Il progetto di riqualificazione dello stadio Luigi Ferraris di Genova, sede delle partite casalinghe di Genoa e Sampdoria, ha subito una svolta in seguito all’insediamento della nuova amministrazione comunale. La sindaca Silvia Salis ha annunciato che il Comune non procederà con la vendita dell’impianto, che rimarrà nel patrimonio pubblico. La notizia, riportata da Repubblica Genova, modifica il piano originario che prevedeva l’acquisto da parte di una newco costituita da Genoa, Sampdoria e Cds Holding per 14,5 milioni di euro.
Verso una nuova proposta di concessione
Con il nuovo scenario, le tre società coinvolte stanno lavorando a una proposta alternativa che prevede il prolungamento della concessione. Questa opzione permetterebbe di avviare i lavori di ristrutturazione dell’impianto, con l’obiettivo di partecipare alla candidatura per ospitare partite di Euro 2032. Secondo quanto riportato sempre Repubblica Genova, tale soluzione consentirebbe agli investitori di recuperare i costi sostenuti senza richiedere la vendita dello stadio.
L’accordo iniziale e le prossime tappe
L’accordo iniziale era stato raggiunto nel mese di gennaio con la mediazione dell’allora vicesindaco Pietro Piciocchi, promotore del progetto. In quell’occasione, Genoa, Sampdoria e Cds Holding avevano presentato ufficialmente la proposta di acquisto. Con il cambio di amministrazione, le parti sono ora in attesa di un nuovo incontro istituzionale, che dovrebbe tenersi a breve, per definire i termini della concessione.
Un progetto architettonico firmato Boeri
L’obiettivo delle società sportive e del promotore è la realizzazione di uno stadio moderno e funzionale, integrato nel contesto urbano di Marassi. Il progetto architettonico è stato affidato allo studio Boeri, già autore del Parco del Ponte e del Memoriale del Morandi.
I primi render pubblicati, non vincolanti, mostrano un impianto dotato di nuove strutture e spazi multifunzionali. Secondo Cds Holding, l’intenzione è “di armonizzare la presenza dello stadio con il quartiere e di renderlo adeguato a ospitare anche eventi e concerti”. L’intervento prevede la valorizzazione dell’area circostante attraverso la creazione di una piazza aperta al pubblico.
Le principali caratteristiche previste dal progetto sono:
- una grande facciata in vetro su una nuova piazza pubblica;
- locali e ristoranti con vista sul campo;
- spazi commerciali integrati nell’impianto;
- sale convegni affacciate sul terreno di gioco;
- punti ufficiali per merchandising e servizi delle due squadre;
- una tettoia aggettante a protezione degli spalti.
Il progetto prevede un costo approssimativo di 80-100 milioni. Tra gli elementi caratterizzanti le torri, che diventeranno più alte, e l’ultimo piano della tribuna completamente di vetro con la creazione di oltre 3mila metri quadrati di superficie da destinare agli skybox. Per la capienza si parla di circa 33mila spettatori.
Un altro obiettivo dovrebbe essere quello di raggiungere la categoria UEFA 4, il livello che permette di ospitare finali di Champions ed Europa League. Tra le caratteristiche principali anche impianti per la produzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici sulla copertura.
Un impianto utilizzabile tutta la settimana
Massimo Moretti, rappresentante di Cds Holding, ha dichiarato: “La creazione di una piazza sarebbe il modo per ricucire il rapporto tra Marassi e lo stadio, un tema a noi molto caro”. Moretti ha aggiunto che lo stadio sarà progettato per essere utilizzabile durante tutta la settimana, non solo nei giorni delle partite: “Ci sarebbero spazi commerciali, locali per la ristorazione con vista sul campo, anche aree per convegni, cosa che si fa molto all’estero”.
Sostenibilità economica e gestione condivisa
Il progetto punta a garantire la sostenibilità economica attraverso una struttura polifunzionale, utilizzabile per eventi sportivi, culturali e istituzionali. Le attività commerciali e ricreative previste all’interno dello stadio contribuiranno a generare entrate anche fuori dal calendario calcistico. Le due società sportive continueranno a essere coinvolte attivamente nello sviluppo e nella gestione del progetto, in sinergia con il promotore e il Comune.
Stadi previsti per Euro 2032
Lo stadio Ferraris, previa riqualificazione, è uno degli impianti in lizza per ospitare le partite degli Europei del 2032. Il cambio di rotta del comune ha rallentato ulteriormente i tempi ma c’è ancora la possibilità di poter ottenere l’ok da parte del Governo. Per farlo i lavori dovrebbero partire entro aprile-maggio 2027, in caso contrario la città di Genova non potrà puntare su questo importante indotto economico.
La situazione in Italia non è rosea considerando che ad oggi solo Milano, Roma e Torino sono sicure di un posto per la manifestazione. Mancano altri due slot come annunciato dallo stesso ministro Abodi e l’unico impianto che sembra leggermente più avanti rispetto ai restanti è quello di Firenze dove è già in atto la ristrutturazione. Tra le città in lizza c’è anche Napoli dove ci sono dei passi in avanti per la riqualificazione dello stadio Maradona e Cagliari dove si punta però ad un impianto nuovo. Al momento le città in lizza sono dieci:
- Bari (ristrutturazione);
- Bologna (ristrutturazione);
- Cagliari (nuovo);
- Firenze (ristrutturazione);
- Genova (ristrutturazione);
- Milano;
- Napoli (ristrutturazione);
- Roma;
- Torino (Allianz Stadium);
- Verona (ristrutturazione).