Il progetto del nuovo stadio di Cagliari ha finalmente raggiunto una fase decisiva. Dopo dieci anni di discussioni e rallentamenti, si è arrivati alla definizione di tutti i presupposti amministrativi per dare il via ai lavori. A confermare il momento storico è stato il Ministro dello Sport Andrea Abodi durante un evento a Alghero: “Oggi siamo arrivati a tutti i presupposti amministrativi per veder nascere lo stadio del Cagliari. Quest’anno spegniamo la decima candelina da quando abbiamo iniziato a parlarne. Nei prossimi mesi sono convinto che inizieranno i lavori”.
Attualmente il Cagliari calcio gioca le sue partite all’Unipol Domus, impianto che doveva essere temporaneo in attesa dei lavori per il nuovo stadio sulle ceneri del vecchio Sant’Elia. Tutto nacque nel 2012 quando la casa della squadra sarda per oltre 40 anni venen dichiarato inagibile. Dopo aver optato per Trieste e infine per Quartu Sant’Elena come stadi temporanei insieme proprio al Sant’Elia che per qualche mese venne riaperto, la società decise di puntare ad un nuovo impianto.
Il Sardegna Arena come stadio provvisorio
Nel 2017 iniziò la costruzione della Sardegna Arena nello spazio del parcheggio orientale del Sant’Elia, doveva essere una soluzione temporanea in attesa di iniziare i lavori per il nuovo impianto cha avrebbe ospitato le partite del Cagliari. Dopo pochi mesi venne inaugurato e nonostante non abbia ricevuto l’omologazione per le competizioni UEFA ha ospitato due partite della Nazionale, una Under 21 e una della maggiore.
Il cambio di nome è avvenuto nel 2021 con la cessione dei diritti di denominazione al gruppo assicurativo Unipol che varranno anche per il futuro stadio definitivo. Il Sardegna Arena è divenuto così l’Unipol Domus e con il nuovo impianto sarà riadibito ad area servizi. A distanza di otto anni sembra finalmente arrivato il momento di dare un nuovo impianto alla città sarda.
Le caratteristiche del nuovo stadio
Il nuovo impianto, che sorgerà nell’area del vecchio stadio Sant’Elia, sarà una struttura moderna e multifunzionale. Queste le principali caratteristiche:
- capacità 30.000 posti;
- progetto integrato con un polmone verde circostante;
- metropolitana di superficie in arrivo direttamente allo stadio;
- domus riconvertita per il gioco delle categorie minori;
- spazi sportivi accessori e aree pubbliche riqualificate;
- collegamento diretto con il quartiere Sant’Elia;
- standard UEFA per ospitare eventi internazionali.
L’azienda Progetto CMR si è occupata del progetto del nuovo stadio del Cagliari nel 2018 e l’obiettivo, come dichiarato sul sito ufficiale, è quello di creare una vera e propria smart arena, perfettamente integrata nell’ambiente esterno. Lo stadio richiama costantemente le peculiarità sia cromatiche che materiche dell’ambiente circostante, si poggia su una piazza pavimentata che segue le linee naturale del territorio. Si trasforma poi in un giardino che ricopre i sottostanti spazi complementari con la vegetazione tipica della macchia mediterranea e aree attrezzate destinate al gioco ed alla pratica sportiva di tutti i giorni.
Sono previsti ampi spazi complementari e multifunzionali all’interno della struttura che possono spaziare dal commercio alla ristorazione passando per l’ospitalità e permettere di vivere l’impianto 7 giorni su 7. Secondo alcune fonti locali dovrebbe esserci un hotel con 126 stanze, spazi per eventi e meeting, un centro benessere, un museo dedicato alla storia del Cagliari e un bar. L’obiettivo per la città è anche di ospitare concerti per artisti italiani e internazionali.
Costi e finanziamenti
Il costo complessivo dell’opera è pari a 209.910.700,65 euro. La ripartizione dei costi prevede:
- 50 milioni di euro a carico della Regione Sardegna
- 10 milioni di euro a carico del Comune di Cagliari (per la demolizione del vecchio Sant’Elia)
- 149.910.700,65 euro a carico del soggetto privato che si aggiudicherà la gara d’appalto
Il finanziamento regionale sarà suddiviso in quattro tranche:
- 3 milioni nel 2025
- 10 milioni nel 2026
- 15 milioni nel 2027
- 22 milioni nel 2028
Il presidente della commissione Lavori Pubblici, Roberto Li Gioi, aveva parlato di grande passo avanti dopo lo stanziamento da parte della Regione di una parte dei fondi, una scelta per il bene della città di Cagliari e della squadra.
Dopo l’invio degli ultimi documenti all’Assessorato Regionale all’Ambiente, il 3 luglio 2025 è stata convocata la Conferenza dei Servizi per il rilascio del Provvedimento Unico Regionale in materia ambientale (P.A.U.R.), un passaggio chiave per sbloccare l’opera. La delibera n.141 della Giunta comunale ha approvato lo schema di convenzione con la Regione, formalizzando il finanziamento pubblico e avviando il percorso verso il bando internazionale per l’assegnazione del progetto.
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha espresso fiducia: “Il nostro obiettivo è chiudere l’iter entro il 2025 e partire con i lavori. In caso di ritardi, potenzieremo temporaneamente l’attuale Unipol Domus”. L’impianto sarà intitolato a Gigi Riva, in omaggio alla leggenda del calcio sardo. Il cronoprogramma stabilito prevede per autunno 2025 la dichiarazione di pubblico interesse, mentre per la primavera del 2026 l’aggiudicazione della gara d’appalto e quindi il via libera definitivo alla fase esecutiva e all’apertura dei cantieri.
Stadi previsti per Euro 2032 in Italia
Il nuovo stadio di Cagliari punta a essere uno dei cinque impianti italiani che ospiteranno le partite degli Europei del 2032. Un’impresa difficile ma ancora fattibile considerate le tempistiche e la situazione degli altri impianti. Da tempo si parla della manifestazione continentale e degli stadi che puntano ad ottenere l’approvazione. Non tutto è deciso, basti pensare che Firenze sta ristrutturando il suo impianto mentre Napoli sta lavorando per ottenere l’ok definitivo per lo Stadio Maradona. Da valutare anche la situazione di Bologna e Verona. Al momento le città in lizza sono dieci:
- Bari (ristrutturazione);
- Bologna (ristrutturazione);
- Cagliari (nuovo);
- Firenze (ristrutturazione);
- Genova (ristrutturazione);
- Milano;
- Napoli (ristrutturazione);
- Roma;
- Torino (Allianz Stadium);
- Verona (ristrutturazione).
Gli slot disponibili sono cinque ma i cantieri dovranno partire tra aprile e maggio 2027. Ad oggi solo Milano, Roma e Torino sono certe di un posto per la manifestazione che sarà organizzata in maniera congiunta da Italia e Turchia.