quando andrà in pensione, oltre a quest’ultima, potrà decidere se ricevere il denaro accumulato come rendita mensile o tutto insieme. In questo modo avrà una maggiore sicurezza per il futuro.

Tale prodotto si suddivide poi in tre categorie che sono:

  • i fondi di pensione aperti che sono accessibili a tutti e flessibili;
  • i piani pensionistici chiusi che sono destinati a specifiche categorie come i metalmeccanici;
  • i Pip, ovvero i piani individuali pensionistici che si realizzano mediante un contratto di assicurazione sulla vita.
Fondo pensione
🏦 Cos’è Uno strumento di previdenza complementare per integrare la pensione pubblica
👥 Chi può aderire Lavoratori dipendenti, autonomi, liberi professionisti, anche disoccupati
🔁 Tipologie Fondi chiusi (negoziali)
Fondi aperti
Pip (piani individuali pensionistici)
📈 Vantaggi fiscali Deduzione fino a 5.164,57 euro/anno
Tassazione agevolata su rendimenti e prestazioni
📊 Investimenti Profilo scelto dal lavoratore: garantito, bilanciato, azionario
⏳ Riscatto Con l’età anagrafica di pensionamento
Possibile anticipo per spese sanitarie e acquisto prima casa
📉 Rischi Legati all’andamento dei mercati, variabili in base al profilo scelto

Quali sono i motivi per i quali il fondo pensione è utile

Come detto, il fondo pensione è importante soprattutto per ovviare ai limiti del sistema pubblico. Le nuove pensioni sono infatti calcolate con il metodo contributivo per cui rispetto al passato gli assegni saranno più bassi.

Con tale prodotto invece:

  • si potrà integrare la pensione pubblica;
  • si potrà accedere a vantaggi fiscali in quanto i contributi versati sono deducibili fino a un massimo di 5.164,57 euro all’anno;
  • si potrà personalizzare il proprio profilo di rischio e rendimento scegliendo le linee che più convincono;
  • si potrà avere una maggiore sicurezza per il futuro.

Quanto versare in un fondo pensione

È importante stabilire quanto versare in un fondo pensione. Bisogna però seguire alcuni importanti passaggi come:

  • fissare un obiettivo;
  • calcolare la sostenibilità mensile;
  • sfruttare la deducibilità fiscale;
  • adattare la strategia all’età;
  • aggiornare il piano di continuo.

Elementi da valutare se si investe in un fondo pensione

Non è facile stabilire quanto versare in un fondo pensione. È necessario, però, che vi sia equilibrio tra il risparmio attuale e i benefici futuri.

In ogni caso, se si desidera intraprendere tale strada, è necessario prima di tutto fissare un obiettivo che sia raggiungibile come il voler ricevere un importo di pensione simile a quello percepito quando si lavorava.

Ecco un esempio:

Supponiamo che la pensione Inps restituisca 600 euro al mese ma il fabbisogno è di 1600 euro. Sarà quindi necessario colmare il gap di 1000 euro che equivalgono a circa 12.000 euro annui.

Le altre cose da tenere a mente sono:

  • calcolare la rata mensile, per un giovane potrebbe essere sufficiente un versamento anche di 100 euro al mese mentre se il lavoro è iniziato tardi la cifra da investire mensilmente potrebbe anche raggiungere i 300 euro;
  • sfruttare la deducibilità fiscale, versare fino a 5.164,57 euro all’anno dà la possibilità di ridurre l’imponibile Irpef ottenere un risparmio fiscale immediato;
  • adattare la strategia all’età, chi ha meno di 25 anni può scegliere delle linee più aggressive mentre chi è vicino alla pensione dovrebbe optare per la preservazione del capitale;
  • rivedere spesso il piano in quanto se aumentano i redditi o le spese o se cambia l’orizzonte temporale, bisogna modificare anche l’entità dei versamenti.

Quanto è meglio versare in un fondo pensione

Stabilire quanto versare in un fondo pensione dipende da vari fattori come:

  • il reddito attuale;
  • l’età;
  • l’aspettativa di vita;
  • lo stile di vita che si vuole dopo il pensionamento.

È necessario inoltre tenere in considerazione aspetti come il tasso di rendimento medio annuale che si aggira intorno al 3% e quello di inflazione.
Solo tenendo conto di tali dati, è possibile effettuare una stima del capitale necessario da investire in un fondo pensione.

In base all’età

Ecco alcuni esempi:

  • se si hanno 30 anni e il proprio reddito mensile è di 1.500 euro, il capitale ideale da vere in un fondo pensione è di 15.000 euro;
  • nel caso si abbiano 40 anni, il capitale da avere dovrebbe arrivare almeno a 50.000 euro;
  • qualora si abbiano 50 anni, bisognerebbe aver accumulato 120.000 euro;
  • nel caso si abbiano 60 anni, infine, per avere una pensione adeguata, il capitale dovrebbe arrivare a 250.000 euro.

Mensilmente quindi, le categorie di persone su indicate, dovrebbero versare:

  • 100 euro al mese se si hanno 30 anni e un reddito di 1.500 euro;
  • 200 euro al mese se si hanno 40 anni;
  • 350 euro al mese se si hanno 50 anni;
  • 500 euro al mese se si vuole raggiungere un capitale adeguato.

Al momento, rileva Facile.it, gli italiani in media versano 234 circa al mese in un fondo pensione ma tale versamento potrebbe essere non sufficiente per arrivare alla pensione che si spererebbe di ottenere.

In base al tipo di lavoro

Nel caso un lavoratore si trovi a fine carriera e percepisca uno stipendio di 1.800 euro per arrivare a prendere la stessa cifra al momento della pensione, se è un dipendente pubblico:

  • dovrebbe versare 211 euro al mese circa se inizia a 25 anni;
  • dovrebbe versare tra i 400-500 euro circa se inizia a 35 anni;
  • dovrebbe versare intorno agli 800 euro se inizia a 45 anni.

Quindi, se il lavoratore inizierà a versare subito nel fondo pensione pagherà di meno ogni mese perché avrà più tempo per mettere da parte i soldi.

Un lavoratore autonomo come un artigiano o un commerciante dovrà invece versare:

  • circa 181 euro al mese se ha 25 anni;
  • tra i 350 e i 400 euro se ha 35 anni;
  • anche 660 euro al mese se ha 45 anni.

Anche in questo caso, quindi, prima si inizierà a mettere soldi da parte, meno fatica si farà. Se si aspetta troppo tempo, infatti, c’è il pericolo di dover sostenere costi elevati per poter sperare di avere poi una pensione dignitosa.