Spid, ecco come cambia: arriva quello europeo

Spid, quello europeo operativo in un anno. Novità anche per la Carta d'identità elettronica

Il sistema di identità digitale Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) sta per cambiare, diventando europeo e utilizzabile oltre i confini italiani. Attualmente, il sistema è utilizzato da 34 milioni di italiani e il governo sta lavorando per migliorare la soluzione dal punto di vista dell’utilizzo geografico. Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha dichiarato che Spid diventerà uno strumento di identità digitale utilizzabile anche al di fuori dei confini italiani. L’annuncio è stato dato durante un’intervista alla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”. Zangrillo ha sottolineato che il nuovo strumento valido a livello europeo potrebbe essere operativo in 12-15 mesi.

Che fine farà lo SPID?

Lo SPID è un sistema di autenticazione che permette ai cittadini italiani di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e di altre aziende private in modo sicuro e semplice, utilizzando un’identità digitale unica.

Con lo SPID, un utente può accedere a molti servizi online senza dover creare nuove credenziali di accesso per ciascun servizio, semplificando notevolmente la gestione delle proprie identità digitali. Inoltre, lo SPID offre un alto livello di sicurezza, utilizzando la crittografia per proteggere le informazioni personali dell’utente durante la fase di autenticazione. Il sistema SPID è gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è stato introdotto in Italia nel 2016.

Il progetto del Governo Meloni, già annunciato a dicembre, è l’introduzione di una nuova Identità Digitale Unica Nazionale, gestita dallo Stato. In altre parole, unire lo SPID alla CIE (Carta d’identità elettronica) per dar vita a un’unica applicazione da utilizzare per l’accesso ai servizi pubblici online.

Carta d’identità elettronica: le novità

Questa è una buona notizia per i cittadini italiani, in quanto semplifica ulteriormente l’utilizzo dei servizi digitali e riduce la necessità di avere con sé la carta d’identità elettronica fisica. Lo Spid è un sistema di identità digitale che permette di accedere a una vasta gamma di servizi online offerti dalla pubblica amministrazione e dai privati, utilizzando una sola autenticazione. Integrare la Cie con lo Spid significa che tutti i cittadini che hanno già la Cie possono ora accedere facilmente ai servizi digitali senza dover richiedere lo Spid separatamente. Questo rappresenta un passo avanti nella semplificazione e nella digitalizzazione dei servizi pubblici in Italia.

Cos’è la Cie 

La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è un documento di identità in formato digitale, che contiene informazioni biografiche e biometriche del titolare, come ad esempio il nome, la data di nascita, la foto e le impronte digitali. La CIE è dotata di un microchip, che permette di accedere a servizi online protetti, come ad esempio la firma digitale, l’accesso a banche dati pubbliche e la verifica dell’identità in modalità telematica. Inoltre, la CIE può essere utilizzata come strumento di autenticazione per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione, tramite il sistema SPID.

La CIE è stata introdotta in Italia nel 2016, in sostituzione della vecchia carta d’identità cartacea. La CIE è emessa dal Ministero dell’Interno e ha una validità di dieci anni per gli adulti e di tre anni per i minori di età. La CIE può essere richiesta presso gli uffici anagrafici dei Comuni, previa presentazione di un documento di identità valido e di una foto recente.