
Liliana Segre, quando aveva tredici anni, fu arrestata con la famiglia e deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Fu una delle poche persone a sopravvivere al campo.
Liliana Segre è una senatrice a vita italiana, sopravvissuta all'Olocausto e testimone della Shoah.
Liliana Segre, quando aveva tredici anni, fu arrestata con la famiglia e deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Fu una delle poche persone a sopravvivere al campo.
Liliana Segre nasce a Milano in una famiglia di origine ebraica e vive con il padre, Alberto Segre, e i nonni paterni, Giuseppe Segre e Olga Loevvy. Perde sua madre, Lucia Foligno, quando ha meno di un anno.
Crescendo in una famiglia laica, la consapevolezza della sua identità ebrea emerge durante l’emanazione delle leggi razziali fasciste del 1938, quando viene espulsa dalla scuola che frequenta. A causa dell'intensificarsi della persecuzione degli ebrei italiani, suo padre la nasconde a casa di amici, fornendole documenti falsi. La famiglia tenta di fuggire in Svizzera ma la cosa si conclude con un respingimento dalle autorità svizzere.
Liliana viene poi arrestata a tredici anni a Selvetta di Viggiù e incarcerata prima a Varese, poi a Como e San Vittore a Milano. Il 30 gennaio 1944, viene deportata ad Auschwitz-Birkenau, separata dal padre e costretta a lavori forzati presso una fabbrica di munizioni.
Alla fine di gennaio 1945, è costretta a partecipare alla marcia della morte verso la Germania. Viene liberata il 1º maggio 1945 dal campo di Malchow, un sottocampo di Ravensbrück.
Tornata in Italia dopo la liberazione, Liliana trova sostegno presso gli zii e successivamente presso i nonni materni, gli unici superstiti della sua famiglia.
Dopo la guerra, Liliana sceglie di mantenere silenzio sulla sua esperienza nei campi di sterminio per molto tempo, poiché non trova comprensione o ascolto in un mondo che sembrava voler dimenticare gli eventi dolorosi passati.
Negli anni successivi, Liliana Segre si impegna a testimoniare la Shoah, partecipando a film-documentari e scrivendo libri sulle sue esperienze.
Liliana Segre è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel gennaio 2018, in occasione dell'80º anniversario dell’emanazione delle leggi razziali fasciste.
È diventata la quarta donna a ricevere tale incarico dopo Camilla Ravera, Rita Levi-Montalcini ed Elena Cattaneo.
Durante la sua attività di senatrice si è impegnata a opporsi a qualsiasi legge discriminatoria contro i popoli nomadi e le minoranze.
Come primo atto legislativo, ha proposto l'istituzione di una Commissione parlamentare per il controllo dell'intolleranza, del razzismo, dell'antisemitismo e dell'istigazione all'odio, ottenendo il sostegno di altri senatori a vita come Renzo Piano ed Elena Cattaneo. La proposta è stata poi approvata dal Senato.
A causa delle minacce ricevute via internet, le è stata assegnata una scorta nel novembre 2019.
Ha continuato a ricevere numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Art. 3 e la Penna d’oro.
Nonostante l'intenzione iniziale di ritirarsi dalla testimonianza pubblica nel 2020, Liliana continua a intervenire in diverse occasioni, come al Parlamento europeo, dove ha ricevuto un'ovazione, e all'Università di Roma "La Sapienza", dove le è stato conferito un dottorato honoris causa in storia dell'Europa.
Nel 1948 Liliana Segre ha incontrato Alfredo Belli Paci durante una vacanza al mare a Pesaro. I due si sono innamorati e nel 1951 si sono sposati. Dal loro amore sono nati tre figli: Albero, Federica e Luciano. Purtroppo la loro storia si è sciolta nel 2007 con la morte di Alfredo.
Anche Alfredo Belli Paci ha vissuto l'orrore dei lager. Laureato in Giurisprudenza e praticante avvocato in uno studio legale di Bologna, nel 1943 si oppose alla Repubblica di Salò e venne quindi internato in un campo di prigionia, continuamente trasferito da un luogo all'altro.
Durante quel periodo, ha visto molte persone come Liliana e suo padre soffrire incondizionatamente. Proprio per questo motivo, ha sempre sostenuto sua moglie, sia quando lei decise di non parlare della sua drammatica infanzia, sia quando alla fine decise di testimoniare la vera realtà della Shoah.
Ora Liliana Segre vive a Milano.
Liliana Segre ha ricevuto lauree e dottorati honoris causa da diverse università italiane in riconoscimento del suo impegno e della sua testimonianza.
Inoltre è stata premiata con onorificenze italiane e straniere:
Per onorare la sua vita e il suo impegno come testimone dell'Olocausto, l'Unione Astronomica Internazionale ha dedicato un asteroide a Liliana Segre, contrassegnato dallo stesso numero di matricola tatuato sul suo braccio ad Auschwitz.
Sono oltre 250 gli spettacoli previsti per la nuova stagione al Teatro alla Scala di Milano, gli abbonamenti già in vendita superano i 10mila euro in alcune delle combinazioni